mercoledì 29 luglio 2009

I BISOGNI ARTIFICIALI



L'uomo, così com'è oggi, è innaturale. Di conseguenza i suoi bisogni sono cresciuti a dismisura creandogli molti problemi (anziché risolverli).
Credo che il bisogno sia una "necessità" evolutiva che serve a spingere l'uomo sul "cammino" e si manifesta con un forte stimolo cieco a compiere un'azione.
Potremmo dire che è anche un "meccanismo di risposta" interno che scatta automaticamente quando i nostri recettori avvertono la necessità di salvaguardare il "benessere" della persona.
Così se ho freddo mi copro, se ho fame mangio, se sento un "vuoto" di conoscenza leggo, mi informo, parlo con gli altri per riempire quel vuoto e portare "luce" dove prima c'era il buio.
L'uomo, in generale, ha bisogno di lavorare per procurarsi quanto gli serve per vivere. Ha bisogno di avere contatti con altri uomini e con gli altri regni della natura...ha bisogno (soprattutto l'uomo moderno) di comprendere chi è e cosa sta facendo della sua vita.
Cosa sta succedendo invece in quest'epoca?
Dal mio punto di vista (che potrebbe anche essere inesatto, per carità) l'uomo, vuoi per proteggersi dalle soverchianti forze della natura, vuoi per inconsapevolezza, per ignoranza (il peggiore dei mali, quello che ci fa essere alla mercé di esseri più furbi che sfruttano a loro vantaggio la nostra ignoranza) si è creato attorno delle infrastrutture che lo isolano sempre più sia dalla natura che da un contatto semplice e gioioso con gli altri esseri viventi.
L'uomo di oggi non vede se stesso come appartenente ad uno dei regni della natura e chiamato a proteggerla, ma...come al "dominatore" e lo "sfruttatore" di "madre natura".
Io non vedo (salvo rari casi) un vivere rispettoso degli altri regni di natura. Così come non vedo rispetto tra uomo e uomo. Il modo di essere dell'uomo moderno è talmente alterato e impregnato di cieco egoismo che sfiora (mi si scusi il termine) la mostruosità. Egli sfrutta la Terra ad oltranza e l'avvelena, sfrutta altre razze momentaneamente più deboli, ha creato armi betteriologiche e nucleari. L'uomo crea i virus in laboratorio e li sparge per il mondo perché poi deve vendere il vaccino (e fare quattrini).
L'uomo occidentale ha creato il "capitalismo e la politica" e quello orientale lo segue a ruota.
E sono pochi quelli che si fermano a riflettere su cosa stanno facendo. I nostri bisogni sono diventati talmente artificiali e contorti che per mantenere la pace nel mondo andiamo a fare la guerra. Per non far cadere il PIL continuiamo a produrre inquinare e avvelenare, non solo il pianeta ma anche noi stessi e i nostri figli. Potremmo bere acqua di sorgente direttamente in casa nostra e invece veniamo costretti a bere acqua imbottigliata con chissà quali sostanze dentro. Per i "bisogni" contorti di qualche costruttore le mafie bruciano migliaia di ettari di bosco...è inutile continuare, la lista potrebbe risultare infinita.


Perciò io credo che dovremmo fermarci a riflettere seriamente su cosa stiamo facendo. Ridurre al minimo i bisogni e coltivare di più i desideri (di cui parlerò in un altro post).
Dovremmo osservare spietatamente la vanità che è in noi e cercare di estirparla dal nostro comportamento, perché la maggior parte dei bisogni attuali servono proprio a nutrire la vanità: abiti firmati, l'ultimo modello di telefonino, auto di lusso, barche da 18 metri possedute non da veri amanti del mare, ma solo per essere tenute ormeggiate tutto l'anno nei porticcioli turistici (solo per mostrare la propria importanza, o per sentirsi tali)...bisogno di essere considerati, apprezzati dagli altri.
Vanità: ciò che è vano, inutile.
Ecco di cosa stiamo vivendo: di cose inutili, che "non riempiono pancia" (detto nel mio dialetto suona meglio); cose cioé che non soddisfano veramente, non saziano, perché il vero ben-essere è tutt'altra cosa.

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