mercoledì 29 aprile 2009

MA LA STRUTTURA DELL'UNIVERSO NON POTREBBE ESSERE SPIRALIFORME?

Più precisamente una spirale (forse doppia) che si espande ascendendo verso l'alto.

Naturalmente è solo una supposizione (che forse l'uomo non sarà mai in grado di accertare o di smentire). Fatto sta che la spirale, in natura, la fa da padrona.
La possiamo notare nella struttura del nostro DNA, nei Nautili e molte altre conchiglie, nelle pigne, nei girasoli, nella disposizione dei rami di molti alberi e piante (visti dall'alto o dal basso) e in mille altre forme della natura.
In effetti vi sono molti studi al riguardo, e sembra che molti antichi "ricercatori" sapessero
che le spirali in natura (così come nel corpo umano)
si sviluppano secondo precisi rapporti armonici matematici: i rapporti numerici della Sezione Aurea e di Fibonacci, la ciclicità dei fenomeni(collegata alla circolarità), ecc..
Queste regole matematiche spiegano e riproducono anche le Leggi e le misure che la Natura "usa" nel costruire le forme. Infatti essi sapevano che vi è un'Intelligenza che dirige la Natura.
Queste Leggi erano conosciute e studiate dai "sapienti" delle antiche civiltà. Le conoscevano nell'antica India, in Cina, in Mesopotamia, in Egiito e in tante altre culture.
Alcuni ricercatori hanno ritrovato tracce di questa antica sapienza nelle opere d'arte e architettoniche lasciateci da queste civiltà. Ne sono un esempio il Partenone di Atene, molte statue dell'antica Grecia, le Piramidi, i Templi Indù, le Ziggurat Mesopotamiche, le Pagode, e molte altre.


Lo stesso Leonardo si dice conoscesse i rapporti numerici della Sezione Aurea e dei numeri di Fibonacci. Ne è un esempio il Canone di Leonardo ( l'Uomo di Vitruvio).
Ma tornando alla "supposizione" che l'Universo sia spiraliforme, tutto fa pensare che potrebbe essere prorpio così. Se lo è il nostro Dna, le forme della natura, le Galassie...allora perché anche l'insieme delle Galassie non potrebbe girare ed espandersi verso l'alto, creando una gigantesca spirale inimmaginabile alla piccola mente umana?
Dopotutto, come diceva Ermete Trismegisto: "...come in alto così in basso...". Ciò che è nel grande è anche nel piccolo. Le stesse Leggi che muovono le Galassie agiscono anche sul nostro piccolo pianeta.
A proposito di "sapienza" degli antichi. In un antico testo indiano, il Bhagavata Purana (Canto V, cap.23, verso 3) è detto: "...tutti i pianeti e le centinaia di migliaia di stelle girano attorno alla Stella Polare...alcuni più in alto, altri più in basso...". E nel verso 5 dice: "...il corpo a spirale di shishumara chakra si volge verso il suo lato destro...".
Per Shishumara chakra si intende la "ruota", simile a un serpente, arrotolata verso l'alto in modo spiraliforme. Sempre nello stesso testo (antico di qualche migliaia di anni) si trovano informazioni sul calcolo del tempo, sulle orbite dei pianeti, sulle distanze tra un pianeta e l'altro, e cosucce di questo genere.
Una domanda: Come facevano gli antichi senza i nostri strumenti "sofisticati" a conoscere tutte queste cose?
Questa è una domanda da Ricercatori.

martedì 28 aprile 2009

AI CONFINI CON LA FANTASCIENZA - ESPERIMENTI MILITARI SUGLI UOMINI: COSA C'E' DI VERO?

Si sente più spesso parlare di rapimenti di alieni. Un po' meno di rapimenti di uomini da parte di altri uomini. Sembra che le due cose coincidano.


Sembra, infatti, che incolpare gli alieni delle misteriose scomparse di molte persone, sia solo un "depistaggio" messo in atto da "organizzazioni militari". C'è chi sostiene che diversi governi conducano esperimenti segreti sugli esseri umani (impianti di microchip nel cervello, propiezioni olografiche, mind control, esperimenti di clonazione e mille altre diavolerie simili) con scopi che non sono ben chiari.

Ma i siti che ne parlano sono davvero tanti.

A PROPOSITO DI STILE: IL MIO BLOG


SONO COSCIENTE DELLE "LACUNE" CHE PRESENTA IL MIO BLOG IN FATTO DI STILE E FUNZIONALITA'. ABBIATE PAZIENZA!


IL FATTO E' CHE IO, RIGUARDO ALLA STRUTTUTAZIONE DI UN BLOG SONO SIMILE A "L'UOMO DELLE CAVERNE". STO IMPARANDO TUTTO CON LE MIE "FORZE" E NON DISPONGO DI FONDI PER PAGARMI UN WEB MASTER.
MA CI STO LAVORANDO SU. NON E' DETTO CHE CI RIESCA NATURALMENTE. TUTTO PROCEDE A PICCOLI PASSETTINI. CENTIMETRI GUADAGNATI COL SUDORE E LO SFORZO (COME NEL BEL MONOLOGO DI AL PACINO IN "OGNI MALEDETTA DOMENICA").
MA E' UNA BELLA AVVENTURA.

MA LA BELLEZZA E' SOLO UN FATTORE ESTETICO?


In uno dei post precedenti ho parlato dell'importanza di avere una "buona muscolatura". Come si evince dal post non è un invito all'esibizionismo, alla vanità. Quanto piuttosto a curare la propria "struttura" fisica.


Con un corpo sano, atletico, la nostra "figura" diventa sicuramente più piacevole a vedersi ma, attenzione al rischio di pensare che finisca tutto lì. Credo sia un grave errore credere che basta essere "belli" esteriormente per diventare di fatto tali. Anche i meno fortunati (dal punto di vista fisico) possono essere bellissimi. Nessuno mette in dubbio che Totò (tanto per fare un esempio) era bello e gradevole a vedersi.
Cosa aveva, allora, il principe De Curtis che lo rendeva così affascinante, divertente, simpatico (anche quando si infilava gli spaghetti in tasca)?


