sabato 3 gennaio 2015

QUANDO INIZIA IL FUTURO?





Siamo appena "entrati" in un "nuovo" anno...lasciandoci alle spalle quello vecchio.

E come consuetudine ci siamo augurati l'un l'altro un nuovo anno prospero meraviglioso ricco sereno sano e chi più ne ha....

Ma quanti di noi si fermano a riflettere, di tanto in tanto, sulla semplice evidenza che il tempo - così come lo intendiamo - è solo una consuetudine sociale "lineare".

Una consuetudine forse utile per organizzare la propria giornata e mille altre faccende "sociali" ma dannosissima in termini vitali, emotivi e di chiarezza di visione della vita.


Vedere il tempo "esclusivamente" in termini di passato-presente-futuro è un modo distorto di vedere le cose, ed è alla base di non pochi problemi umani (tipo vivere in stand-by in attesa della laurea, delle ferie e di mille altre cose). Accordarsi a questa visione del tempo ci porta a credere che il tempo proceda dal passato verso il futuro (con un breve stazionamento, non si sa quando, in un presente del tutto fittizio).

Questa visione, di conseguenza, ci porta a vivere costantemente nella speranza che il futuro vada meglio del passato, oppure nel timore di non farcela a raggiungere un certo obiettivo o di perdere qualcosa a cui teniamo.

Il tempo non è lineare, ma è calcolato seguendo delle convenzioni semplicemente in rapporto al movimento dei corpi nello spazio...corpi che si muovono non certo sulle rotaie di un treno. 

Il nostro anno viene calcolato in relazione ai cicli di rotazione della Terra attorno al Sole (anno solare) e della Luna intorno alla Terra (mesi lunari).

E il tempo non procede dal passato al futuro, ma è vero l'esatto contrario: è il futuro che ci viene incontro, (ho detto "ci" per darci un tono, semmai ci sia qualcuno di tanto importate a cui il tempo abbia voglia di mostrare le proprie attenzioni).

Riflettiamoci su brevemente. Mettiamo che sia mezzogiorno, poi un movimento del sole e della luna (movimenti costanti che provengono dal futuro) fanno "spostare la lancetta" dell'orologio verso mezzogiorno e un minuto.

La nostra mente calcolatrice (che ha bisogno di avere dei "sentieri" ben tracciati in cui muoversi) rovescia ciò che è realmente avvenuto, interpretando il procedere del tempo dal passato verso il futuro.

Tutta la storia ed altre discipline si basano su questa visione, in primis la visione religiosa, che ci propone la salvezza in "futuro", e la tecnologia che ci promette meraviglie nel...futuro (e noi lì ad aspettare il futuro, un futuro che visto secondo quest'ottica non arriverà mai).

Ma se il tempo "ci viene incontro" dal futuro allora sorge spontanea un'altra domanda di vitale importanza: quando inizia il futuro?

Lascio a voi la risoluzione  dell'enigma.