venerdì 29 aprile 2011

Vacanze alternative in Maremma toscana con l'Associazione Kama




                          RIGENERAZIONE                  EQUILIBRIO               FRESCHEZZA


Concedersi un periodo di vacanze è di per se un grande regalo che facciamo a noi stessi e chi amiamo, ma quando a questo "regalo" si aggiunge anche la possibilità di passeggiare nella natura, raccogliendo erbe selvatiche sotto la supervisione di una esperta, tornare nell'Agriturismo e utilizzarle per squisite ricette...



...quando, oltre che essere in vacanza si partecipa quotidianamente a lezioni di Yoga e Tai Chi Chuan...






...quando si ha anche l'opportunita di concedersi dei trattamenti Shiatsu o massaggi Ayurvedici...

quando...

Quando? Dove?










Dalla prima settimana di Luglio alla prima settimana di Settembre, l'Associazione di Arti e Discipline Olistiche Kama
offre "pacchetti settimane ben-essere" presso l'Agriturismo e Agricamping "Il Poggio del Castagno" a due passi da Pitigliano e dalle terme di Saturnia.



I pacchetti ben-essere proposti dall'Associazione comprendono lezioni quotidiane di Yoga Integrale e Tai Chi Chuan. 

Inoltre si può partecipare a corsi di Cucina Ayurvedica o concedersi massaggi e trattamenti shiatsu, e nei momenti liberi effettuare visite ed escursioni in una delle più belle zone etrusche d'Italia.

Il Poggio del Castagnohttp://www.poggiodelcastagno.net/  ) dispone di comode camere doppie con bagno e di spazi attrezzati con servizi nel verde per chi preferisce il campeggio.

















Per informazioni e prenotazioni telefonare ai seguenti numeri:


349.75.73.668 - 347.177.38.32    
mail: associazionekama@gmail.com
http://www.associazionekama.com/



giovedì 28 aprile 2011

Soffi vitali, respiro e salute



di Brigida Russo

Quando si parla di salute, in genere, si pone soprattutto l’attenzione a tutti gli elementi “tangibili”, quali la corretta alimentazione, il giusto apporto di minerali, vitamine ecc…, e si trascura uno degli elementi fondamentali: il respiro. Il respiro, infatti, è considerato un optional, un elemento aggiunto, qualcosa di astratto, di non fondamentale per la nostra salute.

Pochi sanno che il respiro, diversificandosi nel corpo in dieci differenti "soffi" (di cui cinque principali), sovrintende su tutti gli scambi interni di sostanze nutritive e, grazie al "movimento" armonioso, mantiene in un certo equilibrio tutte le funzioni vitali. Ecco perché tantissime problematiche fisiche sono determinate proprio da una respirazione scorretta, se non addirittura bloccata.

Vediamo in che modo i soffi vitali influenzano la nostra fisiologia:

Il prana (l’energia vitale) circola attraverso il corpo “trasportato” da 5 soffi (vayu) responsabili ognuno di nutrire i diversi tessuti.
Esaminiamo il loro diverso percorso nelle diverse aree del corpo e soprattutto la loro incidenza a livello fisico.

PRANA VAYU: è responsabile dell’assimilazione degli elementi nutritivi utili sia al corpo (cibo e acqua) che alla mente (sensazioni e impressioni). È strettamente collegato al sistema nervoso, ed un suo cattivo funzionamento determina problemi di natura emotiva, quali ansia ecc..

UDANA VAYU: è il movimento ascendente dell’energia verso la gola, infatti regola la parola e le altre funzioni collegate all’area del collo, nutre i tessuti muscolari e a livello energetico è collegato alla volontà e allo sforzo emotivo. Questa correlazione spiega perché tante problematiche fisiche molto comuni, quali le contratture cervicali, compaiono proprio in momenti di intenso sforzo mentale. Un ripristino del corretto e armonico fluire del respiro è sicuramente il modo migliore per risolvere questo problema.

VYANA VAYU: è responsabile del movimento espansivo dell’energia, dell’estensione degli arti e della circolazione arteriosa. Il suo movimento ha origine nel petto e si espande lungo le braccia e le mani, ed è in stretto collegamento con i legamenti.

