lunedì 12 aprile 2010

LO YOGA E' SIMILE ALLO SPECCHIO DELLA VERITA'


Lo yoga è simile allo specchio della verità.

Questa antica via ci mostra il riflesso di noi stessi così come siamo allo stato attuale: niente bugie, niente coccole, niente sconti.

Se siamo rigidi, goffi, indecisi, deboli, disarmonici o quant’altro, la pratica dello yoga ce lo fa vedere chiaramente.
Molti pensano erroneamente (provando le prime volte) che sia lo yoga a creare il riflesso distorto.
Si vedono persone grasse o rigide (o al contario molli come un budino) che non riescono a muovere neanche un dito senza provare un qualche disturbo.

Dovremmo essere grati di questo perché lo yoga, contemporaneamente, ci offre gli strumenti per trasformarci in ciò che di bello desideriamo di essere nell’intimo di noi stessi.

Ma spesso ci si ferma davanti a queste terribili (ma reali) visioni sul nostro stato attuale.

Non vogliamo vedere ciò che siamo qui, ora. Con i nostri difetti e debolezze.

Perciò non cambieremo che in peggio.

Peccato!

Lo yoga è spietato?

Si, è vero. Lo yoga è spietato!

E’ spietato verso la nostra personalità illusoria, verso le mille frottole che ci raccontiamo per non aprire gli occhi alla realtà. E’ spietato perché richiede un sincero impegno da parte dell’uomo e della donna che, dopo aver visto i propri difetti e debolezze, decidono di cambiare, di prendere in mano la propria vita.

Ma lo yoga è anche immensamente amorevole.

Amorevole perché i suoi “doni” sono incomparabili: conoscenza di sé, autodeterminazione, volontà, equilibrio, armonia, stabilità interiore, calma, fiducia in se stessi, indipendenza, unità…

Lo yoga dal non essere ci conduce all’essere...e prendendoci dallo stato di ignoranza in cui ci troviamo attualmente, ci apre la porta della conoscenza.

Lo yoga è potere.

Lo yoga è chiarezza di visione, ma…siamo pronti per vedere le mille facce della nostra personalità, anche di quelle poco edificanti?

4 commenti:

  1. E' curioso come in questi giorni mi capitino sotto gli occhi, in una serie infinita di coincidenze (ma lo sono davvero?), riflessioni e pensieri che mi si infilano nell'animo come cunei...

    RispondiElimina
  2. Ciao Albamarina,
    non potrebbe essere che siamo noi, con la nostra sensibilità del momento, a ricercare proprio quel "cibo" di cui abbiamo bisogno?

    RispondiElimina
  3. E anche questa risposta è curiosa: identica a quella datami dalla mia amica del cuore, un paio di giorni fa!

    RispondiElimina
  4. (Questo non occorre pubblicarlo, ma forse ti farà piacere sapere che gli amici del cuore sono Patrizia e Zeffero, di Bologna. Anche questo è un cerchio che si chiude... o un'altra coincidenza?)

    RispondiElimina