venerdì 27 agosto 2010

Yoga: l'importanza di mantenere elastici i muscoli della cintura addominale



Imparare a respirare correttamente è uno dei più grandi doni che una persona possa fare a se stessa.

Nel trattare questo argomento consideriamo solo l’aspetto fisiologico, salutare della cintura addominale e del diaframma.

Al fine di applicare correttamente le tecniche del pranayama (ma anche per respirare correttamente durante il resto della giornata) è indispensabile mantenere elasticizzata la cintura addominale.


I muscoli detti Grandi dritti e Obliqui interni, cioè i muscoli dell’addome, svolgono un ruolo davvero importante (in sinergia col diaframma) per il mantenimento della salute. Costipazione, rallentamento del metabolismo, iper o ipotensione, ansietà, invecchiamento precoce, salute delicata, freddolosità, cefalee…questi e molti altri disturbi possono non avere altra causa che un ventre troppo rilasciato o eccessivamente contratto.

La respirazione yogica completa comprende tre fasi conseguenziali: respiro addominale, toracico e clavicolare.

Di solito le persone col ventre eccessivamente rilasciato respirano solo con l’addome. Quelle, invece, che sostengono il famoso “pancia in dentro” dei militari, non muovendo per niente il ventre durante il respiro, usano solo la respirazione toracica.

I primi, col tempo, vedranno la loro pancia divenire sempre più voluminosa, i muscoli perderanno di elasticità. La conseguenza sarà un abbassamento dei visceri e della pressione sanguigna intraddominale. Vi saranno ristagni di sangue, gas e elementi di scarto. Rallentamento del metabolismo e molte altre conseguenze dannose a tutto l’organismo.

I fautori del pancia in dentro invece, coloro che amano il ventre come una "corazza di tartaruga", non coinvolgendo l’addome nel respiro avranno il plesso solare contratto, saranno ansiosi, ipertesi, e altro ancora.

La respirazione corretta esige che l’inspiro sia lungo, che arrivi sino all’addome, ma senza gonfiarlo come un pallone. I muscoli della cintura addominale dovrebbero opporsi alla dilatazione del ventre, però senza eccesiva rigidità. Poi l’inspiro deve continuare riempiendo anche la cavità toracica, completamente. Questo modo di inspirare, cioé l'opposizione dei muscoli all'aria che gonfia il ventre, fa aumentare la pressione intraddominale, con ripercussioni benefiche sulla circolazione del sangue, della linfa e sul metabolismo in generale.


In questo modo sia i visceri che tutti gli organi addominali e toracici: fegato, milza, pancreas, polmoni, stomaco, cuore…vengono massaggiati dolcemente, con conseguente benèfico riciclo delle sostanze che li compongono.

L’espiro dovrebbe avvenire fino in fondo, svuotando prima il torace e concludersi con una leggera rientranza dell’addome.

Una cintura addominale elastica non apporta solo immensi benefici alla circolazione sanguigna, linfatica e al metabolismo, come abbiamo visto (anche se solo superficialmente) ma i suoi effetti si ripercuotono positivamente su tutto l’organismo.

Dei muscoli tonici inoltre, forti ma elastici (sia addominali che lombari e dorsali) sono indispensabili per sorreggere, come un’impalcatura, tutta la colonna vertebrale.


Seguirà un post sul diaframma….

giovedì 19 agosto 2010

I Fiori di Kama - I Nove Spiriti della Donna



Secondo la tradizione cinese classica nove spiriti uniti formano una Grande Anima. Questa credenza la ritroviamo in Cina, Tibet, India, Egitto e nell'antica Persia. Il Manuale del Sesso della Fanciulla Tenebrosa, che enumera nove posizioni per fare l'amore, dà interessanti informazioni sui Nove Spiriti della Donna e suggerisce i modi di interpretare le loro influenze attraverso la comprensione del linguaggio del corpo femminile. Otto dei Nove Spiriti sono descritti come collegati direttamente a fenomeni sessuali.


La Fanciulla Tenebrosa spiega:

I Nove Spiriti della Donna possono essere facilmente conosciuti studiando le loro manifestazioni. Se una donna respira profondamente e manda giù la saliva che secerne in abbondanza, allora significa che sta sorgendo il suo Spirito dei Polmoni. Se inizia a sussurrare parole d'amore e a baciare il suo partner, allora si è svegliato il suo Spirito del Cuore. Se prende il suo amante fra le braccia, allora lo Spirito della Milza è giunto alla vita. Se la sua Caverna del Sesso diviene umida e scivolosa, significa che il suo Spirito del Rene è eccitato. Se comincia a succhiare la lingua del partner, si animerà il suo Spirito delle Ossa. Se si avvinghia alla parte bassa del corpo dell'amante con i piedi, è arrivato il suo Spirito dei Muscoli. Se comincia a maneggiare il Palo di Giada del suo amante, allora viene stimolato il suo Spirito del Sangue. E se accarezza i capezzoli e il petto del suo amante, allora il suo Spirito della Carne comincia a godere.