Forse un professore di estetica saprebbe dare delle risposte molto colte sull'argomento. Io mi limito a dire che un fattore essenziale (secondo me, naturalmente) stia in una "sorta" di coerenza tra ciò che si è "dentro" con ciò che si "mostra" fuori.
E' ridicola e brutta, per esempio, una ragazza che esteriormente si "atteggia" come se fosse Paris Hilton ma quando apre bocca tira fuori volgarità o stupidità inudibili.
Esiste, credo, una nostra componente più profonda alla base della nostra immagine. Una struttura "invisibile", ma che traspare dai gesti, dal volto, dalla voce. Quella stessa "struttura", quell'anima sottile, quell'essere che, quando è educato (perché anche l'essere va educato) conferisce bellezza, grazia, fascino, anche a chi fisicamente non è proprio mister universo.
Ma attenzione, quella "bellezza interiore" non può essere "artificiale". Le "brutte figure" sono sempre in agguato.
Meglio comportarsi con "naturalezza".
Comunque è innegabile che Susan Boyle abbia una bella interiorità, oltre che la voce. E' simpatica, ironica e divertente.
Gustatevi questo video.


QUAL'E' QUELLA COSA DA CUI TUTTI DIPENDIAMO MA NESSUNO LA VEDE?


L'ENERGIA.

Tutto è energia. Ormai molti fisici lo sanno benissimo (leggere, per esempio, il sempre valido "Il Tao della fisica" scritto dal fisico F.Capra).

Leggete queste poche righe tratte dalla Prefazione del libro: "Cinque anni fa ebbi una magnifica esperienza...in un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all'oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all'improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca Danza Cosmica. Essendo un fisico, sapevo bene che la sabbia, le rocce, l'acqua e l'aria che mi circondavano erano composte da molecole a da atomi in vibrazione, e che questi a loro volta erano costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle...Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita; vidi scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; vidi gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne sentii la musica; e in quel momento seppi che quella era La Danza di Shiva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù".

Shiva Nataraja

Naturalmente non occorre specificare che non è indispensabile essere degli scienziati per "percepire" che tutto è composto da diverse "forme" di energia. Ma occorre volerlo capire. Studiare. Osservare. Praticare.

Vi sono "vie sperimentali" che portano a questo, e su questo sono basate: lo Yoga, il Tai chi, lo Shiatsu, l'Agopuntura.

Nessuno si meraviglia se gli diciamo che la sua abitazione è "percorsa" da una rete energetica che permette di usare il televisore, la lavatrice, il computer e altri "elettrodomestici", ma se gli diciamo che anche il suo corpo è "percorso" da "canali" che hanno più o meno la stessa funzione, allora scatta lo scetticismo. Quasi come si trattasse di una "fede". Ma non è una fede il fatto che il sistema nervoso e quello muscolare siano "mossi" da stimoli elettrici.
Perché non approfondire l'argomento allora, studiando dei testi seri, scientifici?

FEBBRE SUINA: ANCHE QUI VALE LA LEGGE DELLA DOMANDA E DELL'OFFERTA?

Ormai i casi di febbre suina in Messico hanno superato la soglia cento (siamo a 149). L'epidemia dilaga anche negli USA (40 casi). Prime avvisaglie anche in Europa, sembra vi siano dei casi certi in Spagna e Scozia.
E mentre le compagnie aeree subiscono dei cali, quelle farmaceutiche aumentano le vendite. Infatti la Roche (con il suo vaccino Tamiflu) e la Relenza (col Glaxo) hanno avuto dei considerevoli rialzi in borsa (leggi articolo su http://www.francescoamato.com/blog/2009/04/28/influenza-suina-guarda-caso-le-azioni-di-roche-e-glaxo-tamiflu-e-relenza-stanno-salendo/ ).
Non c'è che dire, la solita legge della domanda e dell'offerta. A quanto sembra non a tutti risulta negativa un emergenza sanitaria mondiale (l'OMS sta valutando la possibilità di alzare il Livello di allerta da 3 a 5. Considerate che il livello massimo di allerta è il 6. C'è poco da stare tranquilli).

lunedì 27 aprile 2009

L'ANGOLO DELLA POESIA


Sulla fratellanza umana.


Le rapide non sciolgono

la ben legata fascina.

Fratelli siamo, piccoli e grandi;

non ascoltate le chiacchiere

di chi mente per ingannarvi.

la schiuma non scioglie le fascine.


Canzoni di Cheng, Libro 7, XVIII

DALLA SAGGEZZA DEL TAOISMO UNA LEZIONE DI "BUON GOVERNO"


Ci si chiede spesso quali dovrebbero essere le qualità di un "buon governante".


Eccone alcune, esposte da Lao-tzu nel Tao te ching:

"Il governante più alto è quello della cui esistenza
i sudditi si accorgono appena.

Poi viene quello che amano e stimano.

Poi quello che temono.

Infine quello che disprezzano".

*
"La corte è ben curata

ma i campi sono pieni di erbacce e i granai sono vuoti.

Essi indossano vestiti splendidi,

portano al fianco spade affilate,

si ingozzano di cibi e bevande,

possiedono ricchezze di cui non sanno che fare.

Sono i ladri per eccellenza!

Questa non è la via del Tao".
*


"Lo stato si governa con la correttezza..."
*


"Quando il governo è vago e lontano,

la gente è semplice e contenta.

Quando il governo è onnipresente e severo,

la gente è astuta e scontenta".


MEDITATE GENTE, MEDITATE.


I LIBRI CHE HO LETTO: IL POTERE DI CAMBIARE LE COSE


Vi è mai capitato di prendere in mano un libro per leggerlo e non riuscire, ma proprio non riuscire a concentrarvi nemmeno per un minuto?

Se non avete un mutuo ventennale che non sapete come pagare, se non avete un terribile mal di pancia o se di fronte a voi non sta sfilando una magnifica bionda in completino intimo (con tanto di calze nere e giarrettiere), il motivo è che probabilmente state vivendo un'ottava discendente.

Che sarà mai? Vi starete chiedendo.

