La notte era buia e profonda. Con molta cautela mi addentravo nel folto del bosco lasciandomi alle spalle i "rumori" della civiltà.
Era la prima volta che "osavo" avventurarmi da solo, completamente solo con i "fantasmi" della mia mente, in un bosco in piena notte.
Sebbene udissi ancora fievolmente la musica provenire dal Villaggio turistico (dove trascorrevo l'estate insegnando yoga e tai chi), cominciavo a sperimentare la "forza selvaggia" della natura.
Ma non era l'unica "forza" che sperimentavo. Dentro di me, nei recessi della mia mente, qualcosa di "urgente" spingeva per farmi desistere da quel "folle" gesto.
Nonostante non fosse la prima volta che mi avventuravo in un bosco o in piena campagna di notte (recentemente ero stato nella Foresta Nera; ma in quell'occasione ero in compagnia di un folto gruppo di amici) non avevo mai provato cosa vuol dire trovarsi completamente solo, al buio, in un ambiente che nel mio immaginario rappresentava quanto di più spaventoso potesse esistere.
Certo, conoscevo quel bosco. Vi passeggiavo tutte le mattine. Ma andarci di notte era tutt'altra cosa. Mi sembrava un ambiente strano, diverso.
Fermandomi alcuni minuti ai margini del bosco, aspettando che i miei occhi si abituassero all'oscurità, mi misi in ascolto di ciò che si muoveva dentro di me: un misto di paura e uno stato di allerta, si mescolavano al piacere di osare sfidare le paure ataviche che mi portavo dietro sin da bambino.
Era il momento di decidere: vivere sempre una vita da codardo o ribellarmi a qualsiasi forma di paura preconcetta? Optai per la seconda alternativa e... mi addentrai nel folto della vegetazione.
Pian piano il battito del mio cuore si fece più regolare, più calmo. Il silenzio si faceva sempre più fitto, permettendomi di ascoltare anche i più minuti fruscii. Il buio, al contrario, man mano lasciava posto ad una luce azzurrina che mi permetteve di distinguere le tante forme che mi circondavano. Le stelle brillavano a centinaia sul mio capo, oltre le scure chiome dei pini e degli eucalipti. Stavo cominciando a rilassarmi.
Uno stato di vigile ma calma "presenza" prese il posto dello stato mentale precedente. Cominciai a "godermi" il piacere di essere lì. Ospite di un ambiente per nulla ostile, ma carico di meraviglie da scoprire (quando guardate da una prospettiva diversa. Il fruscìo di una lucertola o di un piccolo animaletto mi sembrava la manifestazione di una magia antica. Stavo assistendo allo spettacolo meraviglioso della natura senza la presenza dell'uomo (in quanto a me, mi muovevo con tale discrezione da risultare quasi assente).
Incredibile quante "differenze" notai quella notte. L'ambiente che credevo di conoscere così bene, in quel momento mi rivelò un altra faccia. E chissà quante altre ancora ne aveva, che sfuggivano alle mie sensazioni.
Camminavo silenzioso, attento a dove posavo i piedi, godendomi la frescura della notte, il profumo dei pini e degli eucalipti, e l'odore selvaggio dei cavalli di un maneggio non molto distante quando, nella sagoma scura di un cespuglio, vidi lampeggiare una piccola luce azzurro-violetta. Per un istante mi sembrò di stare in un bosco fatato. Ebbi l'impressione che quella lucina intermittente emanasse anche un suono celestiale, ma non lo ascoltavo con le orecchie. E' difficile spiegare quella "strana" sensazione.
Mi avvicinai rispettosamente al cespuglio. Non avevo ancora capito di cosa si trattasse. Solo dopo qualche minuto realizzai che era una lucciola.
Tutto mi invitava a sedermi in quel luogo e rimanere assorto nella "presenza". Lo feci, lasciando cadere ogni residuo di diffidenza.
Quando rientrai (a malincuore) al villaggio, notai che vedevo anche le persone con occhio diverso. Niente "mostri" preistorici all'orizzonte, ma solo lucciole che non chiedono altro che esistere.
Qualcosa nel tuo racconto mi ha fatto scattare un ricordo di tanti anni fa, quando ancora praticavo Aikido. Ne ho fatto un post.
RispondiEliminaGrazie mille!
Grazie a te. Sapessi quanta ispirazione ricavo dai tuoi post.
RispondiEliminaè davvero un bellissimo testo!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminasuper bellisssimo
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaBello, ma troppe parole "tra virgolette"
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