Alcuni mesi fa avevo già posto il quesito: "Che fine hanno fatto le api?"
Infatti in molte regioni del pianeta l'allarme legato alla scomparsa delle api sta crescendo e molti studiosi si sono messi all'opera per tentare di capire come stanno le cose.
Tra le tante ipotesi la più accreditata sembra essere quella che ritiene i cellulari e le antenne della telefonia mobile alla base della misteriosa e progressiva scomparsa delle api. La conferma arriva dall'India, ed esattamente dallo stato del Kerala, dove più di centomila persone lavorano nel settore dell'apicoltura. Il responsabile dello studio, Sainuddin Pattazhy, ritiene che le onde elettromagnetiche dei cellulari e delle antenne "confondono" l'orientamento delle api operaie (le quali non riescono a fare più ritorno all'alveare). La colonia resta così priva di rifornimento e si estingue nel giro di dieci giorni.
Quindi non solo ci si mettono i pesticidi usati in agricoltura, ma anche l'eccessivo uso di cellulari a minacciare l'esistenza di questi meravigliosi insetti. Non dimentichiamo infatti che le api non solo ci procurano il miele ma, soprattutto, rivestono un ruolo fondamentale nell'impollinazione dei fiori e perciò nella sopravvivenza del regno vegetale.
Se possiamo riduciamo giusto all'indispensabile l'uso dei cellulari.
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