Proverò a dirlo con parole mie (ma bisogna leggere il libro per capirlo veramente): le ottave sono le predisposizioni energetiche che continuamente viviamo durante la giornata (e sono collegate al concetto di ciclicità dei fenomeni).

Per esempio: vi sono momenti della giornata in cui siamo più predisposti verso l'azione e altri, invece, in cui lo siamo verso l'introspezione. Sono un po' come le fasi del respiro: espiro, inspiro. Quindi vi sono momenti in cui siamo più propensi a dare, a portare fuori, ad esprimerci, ecc.: questa è un'ottava discendente.

In altri momenti vogliamo prendere, portare dentro: questa è invece l'ottava ascendente.

La lettura appartiene a questo secondo caso. Perciò, se durante la fase discendente ci incaponiamo a voler studiare oppure a stare fermi (onda ascendente), probabilmente non faremo altro che essere continuamente distratti.

E' come quel famoso detto: "C'è un tempo per prendere e un'altro per dare. C'è un tempo per riposare e un'altro per agire".

Questo e molti altri segreti come la Legge del tre, la Legge del sette (o delle ottave), l'alternanza degli opposti, l'esperienza, ecc., vengono spiegati dettagliatamente in questo prezioso piccolo manuale.

A me è servito tantissimo.

Il Potere di cambiare le cose

O. O. e H. H. - Edizioni Adea

domenica 26 aprile 2009

CACCIA: SPECIE ANIMALI CHE L'UE PROTEGGE SONO A RISCHIO IN ITALIA


INFATTI VI E' UN DISEGNO DI LEGGE (CHE SI DISCUTERA' AL SENATO TRA QUALCHE GIORNO ) PROPOSTO DAL SENATORE FRANCO ORSI (PDL) CHE PREVEDE LA LIBERALIZZAZIONE DELLA CACCIA (ANCHE DELLE SPECIE PROTETTE). LO DICE DANIELE PASSANANTE SU: http://dilatua.libero.it/attualita/caccia-e-deregulation-bl8276.phtml .


A quanto sembra nessuno è contento di questo disegno di legge del Governo Berlusconi, né gli ambientalisti né i cacciatori. Ma allora perché togliere le attuali restrizioni? A chi giova tutto questo?

sabato 25 aprile 2009

I DANNI PSICOLOGICI DEGLI SPOT DURANTE I FILM



Grazie alle Reti Mediaset, e alla loro politica commerciale, dalla fine degli anni settanta (anno più anno meno) è diventato uno strazio guardare un film in tivù. Propio sul più bello di una scena, tac: PUBBLICITA'.
Col tempo anche i canali nazionali si sono adeguati alla politica delle reti berlusconiane tanto che oggi, se provi a fare zapping, è più facile che becchi una pubblicità che non una qualunque trasmissione.
Ma qualcuno si è mai chiesto quanto è grave questa cosa? Non parlo solo dei condizionamenti "occulti" della pubblicità, di quelli ormai si parla da tanto tempo.
Parlo invece di un "effetto" a mio avviso ancor più grave: la frammentazione, la disgregazione, l'inquinamento interiore di una emozione, di un sentimento che un film, una trasmissione e, perché no, anche un servizio giornalistico ti procurano (nel bel mezzo di una tragedia, toh, pubblicità dell'ultimo tipo di gelato al cioccolato).
Vedere un film è come entrare in un'onda, uno stato emozionale e psicologico (in un certo senso già scelto in partenza dallo spettatore) che ha bisogno di continuità. L'abile lavoro del regista crea un "filo conduttore" che ti prende e ti porta in alto, poi in basso. Ti eccita, ti fa raccapricciare, rabbrividire, commuovere. In un triller (quel filo conduttore) ti tiene col fiato sospeso e ti crea un alleggerimento (nel momento in cui la trama si scioglie nella risoluzione dell'enigma).


Ma il "filo continuo" della storia è indispensabile. In un film ci si tuffa con tutto se stessi. Lo si vive dall'interno. Ci si immedesima con i luoghi e i personaggi. Tutto questo subisce dei gravi traumi quando, mettiamo sul più bello di una scena erotica, ti mandano la pubblicità di pannolini o dell'ultimo ritrovato farmaceutico contro la stitichezza. Le emozioni si spezzano, si sciacquano, perdono di intensità o si dissolvono nel nulla.
Ma la cosa non finisce con la fine del film. A lungo andare la nostra mente è diventata schizzofrenica. Provate a notare, quando siete con un amico, come è sempre più difficile generare un'onda emotiva che non venga disturbata, dopo pochissimo tempo, da fattori estranei: da un discorso fuori luogo, dallo squillo continuo del cellulare, dall'amico che si mette a mandare messaggini mentre gli stai confidando il "segreto" della tua vita, dal continuo guardare a destra e sinistra mentre gli stai parlando, e cose di questo genere.
Riappropriamoci della capacità di vivere lunghi momenti immersi nell'onda emotiva che si genera "naturalmente", quando siamo con qualcuno e...diciamo no alla tivù spazzatura.
Io personalmente non guardo quasi mai films in tivù, preferisco un dvd o il cinema...e voi?
P.S. A dire la verità non guardo quasi mai la tivù (se non trasmissioni mirate, già scelte in partenza).

