mercoledì 21 aprile 2010

IL TURISTA E IL VIAGGIATORE


Il turista e il viaggiatore, pur non conoscendosi, partirono assieme per il sud-est asiatico: stesso giorno, stesso aeroporto, stesso volo e…apparentemente stesso viaggio e stessa destinazione.

Ma solo apparentemente.

Infatti era evidente l’enorme differenza tra i due.

Il turista, sin dal check-in, dava continuamente segni di smania ed insoddisfazione. Sbuffava continuamente e si lamentava delle lunghe ed interminabili code al botteghino.

Il viaggiatore, invece, ne approfittò per fare nuove ed interessanti conoscenze.

Durante il volo il turista dormì tutto il giorno, salvo svegliarsi ogni tanto in preda al panico per un possibile incidente o attentato terroristico. Ma durava solo pochi istanti, poi si rimetteva la mascherina, gli auricolari e…ripiombava nel sonno.

Il viaggiatore, invece, si divertì un mondo guardando sul televisore di bordo dei film in lingua straniera. Ed ebbe anche un’interessante scambio di idee (e di indirizzo e-mail con una hostess).

Arrivati a destinazione il turista era atteso da un tour operator che lo scortò di filato verso il Villaggio turistico dove, chiuso come in una gabbia, il nostro uomo avrebbe passato quindici giorni da “sogno”.

Il viaggiatore, invece, prese un taxi e si fece consigliare un alberghetto carino e pulito in una zona caratteristica della città, ma non molto costoso.

Durante il soggiorno nel Villaggio (costosissimo, tra l’altro) il turista mangiò come un maiale e passava le giornate a prendere il sole sul bordo della piscina (nonostante avesse l’oceano a duecento metri) sempre con gli auricolari incollati alle orecchie.

Il viaggiatore, invece, si girò la regione in lungo e in largo, visitando i posti più affascinanti. Visitando scavi archeologici, siti storici e di interesse naturalistico, e soggiornando in paesaggi mozzafiato.
All’alba e al tramonto amava bagnarsi nelle acqua dell’oceano o dei fiumi (quando si trovava nell’entroterra). Ebbe anche una avventura amorosa, conobbe diversa gente del posto (soggiornando anche in casa loro) e…pagava i pranzi o, quando voleva mangiare solo frutta (ad esempio i caschi di banane) una bazzecola rispetto ai costi esorbitanti che sosteneva il turista.

Il turista comprò alcuni souvenir e cartoline del posto nella reception del Villaggio, mentre il viaggiatore scattò moltissime fotografie, comprò oggetti artigianali di squisita fattura (sempre pagandoli una bazzecola) e raccogliendo un mare di ricordi bellissimi.

Il caso volle che al ritorno fossero per combinazione sullo stesso volo e che i due sedessero proprio uno a fianco all’altro.

Il turista, appena seduto si calò la mascherina sul volto, già proiettato verso il lavoro che lo attendeva.

Il viaggiatore tentò un approccio col suo vicino, ma questi preferiva dormire, mentre il viaggiatore ne approfittò per rivedere e riordinare tutto il suo materiale.

Solo durante una pausa, tra un sonnellino e l’altro, il viaggiatore riuscì a fare una domanda al vicino di poltrona: - Fatto una buona vacanza? – Il turista rispose solo con una smorfia. – Peccato! – disse il viaggiatore sinceramente dispiaciuto, ma il turista neanche l’ascoltò, perché si era già rimesso la mascherina e l’auricolare, ripiombando nel suo dolce sonno.

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