SAMANA VAYU: questo soffio, al contrario del precedente, è responsabile del movimento verso l’interno, della contrazione degli arti e del circolo venoso. La sua sede è nell’area dell’ombelico ed è in collegamento con gli organi del sistema digestivo. In particolare il SAMANA VAYU nutre e movimenta il tessuto adiposo. Quando il movimento respiratorio è bloccato in questa area, cosa che avviene frequentemente, si creano congestioni e ristagni nel tessuto adiposo. Ci siamo mai interrogati sul perché del fallimento di tante diete nel rimuovere i cuscinetti adiposi? Una corretta respirazione addominale potrebbe risultare sicuramente più efficace.

APANA VAYU: è responsabile del movimento dell’energia verso il basso ed preposto alla eliminazione delle scorie (feci, urina, fluido mestruale). Questo soffio ha sede nel colon, l’area di pertinenza del dosha Vata. Vi sono interi trattati di ayurveda che trattano questo soffio e le sue alterazioni. Parlarne richiederebbe pagine intere, ma noi ci limitiamo al momento ad evidemziare il collegamento di questo soffio con il tessuto osseo.

Riuscire ad individuare ed equilibrare questi 5 soffi nel nostro corpo è una grande conquista, perché può aiutare a comprendere la natura di molti squilibri e blocchi, e porvi rimedio. La pratica delle asana e del pranayama, grazie alla loro capacità di rimuovere i blocchi energetici, è utile anche per ristabilire un’armoniosa circolazione dei soffi vitali. Infatti durante le asana non solo vengono percepiti chiaramente i diversi soffi ma, cosa più importante, con la pratica costante di asana e pranayama si impara a dirigerli e veicolarli correttamente nel corpo.

L’osservazione del respiro durante le asana serve anche a questo “ascolto interiore” consapevole: durante una posizione, nella immobilità e nell’interiorizzazione, è possibile sentire con precisione dove è presente un blocco energetico. Assistere al suo lento sciogliersi attraverso le giuste tecniche e il conseguente atto di respirare correttamente è, credetemi, ogni volta come assistere ad un miracolo.




martedì 26 aprile 2011

Piccoli gesti possono migliorare il rapporto tra uomo e animale



L'essere umano da tanto, troppo tempo, sfrutta senza rispetto il "regno" animale.

Di solito la maggior parte di noi mangia carne senza neanche rendersi più conto che sta mangiando un "essere" vivente. Semplicemente si compra la "fettina", la si cucina e la si mangia. Pochi si soffermano a pensare che quella "fettina" apparteneva ad un corpo vivo, con delle proprie caratteristiche, una sua storia...un suo mondo.

E sono pochi, credo, quelli che si soffermano a riflettere sul fatto che il mondo animale è un "regno", con un suo disegno evolutivo, di cui noi sappiamo poco o nulla. Addirittura mi sembra di aver capito che molti credono che quel "disegno" evolutivo sia nutrire noi uomini che, guarda caso, siamo continuamente affamati, soprattutto di carne.

Così, dopo millenni di uso e abuso sui nostri "amici" animali, forse, si è creata una spaccatura, una mancanza di comunicazione dovuta a una sorta di "diffidenza" nei nostri confronti. E vorrei vedere noi cosa avremmo fatto al posto loro...

Ma la situazione si può risanare. Da tanti piccoli segnali, da tante storie belle e spesso commoventi di "affetto" tra esseri umani e animali mi sembra di vedere ancora, in loro, una buona disposizione nei nostri confronti.

Proviamo a fare qualcosa.

Cominciamo col ridurre il consumo di carne animale, con l'essere più gentili, più ripsettosi con quelli che incontriamo casualmente.

Alcuni giorni fa ho asistito ad una scena che mi ha commosso.

Passeggiando al tramonto sul lungo Po a Torino, zona Murazzi, mi sono soffermato a contemplare tre anatre.

Per me è stata una gradevole sorpresa notare quante anatre vi siano nel Po.
Così me ne stavo  a guardare le differenze di piumaggio dei simpatici volatili e i loro gesti.
Per me, in quel momento, vi era solo quella scena dolce e naturale: l'acqua del fiume che scorreva lenta, i raggi del sole che riverberavano sull'acqua, e quelle tre anatre che, incuranti della mia presenza si dedicavano alle loro faccende.

