martedì 1 settembre 2009

COS'E' LA VOLONTA'?



"Volere è Potere", dice un antico detto. Grande verità. Sì, ma cos'è la volontà?
Molto spesso si scambia un forte bisogno o un forte desiderio per volontà, ma non sempre la volontà combacia col bisogno o il desiderio. La volontà è un'altra cosa. Semplicemente la nostra consapevolezza ritiene di "voler" fare una certa cosa e...la fà (o almeno ci prova).
Prima di esporre la mia "visione" della volontà provate a fare un semplice esperimento: rimanete completamente immobili per qualche minuto con gli occhi chiusi, poi...decidete di muovere un dito, e...muovetelo. Semplice: con un atto di volontà avete "operato" un cambiamento. E ciò è applicabile a tutto, basta esercitarsi. Sì, perché la volontà va allenata e...capita.
Viste sotto quest'ottica tutte le pratiche yogiche, la meditazione, ecc., cioé tutti quegli sforzi a volte incomprensibili, acquistano un valore diverso. Riuscire a stare immobile quando tutto il nostro essere vuole ribellarsi è un vero e proprio allenamento della volontà. La volontà si allena esattamente come si allenano i muscoli: con l'applicazione e la consapevolezza di quello che si sta facendo.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo a chiederci: "Cos'è la Volontà?"
La Volontà è un Potere, una Forza. La Volontà, assieme all'Amore e alla Conoscenza sono le tre principali "qualità" divine. La Dottrina Segreta, Il Trattato del Fuoco Cosmico e Il Trattato dei Sette Raggi definiscono queste tre qualità come i Tre Raggi principali del divino.
Tutto questo Universo (e anche dimensioni più "sottili" che non percepiamo), tutto, ma proprio tutto è sorto e mantenuto dalla Volontà, dall'Amore e dalla Conoscenza del Divino.
Se ci pensiamo bene, se ci riflettiamo a fondo, arriveremo al punto di riconoscere che non sappiamo nulla di come sia possibile realizzare questa magia di poter muovere un dito con la sola forza della volontà, eppure lo facciamo. Non è certo dal cervello che parte l'imput. Il cervello è solo una centralina ricetrasmittente. L'imput arriva da "qualcosa" di più sottile: da una forza che è parte di noi stessi. Osserviamo attentamente come opera la volontà. Riflettiamoci molto sù, perché è un argomento di estrema importanza.
Un'altra cosa importante sulla quale riflettere è che noi viviamo in "campi di forza" in cui il più piccolo dipende dal più grande (ma allo stesso tempo il piccolo può influenzare il grande). Faccio un esempio: noi abbiamo nel nostro corpo miliardi di "campi di forze" che sono i batteri, i micro organismi. Questi, a oro volta, sono contenuti nelle cellule (altri campi di forza), le quali sono contenute in campi di forza ancora più grandi che sono i tessuti. Questi stanno negli organi i quali, a loro volta stanno in un campo di forza ancora più grande: il nostro corpo.
Ma non finisce qui: il nostro corpo sta in un campo di forza più grande: la famiglia, la quale sta in un paese e così via, fino al pianeta, al sistema solare, ecc...ognuno con le sue leggi.
Ho fatto questo esempio dei "campi di forza" dipendenti e contenuti in campi ancora più grandi per far riflettere sul fatto che, come noi abbiamo la nostra volontà individuale, così esistono altre volontà ancora più vaste e potenti che influenzano non poco la nostra piccola volontà. E siccome non sempre le volontà più grandi in cui siamo contenuti sono "giuste, corrette, benevoli," è facile arrivare a capire l'importanza di rafforzare la propria volontà. Anche un piccolo batterio può causare un casino della madonna: ne è un esempio tutto questo pandemonio che sta suscitando il "batterio" dell'influenza H1N1, la cosiddetta influenza suina.
Una volta stabilito l'importanza di esercitare la volontà non mi resta che dare un importante avvertimento: la volontà senza amore e conoscenza può causare molta sofferenza (a noi e agli altri) e danni inimmaginabili (e abbiamo l'esempio di molti grandi dittatori); quindi le tre qualità vanno coltivate parallelamente. Bisogna capire che il vero amore deriva da una giusta conoscenza, e che solo allora una potente attivazione della volontà può essere una benedizione (sia per noi stessi che per il mondo in cui viviamo) e...
..."Pace in Terra agli uomini di buona volontà", come ha detto una volta un grande Maestro.

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