di Brigida Russo
Quando si parla di salute si fa quasi sempre riferimento ai soliti parametri: il controllo del colesterolo, della pressione, della glicemia, ecc...ma quanti di noi si preoccupano di misurare il proprio PH corporeo?
Pochi sanno che questo valore è il maggiore indicatore di tutta una serie di squilibri che spesso sfociano in vere e proprie malattie. Astenia, artrosi, infiammazioni, ansia, depressione e malattie croniche da raffreddamento possono derivare da una eccessiva acidificazione dei tessuti.
Vediamo cos’è e come funziona: il nostro corpo per funzionare al meglio ha bisogno di mantenere un equilibrio costante tra acidi e basi con un valore ottimale di ph 7,4 (tranne naturalmente che nello stomaco). La nostra alimentazione carica di cibi acidi (pasta, carne, formaggi, dolci, legumi) e carente di cibi alcalini (frutta e verdure) minaccia continuamente questo equilibrio tra acidi e basi. Il nostro corpo per metabolizzare l’eccesso di acidi ha bisogno di sali minerali alcalini quali il sodio, il potassio, il magnesio, ecc… che possono essere recuperati da due fonti: dagli alimenti o, in mancanza di questi, dall’organismo stesso.
Cosa significa questo? Significa che le ossa (quando una dieta è scorretta) cominciano per prime a cedere il calcio e gli altri sali minerali e successivamente vengono intaccati tutti gli altri tessuti, generando un impoverimento di sostanza organica. A volte gli acidi si accumulano anche nel corpo dando origine a calcoli e irrigidimenti articolari. Purtroppo molti medici continuano ancora a consigliare con leggerezza diete ricche di formaggi e proteine animali perché...ricche di calcio.
Per evitare un eccesso di acidosi può essere utile seguire qualche regola base:
1) Ridurre la quantità di cibi acidi;
2) Privilegiare cibi freschi ricchi di vitamine e minerali (quelli trattati e raffinati ne sono praticamente privi);
3) Abbinare correttamente i cibi tra di loro;
4) Rispettare il metabolismo che cambia a seconda dell’ora, dell’età, delle stagioni, del grado di ossigenazione;
5) Fare attività fisica (che migliorando l’ossigenazione cellulare favorisce gli scambi biochimici e porta ad una eliminazione di tossine attraverso il sudore).
2) Privilegiare cibi freschi ricchi di vitamine e minerali (quelli trattati e raffinati ne sono praticamente privi);
3) Abbinare correttamente i cibi tra di loro;
4) Rispettare il metabolismo che cambia a seconda dell’ora, dell’età, delle stagioni, del grado di ossigenazione;
5) Fare attività fisica (che migliorando l’ossigenazione cellulare favorisce gli scambi biochimici e porta ad una eliminazione di tossine attraverso il sudore).
quello che stavo cercando, grazie
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