Forse vi starete chiedendo: "Cosa centra la raccolta delle ciliege col cambio di prospettiva nella vita?"
Provo a spiegarlo.
Molti anni fa (era di maggio) me ne stavo tranquillamente appollaiato sul ramo di un albero di ciliege raccogliendo quei deliziosi frutti e ponendoli in un cestino (ma non tutti, perché ogni tanto qualcuno finiva in bocca).
Dopo essere passato di ramo in ramo, non vedendo più ciliege da raccogliere me ne scendo soddisfatto. Ma una volta giù mi rendo conto che molti frutti rossi erano "sfuggiti" alla mia cattura. Com'era potuto succedere? Eppure ero stato attentissimo. Avevo guardato a destra e sinistra, in alto e in basso, eppure...
...eppure qualche frutto (e non pochi) era ancora lì, e sembrava che mi guardasse ridendosela di me.
La spiegazione è semplice (una volta che lo si è compreso, ma bisogna farci l'esperienza): la ciliegia è un frutto così piccolo che (soprattutto quando è isolato) è facile che si nasconda dietro una foglia così bene, ma così bene che se non guardi davvero da tutte le angolature possibili e immaginabili quasi sicuramente ti sfuggirà.
La stessa cosa succede continuamente nella vita. Noi vediamo gli oggetti, i luoghi e le persone sempre dalla stessa prospettiva. Al massimo abbiamo due, tre, cento punti di fuga ma...siamo sicuri di aver veramente guardato da ogni possibile prospettiva?
In fondo in fondo, le idee che noi abbiamo (del mondo e di noi stessi) sono una conseguenza di ciò che siamo riusciti a "cogliere". Se qualcosa è sfuggito ai nostri sensi quel "qualcosa", per noi, è come se non esistesse affatto (con una conseguente limitazione coscienziale).
Provate a fare un piccolo ma interessante esperimento: amplificate un vostro senso. Per esempio: armatevi di lente d'ingrandimento e guardate tutti gli oggetti a voi "familiari" attraverso la lente.
Ma attenzione, dev'essere un esperimento serio, cioé protratto per un po' di tempo e con la voglia di "vedere" veramente qualcosa che fino ad allora sfuggiva ai vostri sensi.
Prendiamo un fiore, oppure una coccinella o un piccolo insetto sul fiore. Avviciniamoci con la lente e...rimaniamo a lungo a contemplare.
Oppure contempliamo le scritte sul libro che abbiamo sul comodino. Di tutto.
Sicuramente scopriremo un "altro mondo". Infinite sfumature e profondità che nemmeno immaginavamo esistessero.
Tutto questo è collegato al "valore dell'esperienza e all'espansione della coscienza".
Ma ne parleremo un'altra volta.
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