Nel presentare il video che segue (il quarto di una serie di sei) sui Vangeli gnostici e su una diversa "visione" del Maestro Gesù, vorrei tentare di dare una mia definizione della Gnosi, o Conoscenza.
Normalmente si scambia la conoscenza con il sapere. Ma conoscenza e sapere sono due cose completamente diverse. Il sapere è frutto di studi e letture, mentre la conoscenza è una "comprensione" che deriva dall'esperienza diretta. Una esperienza che non solo è vissuta, ma anche compresa, che viene cioé fatta nostra, che ci trasforma.
E poi c'è la Conoscenza con la C maiuscola, quella di chi "vede" la realtà per quella che è; di chi conosce le Leggi e le Cause e sà veramente come stanno le cose. In questo caso forse è più corretto parlare di "chiara visione" o "chiara luce" (come amano definirla i lama tibetani).
Personalmente ritengo che un "ricercatore" debba mirare alla conoscenza e alla chiara visione ma, come è deducibile da quanto detto, queste due ultime qualità non sono conquistabili con lo studio. Si può leggere tutta una vita di misticismo e religioni, per esempio, e non averne capito una h.
Mentre anche una persona ignorante, se "chiede" con sincerità (nella preghiera o al Maestro) può ricevere in dono una "pratica" che predispone alla chiara visione.
Solo chi ha la chiara visione può poi veramente capire gli antichi testi.
Sì, perché le parole e i concetti, spesso, diventano un vero e proprio labirinto in cui è facile perdersi. Meglio allora una preghiera sincera volta a ricevere più conoscenza e più chiara visione.
Buona visione.
La gnosi: cos'è il dubbio? :))) Scusa, mi è venuta facile...
RispondiEliminaBell'articolo.
Grazie Franz,
RispondiEliminaanche se non sono in cerca di apprezzamenti riceverli da te mi alleggerisce un po'. Sai, ho spesso timore di dire delle inesattezze. Parlare pubblicamente riveste delle grandi responsabilità. A presto.
Mi era sfuggito un particolare: il tuo commento inizia con "La gnosi: cos'è il dubbio"?
RispondiEliminaCredo che il dubbio sia una funzione della mente e può avere un duplice effetto (uno opposto all'altro): può bloccarci nell'azione (quando per esempio abbiamo timore di rivedere delle vecchie convinzioni) oppure aprirci a nuove possibilità, a nuovi punti di vista....secondo me è meglio "farsi venire un dubbio".
Ma senza esagerare dubitando di tutto e di tutti per partito preso. dubitare.