TAI CHI CHUAN - LA CANZONE DELLE TREDICI POSIZIONI

QUELLO CHE SEGUE E' UN CANTO CLASSICO CINESE (DI AUTORE IGNOTO) CHE DEFINISCE ALCUNI DEI PUNTI ESSENZIALI SU CUI MEDITARE DURANTE E DOPO LA PRATICA DEL TAI CHI.
IN CHIUSURA UN BREVE VIDEO DEL MAESTRO CHEN MAN CHING.
La Canzone delle Tredici Posizioni
Non trascurare alcuna delle tredici posizioni
La fonte della volontà è il bacino
Dai attenzione ai più leggeri cambiamenti dal pieno al vuoto
Lascia fluire il Chi costantemente attraverso l'intero corpo
La calma realizza il movimento, il movimento nasce dalla calma
Ricerca la tranquillità nel movimento
Accadranno cose sorprendenti quando incontrerai il tuo avversario
Dai consapevolezza e intenzionalità a ogni tuo movimento
Quando tutto è eseguito correttamente non vi sarà sforzo
Presta attenzione tutto il tempo al bacino
Solo con l'addome libero e leggero il Chi può essere attivato
Se il coccige è eretto lo Shen sale fino alla sommità del capo
Il corpo dovrebbe essere flessibile
Tieni la testa come se fosse sospesa a un filo
Sii all'erta, e ricerca il senso della finalità del Tai chi chuan
Curvo e stirato, aperto e chiuso, lascia che la natura abbia i suo corso
I principianti sono guidati dall'insegnamento orale
Gradualmente ci si applica sempre più
La destrezza si prende cura di se stessa
Qual'è il Principio basilare del Tai chi chuan?
La Mente è l'attore principale, il Corpo quello secondario
Quali sono il proposito e la filosofia che animano il Tai chi chuan?
Il ringiovanimento e il prolungamento della vita oltre il suo normale corso, come un'eterna primavera
Ogni parola di questa Canzone ha un valore e un'importanza enormi
Se non riuscirai a seguire perfettamente questo Canto il tuo tempo volerà via.


giovedì 23 aprile 2009

YOGA - LE PARTI DI NOI CHE NON ESERCITIAMO SI ATROFIZZANO



PARLIAMO DELLA MUSCOLATURA.

I MUSCOLI SONO IL MOTORE DELL'APPARATO LOCOMOTORE. CREDO CHE ABBIAMO PIU' O MENO CINQUECENTO COPPIE DI MUSCOLI (LA MAGGIOR PARTE VOLONTARI). IL MOVIMENTO DEI MUSCOLI PERMETTE OGNI FUNZIONE FISICA E LO SCORRIMENTO DELLE SOSTANZE ORGANICHE NEL NOSTRO CORPO (COME IL CIBO E IL SANGUE). IN PRATICA LA QUALITA' DELLA NOSTRA VITA DIPENDE ANCHE DA UN SISTEMA MUSCOLARE BEN SVILUPPATO ED EFFICIENTE.

Non mi interessa certo fare un trattato di anatomia, ma piuttosto mettere in evidenza l'importanza del giusto esercizio fisico per mantenere una muscolatura corretta.
Coltivare il fisico (ma non solo quello, naturalmente), dopo i primi sforzi iniziali, procura un intenso piacere emotivo. Non si tratta di cadere nella vanità, ma assecondare una necessità vitale, senza la quale la vita diventa solo un peso.

L'uomo e la donna moderni sono molto più sedentari del "selvaggio" di qualche secolo fa. Oggi non siamo costretti a lavorare duramente per sopravvivere. Per lo più passiamo la maggior parte del nostro tempo seduti in auto, davanti alla tivù, al computer o dietro la scrivania.
E più ci lasciamo andare, più diventa difficile risalire la china.
Io insegno Yoga già da un po' di anni, ed ho visto migliaia di persone sfilare davanti ai miei occhi. Più o meno otto su dieci di queste persone avevano un corpo disastrato (ed una volontà messa ancora peggio); uno su dieci era talmente palestrato che era "duro" da sciogliere e, caso strano, quell'uno su dieci che aveva il fisico giusto (cioé buona muscolatura sciolta e forte) non apprezzava quello che aveva.
E' strano e difficile spiegare cosa rappresenti per me il corpo umano. Non certo un oggetto da mostrare o, al contrario, di aver paura di mostrare. Per me è qualcosa di meraviglioso. E' un dono bellissimo che mi è stato dato.
Niente corpo, niente vita. Non almeno in questa dimensione, su questo pianeta. Il corpo è fondamentale per una vita sana ed equilibrata (così come un intelletto sveglio ed attivo ed un emotivo aperto e sensibile).
Allora perché non sforzarsi di superare la pigrizia fisica e darsi al movimento sciolto e dinamico? E' così bello potersi concedere una corsa, saltare, essere agili...
Riappropriamoci della nostra muscolatura.


martedì 21 aprile 2009

IL LATO COMICO DELLA VITA - A SIGNO' NUN LO VEDE CHE NUN CE STA?

SE AVETE BISOGNO DI LEZIONI DI PARCHEGGIO VI CONSIGLIO DI RINTRACCIARE A TUTTI I COSTI QUESTA SIGNORA E...PAGARLE QUALUNQUE PREZZO PUR DI AVERE I SUOI PREZIOSI CONSIGLI :-)


lunedì 20 aprile 2009

SE FOSSIMO SVEGLI E CONSAPEVOLI NON PARLEREMMO NEANCHE DI TESTAMENTO BIOLOGICO

La cacciata dal Paradiso Terrestre
Prendo spunto da un chiaro, lucido e illuminante articolo sul testamento biologico. L'autore è lo scrittore Andrea Camilleri. L'articolo l'ho letto sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 aprile 2009.
Premetto che condivido pienamente tutti i punti esposti da Camilleri.
Questi due, in particolare, esprimono chiaramente in quale condizione difficile e pericolosa si trovi il popolo italiano:
1) Pericolosità nell'avere al governo un uomo come Silvio Berlusconi, un uomo che "spaccia" il tornaconto personale come bene comune...che sempre più va configurando un costante tentativo di demolizione della Costituzione, delle funzioni della Magistratura e del Capo delle Stato, e con la non tanto nascosta volontà di imbavagliare la libertà di informazione e la libertà personale di tutti noi". (Queste sono parole dell'autore dell'articolo. Più chiaro di così..).
2) La denuncia dell'autore verso il Vaticano di volerci ridurre allo "stato animale". (In effetti è questo che sottintende la posizione di chi sostiene che basta la continuazione delle funzioni biologiche per far si che un uomo o una donna siano considerati vivi).
Io aggiungo: Non allo stato animale, ma a quello vegetale ci vogliono ridurre. E la facoltà di sentire emozioni, di pensare, di volere, di agire, muoversi e scegliere in piena autonomia dove le mettiamo? Sono proprio queste "facoltà" che fanno la differenza tra un uomo e una pianta, o no?
E poi, caro nuovo Pontefice, non è stato forse il suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II a dichiarare (non volendo prolungare la sua agonia): - Lasciatemi tornare alla Casa del Padre. -
E basta con 'sta storia del testamento biologico. Ma quale testamento. Già solo parlare di testamento ci fa capire quanto ci siamo allontanati dalla Verità e dalla naturalezza, quella di nascere e di morire seguendo i ritmi naturali, e non intubati e pieni di sonde.

