lunedì 19 aprile 2010

VOGLIAMO PARLARE DI ASANA? IL COBRA



Nel vasto universo delle posizioni yoga ve n'é una in particolare che esprime al massimo grando l'innalzamento della materia verso l'Alto.

Questa posizione è Bhujangasana, il Cobra.
La postura del praticante, in questa posizione, parte col pronarsi, cioé stabilirsi col corpo poggiato al suolo a faccia in giù.
In questo modo tutto il davanti aderisce alla terra, fini a fondersi con essa.
Sdraiati in questa posizione bisognerebbe "ascoltare" profondamente il contatto di ogni parte del nostro corpo con la terra.
Sentire il torace, lo stomaco, il basso ventre, i genitali e le gambe aderire e fondersi con l'energia della terra. Divenire tutt'uno con essa e...lasciare che il nostro respiro e il cuore pulsino in sintonia con la forza della natura.
Ecco! Dopo aver sperimentato questa fusione-identificazione con tutto ciò che è in basso, apperentemente inerte, con un atto di volontà estrema bisogna "ergersi" verso l'alto.

La prima parte del corpo che va sollevata è la testa (col torace ancora aderente al suolo). Questo rappresenta la prima "presa di coscienza" dell'esistenza di un mondo superiore verso cui ergersi.
Da questa presa di coscienza tutto il nostro essere comincia a desiderare di elevarsi verso l'alto, quindi con un atto di volontà, man mano si sollevano anche il torace (sede dei sentimenti), il ventre (sede delle energie vitali che ci animano) i genitali (sede dell'energia sessuale e degli istinti primordiali collegati all'abisso delle forze della natura).
Ora poggiamo solo sul coccige. Il serpente poggi sulla coda.
Una volta raggiunta la posizione, pur servendosi dell'ausilio delle braccia, bisognerebbe mantenerla con la forza dei reni e dei muscoli dorsali. E' così che ciò che sta in basso sostiene lo slancio verso l'alto.

Il torace andrebbe ben aperto e il capo voltato all'indietro il più possibile. In questa posizione il serpente risvegliato si solleva dal mondo sotterraneo per ergersi prepotentemente verso la luce.
L'energia basale (istintiva e sessuale) si innalza potentemente fino al centro del torace dove, quando la posizione è raggiunta e tenuta correttamente, avviene una "apertura" del cuore.
Solo allora, col cuore aperto, desideroso e disponibile, può avvenire il "miracolo" di una discesa di un Raggio Divino nel nostro cuore.
Ma tutto è nato da un nostro forte desiderio ed uno sforzo personale di innalzarsi verso l'Alto.
Ciò che sta in basso desidera, e si muove, al fine di raggiungere l'unione con Ciò che sta in alto, il quale, a sua volta, discende e corre incontro a ciò che sta in basso.
E questo avviene nel cuore, punto di equilibrio tra le due Forze e di punto di incontro di Materia e Spirito.
Il Cuore: il luogo delle Nozze Divine.
Credo che questa posizione, in particolare, esprima bene ciò che intende Krishna nella Bhagavad gita quando dice: "L'uomo deve innalzare se stesso per mezzo di se stesso".

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