Non so se si scrive esattamente così, Dividemos e compartimos, ma il senso dovrebbe essere: "mettiamo in comune ciò che abbiamo e godiamo tutti".
Questo era lo slogan preferito da Iago, un giovane neolaureato in medicina di Bilbao, conosciuto durante il Cammino di Santiago, che si era concesso un anno sabbatico prima di inziare la professione medica.
E lui era il primo a donare ciò che aveva, non solo i soldi ma anche entusiasmo, simpatia e conoscenza del territorio (essendo spagnolo). Non c'è che dire: un giovane ricco di umanità.
E' esattamente quello che dovrebbe essere lo spirito del comunismo. Non il comunismo russo, cinese, indiano o quant'altro in cui quelli che sostengono questi slogan sono i primi ad arricchirsi alle spalle dei fessi che gli vanno dietro.
Ma lo spirito di chi condivide "umanamente" la propria "buona sorte" e i propri talenti con gli altri. Per questo mi piacciono i blogger, perché in un certo senso manifestano questo atteggiamento generoso, bello e raro in questi tempi di arraffoni.
Una bella lezione quella di Iago: Dividemos e compartimos.
"Pensiamo troppo e sentiamo trooppo poco.Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità.Più che di intelligenza abbiamo bisognodi dolcezza e bontà. "Charlie Chaplin
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