Il punto è che chi detiene il cosiddetto "potere" vuole sindacare su tutto (sempre per i suoi tornaconti, s'intende). Di questo passo arriveranno a contare (e farci pagare) pure tutte le volte che andiamo a pisciare.
Alla faccia della libertà.

A questo punto sono più liberi gli animali.

Qui mi sa che, qualcuno fa di tutto per privarci del "Paradiso Terrestre" (ciò che sarebbe questo pianeta se la smettessimo di snaturarlo), e qualche altro si sta adoperando ben bene per privarci anche del diritto di "trasmigrare" serenamente verso altri Paradisi.
Ma mi dite, per cortesia, dove diavolo dobbiamo andare a vivere, per forza all'inferno?

domenica 19 aprile 2009

UNA VITA DAVANTI

Ferdinand de Lesseps (1805-1894)

1869: DOPO DIECI ANNI DI LAVORI (COMPIUTI SPESSO IN CONDIZIONI IMPOSSIBILI) IL CANALE DI SUEZ E' ULTIMATO.


Alla cerimonia inaugurale vi partecipano regnanti, nobili e uomini importanti di mezzo mondo. Tra loro vi è Ferdinand de Lesseps, promotore ed esecutore del canale. Quest'uomo (ex diplomatico francese) da molti anni coltivava il sogno di scavare un canale che collegasse il Mar Rosso al Mediterraneo (facendo risparmiare settimane di navigazione alle navi, che potevano così evitare la circumnavigazione dell'Africa).


Di questo francese tenace si è parlato nella puntata di Ulisse del 18 Aprile.
Non voglio, qui, fare una apologia del personaggio e dei suoi trascorsi storici (più o meno discutibili). Mi fa invece piacere mettere in evidenza un particolare, espresso in poche parole da Alberto Angela proprio in chiusura del servizio su de Lesseps.
Il particolare è questo: ultimati i lavori del Canale, Ferdinand de Lesseps, alla "veneranda" età di 69 anni, ormai vedovo da molti anni, si sposa con una ventenne (avete capito bene, ventenne) e con lei mette al mondo ben undici figli.
Cioé, quando tutti (o quasi) al giorno d'oggi vanno in pensione, e pensano già a procurarsi un comodo "giaciglio" al Camposanto, il nostro "focoso" francese pensa bene di risposarsi...e ci da giù di brutto. Questo vuol dire pensare di avere tutta una vita davanti. Bravo de Lesseps.
E pensare che, se al giorno d'oggi un cinquantenne fa un pensierino su di una ventenne i moralisti gli danno del pedofilo. Altro che vita davanti, devi sentirti vecchio prima del tempo.
Non cascateci cinquantenni, o sessentenni...o ultracentenari! La vecchiaia è riservata solo per chi si sente tale, non per chi ha ancora cartucce da sparare.
Abbiamo sempre una vita davanti, fino all'ultimo respiro e...chissà forse anche oltre.

sabato 11 aprile 2009

DA UNA NAVE NON PUOI FUGGIRE


La tragedia che in questi giorni si sta svolgendo in Abruzzo ci fa sentire più uniti e solidali (come è sempre avvenuto di fronte a sciagure come questa).


In questi casi è quasi naturale "sentire" il senso di appartenenza. Ci sentiamo più vicini ai cittadini dell'Aquila colpiti dal terremoto. Ci sentiamo più italiani, più uomini. E' come se ci sentissimo tutti sulla stessa "barca". E in effetti lo siamo. A mio avviso, non solo l'Italia, ma l'intero globo è un'immenso "vascello" che naviga nello spazio. Solo che il pianeta è molto più grande di una barca a vela da 18 metri con uno sparuto equipaggio.


Le proporzioni della Terra sono tali che, se la foresta indonesiana dove vive la tigre di Sumatra (leggere articolo su Franz's blog) per i 3/4 è stata falciata dalla "voracità" delle multinazionali del legname (con rischio di estinzione non solo di un polmone verde utile al pianeta, ma anche di una specie di tigre dalla bellezza mozzafiato) noi neanche ce ne accorgiamo.


Così come non ci accorgiamo di mille altre nefandezze che stanno avvenendo in questo momento sul "vascello" Terra.


Ma la globalizzazione incalza e, tra i tanti lati negativi che questo processo porta con sé, ve ne sono anche di positivi: uno di questi è la presa di coscienza (quasi in tempo reale) di ciò che avviene sul nostro globo. Questo ci rende tutti più responsabili, quasi complici dei "distruttori" selvaggi.


A questo punto, ognuno di noi può fare la differenza, proprio come su una barca a vela. E non credo sia necessario essere attivisti pacifisti, ecologisti o altro. Potremmo cominciare con l'essere più responsabili delle nostre azioni quotidiane, ridurre i consumi superflui. Ad esempio non cambiare i mobili, solo perché non vanno più di moda, può aiutare a far calare la richiesta di legname e salvare qualche foresta.

Vi sono migliaia di "piccoli" particolari a cui potremmo stare più attenti per fare al meglio la nostra parte.


Ricordiamoci che siamo tutti sulla stessa barca. Ognuno ha le sue responsabilità. Da una barca non si può fuggire (né sfuggire al proprio dovere, perché ne risentirebbe tutto l'equipaggio), allo stesso modo ognuno di noi può fare la differenza...e chissà che non riusciamo ad evitare che la nave affondi.


Buona navigazione.



venerdì 10 aprile 2009

10 E LODE A CLAUDIO ABBADO


L'altra mattina leggevo la Gazzetta del Mezzogiorno e...tutt'a un tratto sono rimasto folgorato da una notizia che mi sa dell'incredibile (tant'è vero che il breve articolo è sottotitolato: Miracolo a Milano).

