venerdì 19 febbraio 2010

GRAZIE OSTACOLO!


Quasi tutti vogliono una vita facile, col minimo di ostacoli, problemi o sforzi.
Io invece dico:

“Grazie ostacolo, senza di te non avrei mai scoperto la “terza forza”.

Grazie ostacolo, perché mi obblighi a crescere in volontà, conoscenza e amore.

Grazie ostacolo, senza di te sarei solo una palla di lardo amorfa.

Grazie ostacolo, senza di te tutto sarebbe troppo facile, quindi non apprezzerei nulla.

Grazie ostacolo, perché senza di te non vi sarebbe alcun gusto nell’affrontare le continue sfide della vita, anzi, non vi sarebbero proprio sfide da affrontare.

Grazie ostacolo, perché mi obblighi a diventare più forte e più saggio.

Grazie ostacolo, perché sei parte indispensabile di ogni cosa che esiste.

Grazie ostacolo, senza di te sarei cieco, sordo, muto…pur avendo occhi, orecchie, lingua.

Grazie ostacolo, perché mi obblighi a svegliarmi sempre più …per uscire dall’eterno sonno del “non-essere”.


Senza il “primordiale conflitto” la terza forza non esisterebbe, io non sarei e, forse, nulla sarebbe…non almeno in questo mondo.

Così, di triangolazione in triangolazione, chi può dire quali “altezze” potrò raggiungere grazie all’ostacolo?”

venerdì 12 febbraio 2010

OGNI TANTO SCENDIAMO DALLA GIOSTRA E...GODIAMOCI LA BELLEZZA DEL MONDO

Dimentichiamoci, ogni tanto, della frenetica rincorsa alla ricchezza, alla carriera o...ai mille obiettivi che inseguiamo e fermiamoci a godere della natura.
Può bastare poco per tornare alla semplicità e alla purezza dell'essere nudo e crudo:
un pomeriggio davanti alla maestosità del mare,
pochi minuti a guardare un albero...
alzare gli occhi al cielo.


mercoledì 10 febbraio 2010

POESIA DI UNA CORSISTA


Una giovane donna segue (per necessità) un "Corso pe Tecnici di Impianti di Fotovoltaico".


Durante la lezione prende appunti, scrivendosi le "parole chiave".


Così da: FLUSSO VORTICOSO, TRENO DI IMPULSI, SINUSOIDE DA FILTRARE, CORTO CIRCUITO, ENERGIA DISPERSA, COMPONENTI CHE SI RISCALDANO, SEPARAZIONE GALVANICA, POTENZA DISSIPATA, TENSIONE DI RETE e DEGRADARE L'INTERRUTTORE, esce fuori:



Un treno di impulsi in un flusso vorticoso...

energia dissipata per

una tensione di rete insostenibile.


Mi sento una sinusoide da flitrare, ma

a dirla tutta...

preferisco un corto circuito

piuttosto che una separazione galvanica.


Basta degradare l'interruttore

per evitare che

i componenti si riscaldano.


Alessia

sabato 6 febbraio 2010

IL LIBRO DEL MESE: INIZIAZIONE ALL'AMORE TAOISTA


"Un viaggio a Hong Kong. L'incontro con una maestra taoista giovane e moderna...La giovane maestra rivela l'antica arte che, attraverso lo sviluppo interiore, porta alla consapevolezza della materia del corpo come pura energia".


"Nella visione taoista il fare è maschile, l'essere è femminile. L'uomo si agita continuamente per raggiungere uno scopo, per dimostrare la sua forza, la sua capacità. Yang, il maschile, è movimento, esattamente come il pene. E proprio come il pene l'uomo si sente in dovere di muoversi, gonfiarsi, espandersi, erigersi, penetrare, schizzare lontano...


Yin, il femminile, è invece la quiete. Come la sua vagina, la donna non ha bisogno di dimostrare niente. E'.


Mi hanno sempre fatto una certa impressione i ciclisti dilettanti che si incontrano la domenica, per le strade di campagna. Pedalano tutti con accanimento, con aggressività. Chini sui loro manubri, con i loro caschetti aerodinamici, con le loro tutine così lucide da dare l'impressione di qualcosa di viscido...sembrano tutti spermatozoi. Tutti protesi a schizzare più veloci degli altri.

E proprio come degli spermatozoi sembra che facciano della loro corsa una questione di vita o di morte.


Al contrario, le donne pedalano tranquillamente, guardandosi intorno, godendosi il paesaggio. Certo, s'incontrano anche delle donne assatanate, ma sono rarissime. Così come rari sono gli uomini tranquilli."


Tratto da "Iniziazione all'Amore Taoista".

martedì 2 febbraio 2010

UOMO BIANCO NON AVRAI IL MIO SCALPO


Non so se vergognarmi di appartenere alla razza bianca.
Leggo oggi la notizia che il "buon" Barak Obama probabilmente stanzierà ben 160 (dico centosessanta) miliardi di dollari per gli armamenti.
Evvai con la guerra.
Ciò vuol dire che continueranno a cercare nemici da combattere.

Nazioni da sconquassare.

FAMIGLIE DA DISTRUGGERE.

Tradizioni da demolire.
Solo perché le industrie di armi devono pur tirare avanti (poverine).
Anche l'Italia fa il suo "buon gioco" in questo senso. Non ricordo bene quante finanziarie coprirebbe l'importo che l'Italia ha destinato al riarmo.
Intanto Berlusconi si augura l'entrata di Israele nell'UE.

E i cardinali siedono in Parlamento.
Eh no!

Io a questo gioco al massacro non ci sto!
Uomo bianco non avrai il mio scalpo!