venerdì 11 settembre 2009

CURARE L'INFLUENZA? IL PUNTO DI VISTA DELL'AYURVEDA


di Brigida Russo

Guardare le situazioni da diversi punti di vista è sicuramente il modo migliore per non rimanere vittima di visioni soggettive ed unilaterali.

Un simile approccio può essere utile anche nel campo della medicina. Senza voler entrare nei dettagli sul caso della paurosa e discussa influenza suina, mi piacerebbe guardare il problema "influenza" a monte e da un altro punto di vista: quello dell’Ayurveda.

La Scienza di Vita (questa è la traduzione letterale del termine Ayurveda), a differenza della medicina moderna, cerca di prevenire i mali. Essa pone l’attenzione più sul mantenimento della salute che sulla cura della malattia. L'Ayurveda lo fa attraverso una dieta appropriata, un corretto stile di vita (in sintonia con le leggi dell’universo) e attraverso la somministrazione di trattamenti e rimedi specifici e naturali.

Inoltre le terapie ayurvediche non hanno un effetto battericida (come i nostri farmaci), ma hanno lo scopo di nutrire e rigenerare i tessuti del corpo, rendendoli più resistenti e meno ricettivi ai germi.
L'uomo non può vivere in un’atmosfera priva di germi, perché vi sono anche i germi "amici". Perciò l’uso frequente e indisciplinato di farmaci uccide continuamente (per via degli effetti tossici) non solo gli organismi invasori, ma anche i micro organismi “amici” del corpo, danneggiando i tessuti e il sistema immunitario. Quanto più potente è un farmaco (di sintesi) tanto maggiore sarà l’effetto distruttivo sull’intero corpo umano.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è che i rimedi ayurvedici non puntano a guarire direttamente la parte malata, perché nel processo di manifestazione della malattia sono coinvolti organi diversi. L'Ayurveda mira a rimuovere le cause della malattia.

Per intenderci: secondo l’Ayurveda la malattia nasce in un punto particolare del corpo, si muove attraverso un canale particolare e si manifesta in un organo specifico. Facciamo l’esempio dell’Asma bronchiale: questa ha origine nell’Intestino tenue e solo successivamente si manifesta con spasmi all’albero bronchiale. Quindi la cura deve mirare all'Intestino tenue. Invece, normalmente un medico allopatico cura l’asma con antispastici. Ma così non arriva all’origine, non rimuove le cause.

Queste sono solo due brevi considerazioni per capire quanto diversi possano essere i punti di vista rispetto ad un problema di salute.

Il poeta indiano Kalidasa, nell’introduzione al suo testo: Malavikagnimitra ha scritto: “Tutto ciò che è vecchio non è necessariamente vero; tutto ciò che è nuovo non è necessariamente infallibile. L’uomo saggio deve accettare entrambi solo se superano la prova. Lo stolto viene trascinato barcollante nella corrente delle opinioni altrui”.

Nessun commento:

Posta un commento