In breve la notizia è questa: il Maestro Claudio Abbado, dopo ben 24 anni di asssenza, tornerà a dirigere l'orchestra alla Scala di Milano.

Beh! Che c'è di strano mi direte?

E' vero! In effetti la notizia sensazionale non è questa, ma riguarda il cachet richiesto dal Maestro: 90 MILA ALBERI DA PIANTARE NELLA CITTA' DI MILANO.

Questa sì che è una buona notizia!

Quanto sarebbe meraviglioso (mi sono detto) se artisti di successo e pop star, di tanto in tanto, esigessero come compenso solo ed unicamente Opere di salvaguardia della Natura (come la riforestazione o alberi da piantare nelle città).
Dopotutto è risaputo che gli artisti hanno un "animo" sensibile alle bellezze della natura (come ben ci hanno dimostrato schiere di poeti e scrittori).
Grazie di cuore al Maestro Claudio Abbado (con l'augurio che sia di esempio a molti altri).

domenica 5 aprile 2009

RACCONTO BREVE - AL CONFESSIONALE




- Padre ho molto peccato. -


- Dimmi figliolo, qual'è la tua colpa? -


- Padre, mento in continuazione. Non riesco quasi più a dire la verità, tanto che a volte mi tocca stare zitto per non mentire. -


- E' grave figliolo. Tu sai che Dio è Verità e che ama la verità sopra ogni cosa. -


- Si padre. Per questo ho pensato di rivolgermi a voi, nella speranza di ricevere un consiglio pratico che mi aiuti a liberarmi di questo fardello. -




- Figliolo, sarò felicissimo di esserti d'aiuto. Dimmi: quando hai cominciato a mentire? -


- Ecco, togliendo le piccole bugie che ho raccontato da bambino e poi in gioventù, diciamo che il problema vero e proprio è iniziato col mio nuovo lavoro, quello che ho trovato subito dopo la laurea, in seguito ad un concorso. -


- Ah, bravo figliolo. E che lavoro fai? -


- Sono capo contabile all'Ufficio Economato, al Comune. -


- Aih! -


- Come ha detto scusi, padre? -


- No, niente. Dicevo...bene, bene. E qual'è il problema figliolo? -


- Ecco vede...all'inizio andava tutto a meraviglia. Sa a me è sempre piaciuta la ragioneria. Mi sono laureato alla Bocconi, a Milano. Sono Revisore contabile. Capisce, dunque, che a me in fatto di contabilità non sfugge nulla? Diciamo che l'imbroglio mi balza subito all'occhio, mi riesce facile come...che ne so, come distinguere uno svedese in mezzo a cento africani. Quindi, come le dicevo, all'inizio il mio lavoro mi piaceva moltissimo, addirittura mi appassionava. E poi con i miei colleghi ho sempre avuto un buon rapporto, di reciproca stima. -


- E poi? -


- Poi, un bel giorno, rivedendo il bilancio di un certo assessorato ho notato qualcosa che non andava. C'erano delle strane voci, ed esorbitanti uscite a mio avviso mal giustificate. -


- E quindi? -


- Quindi sono andato dall'Assessore responsabile del mio ufficio a raccontargli l'accaduto. -


- Bravo fesso, proprio nella tana del lupo. -


- Non ho capito padre. -


- Dicevo...buona mossa. E poi? -








- Lui, dopo aver dato un'occhiata distratta ai fogli che avevo in mano, mi ha consigliato di non farci tanto caso perché, a suo dire, gli impiegati di quell'assessorato non capiscono un bel nulla di contabilità. -


- E poi com'è andata? -


- Ecco, a dire il vero non l'ho bevuta, e i giorni seguenti non ho fatto altro che pensare all'accaduto. Poi, poco tempo dopo, rivedendo il bilancio dell'Ufficio Tecnico, ho scoperto una sfilza di dati e di voci che non mi quadravano affatto. Senza dire nulla mi sono messo a investigare più approfonditamente.

Poichhé la mia mansione mi permette di poter "mettere il naso" ovunque,nei fuori orario andavo nei locali dell'Ufficio Tecnico a controllare tutti gli incartamenti.


E devo confessarle, padre, che quando mi sono reso conto di cosa avevo per le mani, ho cominciato ad avvertire prima un leggero tremore alle gambe e poi, man mano che nel mio cervello si creavano le giuste associazioni (appalti truccati, miliardi, mafia, omicidi, ecc.,) ho avvertito delle forti vertigini e un profondo senso di nausea. -


- Dio mio figliolo. E poi cos'hai fatto? (Ma guarda se proprio a me doveva capitare questo imbecille.) -


- In un primo momento ho pensato di stare zitto...-


- Bravo! -


- Come ha detto scusi? -


Niente dicevo: e poi, e poi? -


- Poi, dopo un periodo di esitazione, ho pensato che avrei potuto parlane con l'Assessore. Si ricorda? Quello di prima. -


- Si, buono quello. -


- Non ho capito padre. -


- Ohh, dicevo che mi pare di conoscerlo. -


- Dunque, durante il mio secondo colloquio con l'Assessore, lui mi ha detto chiaro e tondo che non erano affari miei, e che era meglio chiudere un occhio, anzi tutti e due, se ci tenevo non solo al posto di lavoro, ma anche alla salute mia e della mia famiglia. -


- Ecco vedi, che ti dicevo io? -


- Come ha detto padre? -


- Dicevo: Ma che mondo, cose da non credere. E pensare che è un mio fedele, e non mi ha mai rivelato nulla nel segreto della confessione. E quindi? Veniamo al dunque. -


- Ecco...sa padre, io sono una persona tranquilla, non sono nato per fare l'eroe. E poi mi sono appena sposato, e coi guadagni del mio onesto lavoro ho comprato una graziosa villetta nella zona residenziale, sottoscrivendo un mutuo quindicinale, s'intende.