Ad un tratto una ragazza in bici si fermò vicino allle tre "sorelle" parcheggiando la bici, e da un sacchettino tirò fuori delle briciole, offrendole alle anatre. Queste tutte contente si avvicinarono alla ragazza e iniziarono a banchettare allegramente.

Ora...io ho visto centinaia di volte dare da mangiare a polli, cavalli, colombi, anatre, cigni, scimmie, cammelli, elefanti...eppure in quel momento quel semplice gesto, voluto, premeditato mi ha commosso profondamente.

Non so se ero io nella giusta predisposizione d'animo, ma in quel gesto vi ho visto un "ponte", un collegamento rispettoso tra "due regni"...una possibilità di risanare una situazione che forse non è ancora del tutto rotta.

Vi ho visto anche quello che dovrebbe essere l'atteggiamento giusto dell'uomo nei confronti dell'amico animale: quello di protettore.

Chissà se un giorno avverrà su larga scala...

venerdì 22 aprile 2011

Yoga - Non è mai troppo tardi per ricominciare



Avete più di cinquant'anni, siete stanchi del solito tran tran, pensate che nella vita ci sia qualcosa in più da scoprire?
Lo Yoga può fare al caso vostro.

Avete la stessa età degli ultracinquantenni suddetti, avete già provato in passato un corso di yoga e meditazione e ne siete rimasti delusi? Riprovate! Forse l'insegnante che avete trovato non era quello giusto (oppure non era ancora il vostro momento).

Qualunque età abbiate, sappiate che non è mai troppo tardi per ricominciare.

La vita è un bene talmente prezioso che, sprecarla percorrendo sempre gli stessi percorsi, rimanendo ab aeternam chiusi nei circuiti del già visto, già fatto, già sperimentato, è come stare in un immenso parco giochi e continuare ad accontentarsi solo del cavalluccio a dondolo.

Invece si può scendere dalla giostrina e provare l'ebrezza di nuove fantastiche avventure, senza per questo partire alla volta del Mar dei Caraibi. Basta cercare un buon corso di Yoga, possibilmente di quello duro, tosto, dove le asana sono tenute a lungo e l'insegnante ci sa parlare con dolcezza, ma con conoscenza e fermezza.

Lo Yoga, nel suo affascinante percorso che conduce all'Essere, ci fa spermentare che il nostro corpo non è poi così debole come credevamo; ci fa rendere conto del fatto che abbiamo il respiro come prezioso alleato nell'affrontare le nostre sfide fisiche, energetiche ed emotive.

Sempre grazie ai numerosi procedimenti dello Yoga si può arrivare a calmare la mente, superare le proprie paure e i propri limiti.

Le uniche condizioni richieste sono una buona dose di fiducia in noi stessi, in chi ci guida e in questa millenaria disciplina, nonché lasciar da parte la pigrizia e la cocciuta convinzione che non abbiamo più l'età. L'età non conta, quel che conta è una ferma volontà di arrivare ad essere padroni del proprio spazio-tempo.

Per questo, quando si pratica, da soli o in compagnia, è bene ricordare sempre che in quel momento ci si sta aprendo un varco nuovo, una nuova corsia, un nuovo spazio di osservazione, di percezione...di ascolto interiore.

E se la nostra età è un pochettino avanzata, tanto meglio, vuol dire che abbiamo un po' più di saggezza per apprezzare gli immensi doni che lo Yoga offre al praticante serio e motivato.

venerdì 15 aprile 2011

Tutti all'appuntamento di Giugno per i Referendum



Domenica 12 e Lunedì 13 Giugno si voterà per i Referendum sul Nucleare e la Privatizzazione dell'acqua. Votare Sì, per dire No al Nucleare e alla Privatizzazione di un bene pubblico come l'acqua, sarà un modo per ostacolare i progetti di chi vuole lucrare a spese della nostra salute e del nostro benessere.


E' importante non mancare a questo appuntamento (dovremo essere in almeno 25 milioni).


giovedì 7 aprile 2011

Tai Chi - Lavorare sull'Energia per vivere in Armonia


In un'epoca storica come la nostra, in cui si parla spesso di energia, non dovrebbe essere difficile capire come anche il nostro corpo sia un "conduttore-trasformatore" energetico.


