Secondo la Fisiognomica ogni postura, ogni atteggiamento fisico rivela stati di umore, mentali e caratteriali di un qualunque individuo.
Il suo corpo e il suo atteggiamento fisico hanno molto da dire.
A lungo andare l'atteggiamento fisico diventa una caratteristica saliente dell'individuo che, a sua volta, influenza le sue emozioni, i pensieri e il suo "modo di affrontare la vita".
Abituandosi a certe posture si genera così una spirale che trascina l'uomo in un vortice di emozioni negative da cui diventa molto difficile uscire fuori.
Quindi, se in un primo momento sono certe emozioni e pensieri ad influenzare gli atteggiamenti fisici, poi sono quegli stessi atteggiamenti ad influenzare l'umore.
Ho ripetuto due volte questo concetto perché lo trovo di fondamentale importanza per comprendere il perché del "lavoro sul corpo" per liberarsi (o reindirizzare) di certe caratteristiche negative che sempre ci accompagnano.
Sono un chiaro esempio di ciò che sto dicendo il classico portare la testa china o le spalle chiuse e incurvate quando si è abbattuti o giù di tono. Le implicazioni "negative" di questi due atteggiamenti sono veramente enormi.
Divenire consapevoli di quante implicazioni hanno questi due atteggiamenti nella nostra vita di tutti i giorni, nelle nostre relazioni col mondo e con gli altri è il primo passo per liberarsene.
Il secondo passo consiste nel "correggere" le posture indesiderate.
Partire dal corpo per guarire dentro.
Ecco che anche qui lo yoga ci viene in aiuto e partendo dalla correzione posturale ci "corregge" anche all'interno.
Esistono asana nel mondo dello yoga molto efficienti a questo fine: Bhujangasana, Shalabhasana, Dhanurasana, Rajakapotasana, Natarajasana, Urdhva Mukha Svanasana, Ushtrasana ed altre ancora.
Naturalmente esistono differenze sostanziali tra una asana e l'altra e i "benefici" variano da posizione a posizione.
Ma tutte queste asana hanno in comune il fatto che rinforzano i muscoli dorsali, sciolgono e rinforzano il bacino, raddrizzano la colonna vertebrale, aprono il torace ed altro ancora.
Ushtrasana, in particolare, è una di quelle posizioni yogiche veramente odiose per chi è "abituato" a curvarsi in avanti, e solo chi veramente ha compreso a fondo l'importanza di partire dal corpo per correggere il proprio carattere e cambiare il modo di sentirsi nel mondo è disposto ad affrontare il lavoro con una simile posizione.
Come è evidenziato nell'immagine il torace, in Ushtrasana, si apre completamente, le scapole si avvicinano tra loro, le spalle si aprono lasciando cadere il capo e le braccia all'indietro.
Molti principianti, all'inizio, avendo visto delle immagini di posizioni yoga fatte da esperti pensano sia facile imitarli. Questo perché non sono consapevoli delle loro condizioni psico-fisiche.
Il momento della verità arriva però quando decidono di provare, momento drammatico e ridicolo allo stesso tempo. Molti neanche risescono a stare in equilibrio sulle ginocchia, che dire poi del curvarsi all'indietro? Più facile rinunciare e tornare a camminare per strada con la testa china e le spalle curve.
Benefici di Ushtrasana: questa posizione stimola la circolazione del sangue lungo tutta la colonna vertebrale, quindi vivifica e rinforza tutta la regione dorsale. Anche gli organi genitali ricevono influssi benefici grazie alla tensione della zona pelvica. Il cuore viene massaggiato e rinforzato a causa del sollevamento del diaframma. La colonna vertebrale si stira in tutta la sua lunghezza all'indietro. Il torace si apre completamente, sbloccando il diaframma ed il plesso solare (con i conseguenti benefici di cui abbiamo già parlato).
Buona pratica e...affrontiamo la vita di petto!
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