E, in fin dei conti, a chi vuole che interessi se l'ottanta per cento dei Fondi Pubblici se li mette in tasca qualche personaggio di cui non si può dire il nome? E quindi mi sono messo a riflettere seriamente sul problema della menzogna...-


- Ci risiamo. -


- Scusi? -


- No, dicevo...e a quali conclusioni sei arrivato? -


- Mi sono messo ad osservare intensamente e sinceramente il mio comportamento e quello degli altri, e ho notato diverse cose interessanti. Sa,mi piace, nei momenti liberi, dedicarmi a studi di psicologia...-


- E ti pareva. -


- Prego? -


- Dicevo...interessante. -


- Quindi ho notato che: primo, la menzogna è molto diffusa. -


- Ma va? -


- Come? -


- Dicevo: ne sei sicuro? -


- Certo! Anzi, direi che al giorno d'oggi tutta la nostra vita si sostiene sulla menzogna e sull'ipocrisia: sul lavoro, in famiglia, nei rapporti interpersonali...bugie dappertutto...anche con noi stessi. Ma la cosa più interessante è che nessuno ne vuole sentir parlare...come dire?...ah, ecco! Da quell'orecchio non ci vogliono proprio sentire. Praticamente è tabù, e se non vuoi diventare impopolare è meglio che non tocchi proprio questo tasto.


Ma la cosa più strana è che poi, tutti quei personaggi che di menzogna, truffe e inganni ci campano (e direi anche abbastanza bene) li vedo venire regolarmente a messa, e sono i primi a parlare di Diritti Civili e Morali...anzi, qualcuno l'ho visto addirittura servire messa...A proposito, padre, non mi sembra di avervi mai sentito affrontare il tema scottante della menzogna e dell'ipocrisia, e di quanto siano capillarmente diffuse nella società...-


- Ma guarda un po questo str...se non vuole farsi i c...suoi...-


- Stava dicendo qualcosa padre? -


- Dicevo, figliolo caro, che ci vuole pazienza. In fondo in fondo, agli occhi di Dio noi siamo come bambini. Lui vede le nostre cattive azioni come piccole marachelle...-




- Ma come marachelle? Questo è un problema con risvolti internazionali, che miete vittime a non finire. Ad esempio: ci sono i paesi capitalisti che con la loro Politica Economica affamano i due terzi dell'umanità, e poi, "mentendo" fanno finta di interessarsi alla fame nel mondo, aprono Fondazioni ed Istituti di beneficienza, ecc. Se non è ipocrisia questa?...


Per non parlare della politica del settore Agroalimentare, dove si usa ogni sorta di elemento chimico velenoso (sia per l'uomo, che per tutte le altre forme di vita) solo per trarre maggior resa e profitto dalle proprie coltivazioni. E se per caso viene istituita una Commissione di Controllo, dopo un po' cade tutto nel dimenticatoio. Oppure qualche "fidatissimo" Laboratorio Statale, al di sopra di ogni sospetto, dichiara che è tutto sotto controllo, e che il quantitativo degli elementi tossici non supera il livello di guardia. Guardi, padre, sono ben informato...Anche la Chiesa, per esempio...-


- Ma tu guarda questo figlio di...Bene figliolo, fai bene a tenerti informato. Ahh, ci fossero più persone come te. Comunque ascolta il consiglio che ti do: stattene buono, pensa ai fatti tuoi. Perché tanto che te la fa fare? Speri di riuscire, tu da solo, a cambiare il mondo? Dai, non farmi ridere. Tu leggi pure, tieniti informato, studia psicologia, ma stai attento a non mettere il naso negli affari degli altri, soprattutto quando gli "affari" sono grossi. Sai com'è, ne va della tua salute...

Comunque il tuo peccato non è grave. Vai con Dio figliolo. Ego te absolvo in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti, Amen...Non dimenticarti di lasciare un obolo per la Fondazione di beneficienza per i Poveri dell'Africa Centrale. -

I FIORI DI KAMA - PASSIO CHRISTI: L'OMBRA DELLA VERITA'




E' primavera.
La Natura si risveglia. I prati si colorano di fiori di variegate tinte. Anche i balconi delle nostre case (lì dove vi sono vasi di piante) si colorano di tinte più allegre. La vita, in questo periodo, esplode in tutta la sua magnificiente bellezza.
Se osserviamo bene tutta la Natura che ci circonda, anche in città, non possiamo non notare l'allegrezza, la levità e la passione espressa dal Regno Vegetale e Animale: puro e semplice piacere di esistere.
Solo l'essere umano (qualcuno si salva, per fortuna) è triste e cupo. Vestito di tinte fosche (e fosco anche nell'anima) l'uomo Cattolico si appresta, in questo periodo, a celebrare la "Passione di Cristo".
E come lo fa?
Non certo ricordando e meditando sulla bellezza e la gioia che il Maestro Gesù ha così ben saputo esprimere nella sua vita. Gesù amava l'esistenza in toto, l'unica cosa che odiava (presumo io) era l'ignoranza. Egli, magnifica espressione di Luce, ovunque andasse annullava, con la sua sola presenza, l'Oscurità dell'Ignoranza.




Il Maestro Gesù (presumo sempre io) era molto semplice nel vivere quotidiano, si accontentava di poco e sapeva cogliere la bellezza in tutte le cose create dal Divino. E ha pure tentato di dirlo agli uomini: "Non preoccupatevi del domani, né di cosa vestire e mangerete. Non vedete gli uccelli del Cielo? Essi non seminano, non mietono, non hanno una casa stabile. Eppure quanto sono liberi e felici, né gli manca nulla per sopravvivere". (Queste parole le riporto a memoria quindi, forse, sono un po' diverse, ma credo che il senso sia corretto).
Ma l'uomo continua a preoccuparsi, non tanto di cosa mangerà, ma di come fare a continuare a mantenere la seconda casa, la seconda auto, la seconda di tutto.
E passiamo alla "Passione di Cristo". L'ho definita "ombra della Verità" perché, proprio come l'ombra, non ha nulla a che vedere con l'oggetto originale (cioé la Passione per il Divino e la Verità che Gesù ha incarnato) ma ne è solo un riflesso opaco e distorto. Infatti, per i cattolici, la passione ha assunto un significato "negativo".



