sabato 17 aprile 2010

UN'INIZIAZIONE TANTRICA


Generalmente si pensa che il Tantra sia solo sesso, scopate, piacere dei sensi.
Pochissimi sanno che un aspirante alla Via Tantrica viene condotto a "toccare" la vita a trecentosessanta gradi, in tutti i suoi aspetti, anche quelli meno gradevoli ai nostri sensi e ai nostri preconcetti sull'esistenza.

Il Tantra è una Via di profonda trasformazione di tutto il nostro essere condizionato. Una trasformazione che porta dal buio dell'ignoranza alla luce della nuda consapevolezza della realtà così com'è nel preciso momento in cui la sperimentiamo. Che poi è unità.

Tantra è toccare i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria senza preconcetti, senza pregiudizi.

Nella paginetta che seguirà l'aspirante è stato condotto in un quartiere indiano abitato da lebbrosi e lasciato lì per una notte.


" ...Mi toccava affrontare in poche ore una serie di prove. Bere e mangiare con loro, fare visita agli infermi.

I lebbrosi pensavano che io fossi un medico.

Il panico ritornò quando scese la notte e mi fu necessario accettare una stuoia sotto un riparo di lamiera e di cartone. Non dormii affatto. Vidi passare dei grossi topi che andavano frugando.

Regnava un fetore che rendeva difficile la respirazione.

Nelle ore di calma alcuni tossivano e rantolavano. C'era un'atmosfera serena e apocalittica a un tempo. Un peso, una densità, una sofferenza infinita che si leggevano in ogni sguardo, ma nello stesso tempo una estrema arrendevolezza, una sorta di luminosa rassegnazione che era commovente più di ogni altra cosa.

Avevo la tentazione di lasciare lì i miei vestiti e di fuggirmene a piedi. Un minuto dopo traboccavo di riconoscenza verso coloro che mi avevano permesso di toccare fino in fondo la mia paura, la mia repulsione, la mia angoscia. Avevo l'impressione di aver raggiunto ciò che al fondo di noi stessi ci separa dagli altri, sani o malati che siano. E' quel nocciolo duro che conserviamo dentro di noi e che talvolta gli atti caritatevoli stessi ci permettono di mantenere.

Siamo pronti a dare tutto pur di non dare noi stessi...."


tratto da - Tantra di Daniel Odier -

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