domenica 12 luglio 2009

UN POPOLO DI PROSTITUTE? NO, GRAZIE!


Prendo spunto da un articolo letto sulla prima pagina di Libero che pubblicizza un manuale di seduzione per diventare delle perfette mignotte (naturalmente non nomino il titolo).


Non ho letto il libro ma, se non sbaglio, il tema portante è questo: "Ogni donna è seduta sulla propria fortuna ma non ne è consapevole"; intendendo con questo incoraggiare quante non sanno di poter vendere il proprio corpo al miglior offerente.
Come no?

Quello della mignotta è il mestiere più antico del mondo e credo che ogni donna sappia che se vuole può esercitarlo. Se non lo fa, evidentemente ritiene di non voler "mercificare" se stessa.
Con questo non voglio fare il moralista. Ognuno è libero di fare ciò che vuole col proprio corpo, anche prostituirsi. Ma incoraggiare anche gli altri a farlo è un'altra cosa.
E questo, secondo me, la dice lunga sui tempi che stiamo vivendo. Tempi di forti interessi personali. Non si fa quasi più nulla senza un tornaconto personale. Allora: perché darla gratis? Meglio farsi pagare.
E il piacere di sedurre perché noi stessi siamo stati sedotti da qualcuno? (scusate il gioco di parole). Volevo dire: credo che se una donna decide di diventare seducente nei confronti di un uomo (o di un'altra donna) è perché anche lei ne è attratta.
E il piacere di fare l'amore profondamente eccitati, anche questo dove lo mettiamo?...E il sentire che la tua partner sta facendo l'amore con te perché è profondamente coinvolta dalla tua presenza, dal tuo profumo...dal tuo corpo o dalla tua voce, non è il massimo che un uomo possa desiderare in un rapporto sessuale?
Che gusto c'è per un uomo nell'avere il corpo di un'altra donna solo perché l'ha pagato? Certo, meglio che niente, ma....speriamo che non diventi una "regola" generale.

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