Così, l'usanza meridionale di inscenare, nella settimana pasquale, processioni con Madonne piangenti e Gesù crocefissi, seguiti da una lunga scia di uomini incappucciati e donne "fintamente penitenti e addolorate", mi sembra proprio l'esatto contrario del vero significato di PASSIONE DI CRISTO.
Colpa dell'oscurantismo spagnolo di cui siamo stati vittime? Un gioco ben ordito e strutturato nei secoli(tassello dopo tassello) dalla Chiesa Cattolica? Colpa del sadomasochismo del genere umano? Chissà.
Fatto sta che ci hanno convinti che l'uomo è nato col Peccato Originario. E' nato per soffrire e per "lavarsi" nel dolore per la "colpa" di chissà chi.
Mentre invece, l'unica che si deve lavare, è proprio la Chiesa Cattolica.

Ecco cosa ci vuole! Una bella lavatina in lavatrice, con tanto di centrifuga. Poi una bella strizzatina ed una messa ad asciugare al sole e al vento. E poi...

Ahhh! Che boccata di aria fresca si potrebbe finalmente respirare nell'entrare in una Chiesa depurata dallo "sporco" di concetti e Dogmi che frenano l'evoluzione umana. Dogmi che generano solo chiusura emotiva, tristezza, ristrettezza mentale, castrazione fisica.
L'uomo ha sete di Divino. E il Divino è Bellezza, Gioia, Desiderio, Conoscenza, Amore e Passione per la Vita. Tutto ciò che intristisce, al contrario, non è Divino.

sabato 4 aprile 2009

I FIORI DI KAMA - POESIA: ANELANDO AL FUOCO DELLA PASSIONE




KAMA, NELLA TRADIZIONE INDIANA, CORRISPONDE ALL'EROS GRECO.

EROS: PASSIONE, AMORE, DESIDERIO.


Tutto questo non ha nulla a che vedere con la lascìvia o la pornografia. Né è la passione bruta che spinge alla gelosia o agli omicidi. Niente di tutto questo. Si tratta piuttosto di un Amore Puro per la vita tutta. E' un Fuoco che brilla dentro, riscaldando e dando un "sapore" speciale a tutto ciò che facciamo o sperimentiamo.

Pensiamo, per esempio, a Michelangelo e Beethoven. Questi grandi uomini, secondo me, sono un esempio di quella Passione di cui parlo. Anche se vi è molto di più da sapere sulla "vera" Passione. Per approfondire consiglio un libro: IL SENTIERO DEL GUERRIERO, di O.O. e H.H. ed.ADEA.



ANELANDO AL FUOCO DELLA PASSIONE


Io mi voglio accendere.

Fuoco.

Sono stanco di essere

un pezzo di carne morta.


Carne umida e floscia,

o secca e indurita.

Carne opaca e timorosa,

senza Forza né Virilità.


Io mi voglio accendere.

Ardere,

nel Fuoco della Passione.

Brace ardente voglio essere.


Consumarmi nel Fuoco

e godere la Gioia di Essere,

fosse anche solo per un istante,

veramente vivo.



venerdì 3 aprile 2009

I FIORI DI KAMA - POESIA: SOLITUDINE

SOLITUDINE

Quando stai con me,
non spettegolare
e spegni quel cazzo di cellulare.


Quando stai con me,
non farmi il riassunto della tua fiction preferita,
se non hai nulla da dire, taci.


Quando stai con me, ti prego,
non vomitarmi addosso tutte le tue sfighe
e le brutture del mondo.


Quando stai con me,
guardami più spesso negli occhi
e toccami di più.


Quando stai con me,
spegni il tuo computer mentale:
parlami e ascoltami col cuore.


Quando stai con me,
sta con me,
e non con l'immagine mentale che hai di me.




mercoledì 1 aprile 2009

ZEN - LA SPADA DELL'INTELLIGENZA DISCRIMINATIVA



Curiosando in rete ho scoperto un bel blog: http://strategieevolutive.wordpress.com.
Mentre mi appassiono a leggervi articoli e vedere filmati, scopro una bella poesia Zen (o Chan?). L'autore sembra essere un monaco e poeta vissuto tra il 729-843 d.C. Si chiamava Chia Tao.

Il componimento (breve ma intenso) è questo:
Questa spada l'ho affilata per dieci anni.
Il suo filo gelido non è mai stato provato.
Ora che te l'ho mostrata, ti prego, dimmi:
Vi è forse qualcuno che patisca ingiustizie?

Per me, che pratico quotidianamente sedendo immobile, in silenzio, attento, presente, da circa dieci anni (guarda che combinazione), questa poesia giunge (nel suo splendore) come un lampo accecante.
Forse, solo un serio praticante di meditazione, yoga o arti marziali può capirne la bellezza.
Affilare la "spada" (fuori dal contesto bellico) credo che significhi soprattutto affinare l'Intelligenza Discriminativa, lo “spirito” di giustizia.
Forgiarsi nel fuoco della pratica (e naturalmente della vita).
Rendere forte e tagliente la capacità di discernimento, e portarla nell’azione.,nel gesto, nella parola.
Per difendere non solo se stessi, ma soprattutto il mondo dalle ingiustizie.
Amore.
E penso ad un tale uomo, e alla mano che brandisce una simile spada affilata. Pericolosa.
Quanto dovrà essere veloce, attento, preciso, ben calibrato ogni suo colpo sferrato?
Il rischio è grande. Si può sbagliare nel maneggiare una spada, o la parola. Si può ferire qualcuno, o se stessi.
Freddezza.
Ma, forse, la possibilità di errore è minore se ci si è allenati per dieci anni ad affilarla, addestrandosi a usarla (la spada e la parola).
Resta la responsabilità dell’azione. Ma occorre agire. Perché il dubbio, o l’inazione, possono far più danni.
L’unica soluzione, a questo punto, è buttarsi nella mischia e fare del proprio meglio.
Dopotutto il risultato finale non è nelle nostre mani.
Allora non si può che agire, e parafrasando Chia Tao ripetere:
Questa spada l’ho affilata per dieci anni.
Il suo filo gelido non è mai stato provato.
Ora che te l’ho mostrata, ti prego, dimmi:
Vi è forse qualcuno che patisca ingiustizie?