Eppure se si parla di strumenti, elettrodomestici, mezzi di locomozione, macchinari, eccetera, tutti sono concordi sul fatto indiscutibile che questi funzionano grazie ad una qualche fonte energetica. E tutti, applicandosi un po', possono capire che l'energia "scorre" attraverso circuiti interni allo strumento, al macchinario, eccetera eccetera...


Insomma tutto è animato da energia, e trasforma l'energia in qualche altra cosa, che sia locomozione, raffreddamento, riscaldamento, musica, immagini, e infinite altre cose.


Allora perché deve risultare così incredibile il fatto palese che anche il corpo umano sia animato da energia, e che questo sia anche un trasformatore di energia?


Secondo la fisiologia "sottile" della Medicina Tradizionale Cinese (ma anche di quella indiana) noi non abbiamo solo un corpo fisico "denso", ma anche un corpo energetico. E' quest'ultimo che vivifica il corpo denso permettendone le svariate funzioni.


Il corpo energetico è attraversato da un gran numero di "canali energetici". I principali, secondo la MTC, sono i 12 Meridiani ordinari e 8 detti Straordinari. Da questi si diramano infiniti altri percorsi, sempre più ramificati e sottili, che irrorano (o dovrebbero farlo) tutto il corpo di energia vitale.


Ho detto dorebbero farlo perché i percorsi energetici non sono scontati né lo è il libero flusso dell'energia. Infatti i canali energetici sono una "possibilità" non una certezza. Mi spiego meglio: l'energia che noi prendiamo dal cibo, dall'aria e dalle impresioni vitali può trovare una infinità di ostacoli e di blocchi fisici, emotivi o psicologici che ne impediscono il "libero" flusso.


Questa condizione di blocco o ristagno energetico è più diffusa di quanto si possa immaginare.


E' risaputo, e ne abbiamo parlato più volte, che ogni tipo di disturbo, sia nella sfera fisica che in quella psicologica è dovuto proprio a blocchi e ristagni dell'energia.


Capito questo divente logico comprendere come la funzione di antiche metodologie mediche, come l'Agopuntura e lo Shiatsu (giusto per dirne qualcuna), aiutano proprio a rimuovere quei blocchi energetici.


Anche il Tai Chi Chuan ha, tra le altre, questa funzione di sblocco e circuitazione energetica. Il Tai Chi, quindi, non è una semplice ginnastica, ma molto di più. E, unitamente alla pratica della Forma del Tai chi, è indispensabile addestrarsi ad abbinare il giusto respiro.


Non basta il semplice movimento per far circolare il Chi, l'energia vitale, ma occorre anche giusto respiro e focalizzazione mentale.


Perciò è sempre utile, se non indispensabile, lavorare anche con tecniche di Qi gong per ristabilire una giusta condizione di Armonia in noi stessi.

mercoledì 6 aprile 2011

Un post da Franz's Blog - Fermiamo la Tepco: vuole scaricare in mare 10.000 tonnellate di acqua radioattiva


Non è per pigrizia ma questo breve, eppur esaustivo post, dice tutto quello che c'è da dire, in poche parole. Proviamo a far sentire tutti la nostra voce su quest'altra stronzata planetaria.


"Occorre fermare questi criminali. La Tepco, che doveva chiudere anni fa questa centrale, la Tepco, che ha falsificato i dati sulla resistenza della centrale di Fukushima, la Tepco, che ha ritardato l’intervento di raffreddamento per tentare di evitare danni ai suoi reattori. La Tepco, quest’accozzaglia di fottuti criminali, non contenta di tutto ciò, adesso vorrebbe scaricare in mare qualcosa come 10.000 tonnellate d’acqua radioattiva, adducendo l’incredibile panzana secondo cui la radioattività sarebbe “minima”. Ma come cazzo fa ad essere minima, visto dove è stata l’acqua finora? Non lasciamoglielo fare: 10.000 tonnellate d’acqua non sono un annaffiatoio. Certo, non sono nulla se paragonate all’Oceano Pacifico, ma avete presente cosa fa una sola goccia di caffè in una tazza di latte? E perchè dovrebbe essere diverso per l’acqua? Scrivete, mandate fax, incazzatevi, condividete questo post, scrivetene uno voi, fate come vi pare ma, per amor di dio, fermiamo questi imbecilli!"

lunedì 4 aprile 2011

Il dovere di essere felici



No, non ho sbagliato termine nel parlare di dovere.