Se questi Otto Spiriti non giungono ad armonizzarsi, la donna facendo l'amore ne verrà danneggiata. Ma se gli spiriti si evolvono ordinatamente, ella ne otterrà grandi benefìci.


Il Nono Spirito della Donna è messo in azione quando la donna si abbandona completamente alle gioie dell'amore....allora il Nono Spirito, il più intimo, viene stimolato ed ha luogo un soddisfacimento interiore. A questo punto la Grande Anima, che viene al mondo al momento del concepimento, può essere conosciuta intimamente. Tale esperienza, un prodotto naturale dell'atto amoroso, può persino ispirare intuizioni delle vite passate...


...l'esperienza di pura gioia attraverso la conoscenza della completezza del Sé viene chiamata nel Tantra lo Stadio della Soddisfazione...
"tratto da I Segreti Sessuali dell'Oriente"

mercoledì 18 agosto 2010

In Puglia sta per nascere un ennesimo mostro ecologico



Lo chiamano Termovalorizzatore, in realtà sarà un Inceneritore (perché molto probabilmente, nonostante le assicurazioni contrarie delle autorità competenti, vi si brucerà di tutto), un mostro della peggior specie insomma.

Il “piccolo di buona famiglia” (Società ETA del Gruppo Marcegaglia) verrà alla luce in Capitanata (a 16 km da Cerignola e 30 da Manfredonia), vicino Borgo Tressanti. Attualmente è in fase di gestazione e quando sarà completato coprirà un’area di 33 ettari.

In pratica il “piccolo mostro” sarà uno dai più grandi d’Italia (ricordo che attualmente ve ne sono già oltre 50) e sarà in grado di generare nanopolveri pericolosissime alla salute umana (Pm 2,5 fino a Pm 0,01) che avveleneranno tutto il territorio circostante.

Nonostante vi siano state mobilitazioni sin dal 2003 l’affare è comunque andato avanti e nel 2007 vi è stato l’accordo definitivo tra il Comune di Manfredonia, la Regione Puglia e la suddetta ETA).

Molti sperano ancora di riuscire a fermare questo nefasto “evento” e comitati spontanei stanno nascendo per combattere l’idea dell’Inceneritore (prima dell’Inceneritore stesso) offrendo come alternativa una seria raccolta differenziata e maggior attenzione al riciclaggio.

Ho trovato molto interessante il commento di Antonio di Lorenzo in questo post http://loscreanzato.com/2010/06/29/stefano-palladino-chiarisce-la-polemica-sul-termovalorizzatore-di-borgo-tressanti/, un commento lunghissimo e, mi sembra, ben documentato.

Inoltre il Comitato spontaneo contro l’Inceneritore di Borgo Tressanti, a Cerignola, si sta impegnando affinché questo mostro non veda mai la luce. Chiunque sia interessato può contattarli su Facebook.

venerdì 13 agosto 2010

Un invito a sottoscrivere la petizione contro le nuove normative sulla vivisezione

Non mi va in questo momento di dilungarmi sull'argomento "vivisezione", una vergogna a livello mondiale che sfrutta e tortura animali innocenti per ricerche scientifiche (ricerche scientifiche?) secondo me di dubbio risultato.
Alle già vigenti norme mostruose se ne aggiungeranno, nei primi di settembre, delle altre che saranno varate dal Parlamento Europeo. Norme che lasciano ancor di più mano libera alle multinazionali che traggono enormi profitti da queste pratiche a dir poco immorali.
Chiunque può dare il suo contributo nel cercare di fermare questa mostruosità firmando la petizione sul sito della LEAL: WWW.LEAL.IT .

mercoledì 11 agosto 2010

Il libro del mese: la Bhagavad-gita


Scritto alcune migliaia di anni fa (ma sempre valido ed attuale, soprattutto per noi occidentali) questo capolavoro assoluto della letteratura mondiale può essere utile a chi cerca risposte sul proprio esistere e su come agire nella vita, ma non solo.


Infatti questo testo poliedrico può soddisfare le esigenze di politici, sociologi, psicologi, filosofi, praticanti di yoga, ricercatori di verità, ma anche uomini e donne indecisi su come agire.


La versione della Bhagavad-gita che vi propongo è quella delle edizioni Ashram Vidya, curata da Raphael.


La Bhagavad-gita fa parte del vasto poema epico Mahabharata, precisamente il VI libro (Bishma-parvan) ed è composto da 700 versi in sanscrito con traduzione e spiegazione in italiano.

