giovedì 24 settembre 2009

IGIENE E SALUTE: JALA-NETI (LAVAGGIO DELLE VIE NASALI)


In un post precedente ho parlato della salute in modo molto riduttivo, lasciando quasi intendere che basta non assumere medicinali per stare bene. Magari fosse così.
Stare bene in salute richiede un po' più di impegno e innanzitutto capire che un'alterazione nello stato di benessere è la conseguenza di una disarmonia psico-fisica.
Per farla breve occcorre imparare a regolare i propri ritmi di vita: quanto e come dormire, quanto e come mangiare, praticare dello yoga (o comunque delle salutari attività fisiche) e rispettare le norme dell'igiene.
Nello hata yoga esistono delle norme igieniche chiamate Satkarman o Satkriya, sei pratiche finalizzate alla rimozione di impurità dal corpo.

Secondo lo Hatha-yoga-pradipika queste sono: dhauti (pulizia), basti (lavaggio intestinale), neti (pulizia delle vie nasali), trataka (fissazione dello sguardo al fine di far lacrimare gli occhi), nauli (scuotimento dell'addome) e kapalabhati (una particolare tecnica respiratoria che purifica il sangue nel cervello).
Sempre nello stesso testo viene specificato che questi atti purificatori non sono necessari per chi ha gli elementi corporei (i dosha vata, pitta e kapha) in equilibrio. Parleremo in altri post dei dosha e di ama (delle tossine). Per ora basti sapere che quando vi sono degli scompensi del metabolismo, nel corpo si accumulano delle tossine (ama). I satkarman servono appunto ad eliminare le tossine e purificare il nostro organismo.
Da circa dieci anni pratico regolarmente il lavaggio delle narici. Io la trovo una pratica semplice e salutare. Ci metto solo un minuto o due per liberare le mie narici, al mattino appena alzato, dai muchi accumulati durante la notte. Che schifo, dirà qualcuno. Certo, ma ancora più schifo è portarsi dentro lo sporco.
Nei testi classici viene consigliato un particolare recipiente (simile ad una teiera) per versare l'acqua nelle narici. Io, semplicemente, uso un semplice bicchiere. Lo riempio per metà di acqua, vi aggiungo un pizzico di sale (l'aggiunta di sale fa sì che l'acqua non venga assorbita dalle mucose), poi verso un po' d'acqua nel palmo a coppa di una mano e chiudendo una narice aspiro l'acqua dalla narice aperta, facendola poi uscire dalla bocca. Ripeto l'operazione due tre volte da una narice e poi passo all'altra facendo attenzione ad espirare con forza per liberare le narici da residui di acqua. Non inclino neanche la testa, come consigliano tutti gli esperti. Io impiego solo due minuti per questa operazione.


I benefìci del jala-neti: previene raffreddori e riniti, purifica le vie nasali, migliora la vista e i condotti delle orecchie, massaggia le mucose del naso e le rende resistenti all'azione dannosa dei batteri e della polvere, previene o cura diverse forme di cefalea, agisce positivamente sui nervi del cranio e sugli altri organi di senso.

Secondo me funziona.

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