Molto spesso si sente dire: "Ho il diritto di essere felice".

Questo è vero!

Ma è altrettanto vero che ognuno di noi ha anche il dovere di esserlo. Sì! Perché noi non siamo isolati dal resto del mondo. Non siamo trasparenti, inodore, incolore, informi, insonori...perciò i nostri stati d'animo influenzano anche gli altri, che lo vogliamo o meno, che ne siamo consapevoli o meno.


Perciò tutte le volte che stiamo male, e ce ne lamentiamo, influenziamo negativamente anche gli altri.


Detto questo resta solo da stabilire che la felicità a cui alludo io non è quella che deriva dall'avere, ma dall'essere.


Una felicità, perciò, che non dipende da cause e condizioni esterne a noi, ma connaturata alla nostra vera natura e che si manifesta spontaneamente quando ci liberiamo dalle emozoni negative (paure, sensi di colpa, frustrazioni, eccetera) dovute ai condizionamenti mentali e alle conseguenti aspettative che abbiamo nei confronti degli altri e della vita in generale.


Liberare l'essere dalle pastoie della speranza e del timore è quanto di più salutare possiamo fare per noi stessi.


Essere sereni e gioiosi è quanto di meglio possiamo fare per gli altri.

venerdì 1 aprile 2011

Il libro del mese: Vijnanabhairava


Questo testo, per me, è una perla d'inestimabile valore.

Nato come supporto meditativo e come risposta definitiva alle infinite diatribe tra i sostenitori dell'illuminazione graduale e di quella immediata, il Vijnanabhairavatantra, snodandosi in centododici stanze, offre altrettanti metodi per sperimentare sin da subito la Suprema Realtà.


Dal retro di copertina:

"...Leggerlo, e sciogliere a poco a poco i suoi enigmi, sarà un'occasione per capire nei suoi termini originari una delle dottrine esoteriche su cui spesso gravano i più vari equivoci: il Tantrismo, con la sua metafisica dell'unione sessuale. Nella sua massima concentrazione e densità il Vijnanabhairava o Conoscenza del Tremendo (dove Tremendo corrisponde a Bhairava, uno dei nomi di Shiva), ci guida a quella 'inondazione divina' che è un segno distintivo della dottrina tantrica..."


Dal libro:


"145. L'adorazione non si fa con i fiori, eccetera. La vera adorazione è un saldo pensiero rivolto al grande etere indifferenziato, un dissolversi intensamente in esso."

"144. La vera contemplazione è un pensiero privo di movimento, privo di forma, privo di appoggio. La rappresentazione mentale di corpi, di organi di senso, di volti, di mani, eccetera,..non è la vera contemplazione."

"53. In chi mediti come i principi sottili e più sottili, che formano il proprio corpo o anche l'universo, entrino in uno stato di dissoluzione, si manifesta alla fine la Suprema."


Per le scuole shivaite il tutto, l'Assoluto, si diversifica in trentasei principi (che sono quelli del Samkhya più altri undici principi che vengono chiamati 'puri' perché sono al di fuori di quella forza definita 'maya' (in cui rientrano i principi inferiori) che fa apparire come separato ciò che in effetti è parte di un'unica coscienza universale.


I trentasei principi (a partire dal più denso) sono: terra, acqua, fuoco, aria ed etere (elementi grossi); odore, sapore, colore, tatto, suono (elementi sottili); generare, locomozione, afferrare, evacuare e parlare (sensi di azione); odorato, gusto, vista, tatto e udito (sensi mentali); manas (o mente, il senso interno); ahamkara (senso dell'io); buddhi (l'intelligenza); poi vi sono la Forza, Sapienza impura, Attaccamento, Tempo, Necessità, Natura materiale (sattva, rajas e tamas), purusha (scintilla spirituale); oltre ancora vi è Ma ya e, dopo ancora, la Sapienza Pura, Ishvara (l'Essere Supremo), Sadashva, la Shakti (la Potenza) e infine Shiva (che qui simboleggia l'Assoluto indiferrenziato).


Vijnanabhairava, ed. Adelphi.