Chi parla è Krishna, il quale offre risposte al suo discepolo Arjuna che è indeciso sul da farsi all'inizio di una guerra che si prevede sanguinosa e cruenta.


Leggo dal retro di copertina:


"...Il valore della Gita è enorme se si pensa che è imperniata sull'azione, quell'azione che è alla base della vita e alla quale nessuno può sottrarsi o rinunciare. Essa svela il segreto dell'agire senza agire in un mondo compenetrato di movimento e di conflitto.
Sotto questa prospettiva può essere di fondamentale importanza per gli Occidentali che sono essenzialmente più per l'azione che per la contemplazione".


Alcuni versi:


Tranquillità, controllo di sé, austerità, tolleranza e rettitudine, saggezza, conoscenza distintiva, pietà sono qualità inerenti alla vita del brahmana (sacerdote) e traggono origine dalla sua stessa natura.


L'eroismo, il vigore, la fermezza, l'abilità e il non fuggire in battaglia, la generosità, la capacità di comando sono attributi inerenti all'agire dello kshatriya (guerriero e amministratore) e nascono dalle caratteristiche essenziali che gli sono proprie.


L'agricoltura, l'aver cura del bestiame, il commercio sono le qualità inerenti all'agire del vaishya e nascono dalla sua propria natura. L'operare del shudra, inerente alla sua natura, consiste nel servire.


Chi si trova ad aver piacere nel proprio lavoro raggiunge la perfezione....


(cap. XVIII, versi 42, 43, 44, 45)


Vorrei aggiungere una considerazione su un fattore secondo me di vitale importanza da comprendere. Precisamente vorrei portare l'attenzione sul continuo ripetere, da parte di Krishna in questi versi, che ognuno deve operare secondo la propria natura. Se agisce secondo la propria natura allora l'uomo trova piena soddisfazione e, col tempo, raggiunge la perfezione.


Da qui si capisce l'importanza che tutte le antiche Vie hanno dato alla ricerca della propria natura, la quale si rivela sin dai primi anni di vita come inclinazione.


Infatti, a ben osservare, i bimbi mostrano subito personali inclinazioni fisiche, emotive, intellettive. C'è il bimbo che mostra piacere nel servire gli altri, quello più combattivo o più adatto a lavori manuali, quello più incline per lo studio e la contemplazione...
Solo che molto presto vengono "obbligati" a seguire altri percorsi di sviluppo.


Penso che una delle principali ragioni del caos in cui viviamo sia dovuto al fatto che moltissime persone "occupano" ruoli che non gli appartengono. In poche parole molti uomini e donne non sono in sintonia con la propria natura o inclinazione.


Vi sono medici che sarebbero stati degli ottimi agricoltori, politici che avrebbero potuto allevare con successo il bestiame, preti che sarebbero stato bravi carpentieri e via discorrendo.


Questa non vuol essere un'offesa a qualcuno ma solo un motivo di riflessione.
Ognuno di noi si chieda se è soddisfatto del proprio lavoro. Chiediamocelo sinceramente. Se la risposta è no allora troviamo in noi stessi il coraggio di cambiare lavoro, finché non avremo trovato quello che ci soddisfa pienamente.

venerdì 6 agosto 2010

Assurdità italiane: Che cazzo ci fa la Marina Militare Cinese nei mari italiani?


Premetto che non ho nulla contro i cinesi, ma temo molto la "Potenza Cina".


Detto questo mi chiedo: che cazzo ci fanno il cacciatorpediniere Guangzhou e la fregata Chaohu nel Golfo di Taranto?


La notizia è stata data in sordina con un trafiletto minimalista sulla Gazzetta del Mezzogiorno.


Le due unità militari sono arrivate nella base navale di Taranto lunedì e sembra che proprio oggi riprenderanno il mare per "condurre un'attività bilaterale" nel Mediterraneo assieme alle navi militari italiane Mimbelli e Aliseo.


A parte il fatto che non è specificato di che attività "bilaterali" si tratti. Che devono fare? Contare quanti molluschi sono sopravvissuti alle spietate reti dei pescatori? O contare le onde del mare?


A parte anche il fatto che non penso che la nostra Marina Militare abbia bisogno dell'aiuto di nessuno per svolgere le proprie attività nei nostri mari, continuo a non capire a quali giochi diplomatici si dedichi il nostro governo.


Fatto sta che io della Potenza Militare Cinese e delle sue subdole manovre non mi fido. Di solito arriva come "amica" e dopo un po' diventa "occupante".


La stessa cosa fece in Tibet nella prima metà degli anni '50.


