Parliamo un po' di Tai chi chuan...e parliamo di quello che viene considerato il "cuore" del Tai chi chuan: il Chan-ssu chin, ovvero l'esercizio del "bozzolo di seta" (detto così perche ci si muove come un filo di seta che viene srotolato).
Nel "Tao del Tai chi chuan", ed. Ubaldini, Jou Tsung Hwa dice che delle tre scuole di Tai chi chuan (la scuola Chen, Yang e Wu) solo la scuola Chen usa questo esercizio. Il grande maestro Cheng Man Ch'ing lo raccomandava sempre ai suoi allievi (alla fine riporterò un video che mostra l'esecizio, ma tenete presente che esistono diverse tecniche).
In pratica si tratta di allenarsi a muovere in modo spiraliforme le mani e le gambe, sia avanzando che indietreggiando, ruotando sull'asse centrale della colonna vertebrale (ricordo che nel Tai chi tutte le parti del corpo si muovono in sicronia).
Inoltre, nel Tai chi non si avanza mai in linea retta, ma ondeggiando il bacino e il busto a destra e sinistra, in modo da creare continuamente l'alternanza di pieno e vuoto generando così un movimento spiraliforme.
Lo scontro diretto, duro, non è prerogativa del Tai chi chuan. Questa disciplina, al contrario, insegna a sfruttare l'energia interna, il Chi, e...la furbizia, se mi consentite il termine.
Infatti, se affrontiamo un uomo grande e grosso, immensamente più forte di noi, quale chance avremmo di uscirne vittoriosi se non usando l'abilità, la furbizia? In questo caso la furbizia sta nel fare andare a vuoto i suoi colpi, nel fargli perdere l'equilibrio, nello sfruttare la sua stessa forza cinetica. Allora, siccome al massimo dello Yang si genera lo Yin, quando l'avversario è sul punto di esaurire la sua forza propulsiva diventa facilissimo fargli perdere l'equilibrio.
Naturalmente non è facile mettere in pratica quanto detto, ci vuole molto addestramento. Ma una volta capito il principio diventa eccitante lavorare in questo senso. Ogni più piccolo passo diventa una conquista preziosa verso la ricerca del costante Equilibrio Dinamico.
Questo perché il Tai chi chuan non è solo un'arte marziale, ma può diventare uno "stile di vita". Infatti le stesse "tecniche" le si può "sfoderare" in qualunque momento della giornata, in ogni situazione (a livello psicologico e comportamentale, naturalmente).
Ciao, sono un neofita praticante di tai chi, stile yang. Nel video noto che i piedi sono sempre immobili. Come si fa a unire la rotazione di tutti gli elementi del corpo in una spirale se i piedi sono fermi? Ti prego di considerare la mia domanda come curiosità da giovane praticante.
RispondiEliminaTi ringrazio find'ora della risposta.
Vincenzo
Il tuo dubbio è più che legittimo.
RispondiEliminaIn realtà questo video mostra solo la prima parte dell'esercizio del bozzolo di seta, mentre l'esercizio completo prevede che ci si muova con tutto il corpo, facendo dei passi in avanti o indietro e muovendo i piedi a spirale, in sincronia col bacino, le spalle e le braccia.
Ci si può esercitare in molti modi con questo esercizio, per esempio si può anche roteare un piede a mezz'aria e disegnando nell'aria i contorni esterni ed interni del simbolo del Tai Chi.
Grazie del commento.