Per me sarebbe meglio tenerla alla larga.

giovedì 5 agosto 2010

Ancora Benigni e Troisi in una esilarante scenetta

E' sempre un piacere rivedere questa coppia esplosiva.

Guardando il comportamento del doganiere è facile notare come si comporta quella lumacona della "parte meccanica" dei nostri centri.


mercoledì 4 agosto 2010

Percezione e illusioni percettive


E' da qualche giorno che penso di dire qualcosa sulle Illusioni Percettive, poi due minuti fa (guarda il caso!) ho riletto questo post su Franz's Blog http://www.francescoamato.com/blog/2008/04/16/dove-la-verita-segui-il-bianconiglio/ che in pratica spiega chiaramente ciò che volevo dire.


Quel che voglio dire è che non so quanti si rendono conto che "noi siamo esseri percettivi".


Tutto il nostro corpo è una grande antenna ricetrasmittente.


Un corpo-antenna che continuamente capta suoni, forme, colori, odori e via dicendo.


Tutte le percezioni ci dovrebbero fare avere una visione della realtà che ci circonda, visione sempre mutevole come mutevole è la vita. Ma comunque una "visione" diretta, di prima mano.


Ma è sempre così? Cioé: siamo sicuri di avere sempre una visione diretta, non condizionata da idee preconcette del mondo che ci circonda?


A ben guardare sembra proprio di no.


Infatti raramente la nostra consapevolezza è ancorata esclusivamente alla percezione diretta di ciò che stiamo sperimentando in quel preciso momento.


Molto spesso noi ignoriamo le sensazioni "reali" che derivano da ciò che percepiamo (lasciando stare in questo contesto che anche quelle percezioni possono essere illusorie) ma ci facciamo condizionare dall'idea "a priori" che abbiamo di una qualunque cosa: il famoso pre-concetto.


L'esempio dell'esperimento sui vini (oggetto del post suddetto) è chiarificatore al riguardo (vi consiglio di leggerlo).


Ma vi sono infiniti esempi su cui riflettere.


Uno di questi può essere lo strano fenomeno percettivo-reattivo che possiamo avere con una persona famosa, mettiamo un comico: anche se non abbiamo mai conosciuto personalmente quella persona famosa se per caso ne diveniamo conoscenti noi inetragiamo con lei valutandola solo per quello che ci aspettiamo: se è un comico deve farci ridere. Quindi ogni cosa che dirà (anche seriamente) per noi sarà divertente.


Poco ci importa come si comporta, come è vestita, che emozioni sta vivendo e cosa veramente ci ispira, noi siamo condizionati dalla "fama" che lo ha preceduto. Quindi se è un comico che ci piace per i ruoli che interpreta in tivù qualunque cosa dirà la troveremo divertente.


Davanti a persone precedute da una "conoscenza a priori" ci possiamo intimidire, infastidire, essere attratti o schifati (dipende tutto dal tipo di fama di cui è vittima il poverino) senza minimamente considerare chi abbiamo veramente di fronte in quel momento.


E' quell'idea a priori che ci facciamo delle persone o delle cose che ci frega, non facendoci interagire "naturalmente" con la vita in generale.


Liberandocene potremmo magari scoprire che un vino da quattro soldi è un vino veramente eccellente!

martedì 3 agosto 2010

Parole del Papa: "Nulla dura per sempre!" - Belle parole, peccato solo che vengano da quel pulpito.


Negli anni ho capito sempre meglio che quando dietro le parole vi è una persona coerente con ciò che dice, allora le parole hanno una certa forza. Altrimenti sono solo suoni sterili (nel migliore dei casi) o fuorvianti (in quelli peggiori).


Per questo spesso sono tentato (quando mi sento un po' fuori fase) di stare zitto. E quando scrivo cerco di non parlare mai di ciò che non ho sperimentato personalmente o che non posso sostenere coi fatti.


Così, se leggo su un quotidiano che il Papa (il Capo di uno Stato straricco, potente e con le mani in molte paste) in una delle sue "apparizioni" a Castel Gandolfo dice cose come: "...L'uomo stolto nella Bibbia è colui che non vuole rendersi conto, dall'esperienza delle cose visibili, che nulla dura per sempre, ma tutto passa: la giovinezza come la forza fisica, le comodità come i ruoli di potere. Far dipendere la propria vita da realtà così passeggere è, dunque, stoltezza..."


A parte il fatto che ci sta pensando proprio chi ha in mano i "ruoli di potere" a farci realizzare con forza l'evidente realtà che tutto è passeggero (basta guardare agli stipendi, non si fa a tempo a vederli che due giorni dopo incassati sono già volati via solo per faccende di stretta sopravvivenza); ma sentire quelle parole proprio da quel pulpito non è che mi faccia molto bene alla digestione.