mercoledì 29 luglio 2009

DESIDERIO: IL RIFLESSO INFERIORE DELL'AMORE



Con questo post intendo chiudere questo argomento, perché di vasta portata (ed anche perché non credo di essere all'altezza di un compito così arduo). Chi volesse approfondire può consultare i mirabili lavori di Arthur E. Powell: Il doppio eterico, Il corpo Astrale, Il corpo Mentale, Il corpo Causale e Il sistema solare.

UNA DEFINIZIONE DI KAMA (dal Corpo Causale)
...gli Indù hanno rappresentato il Dio del desiderio (KAMADEVA) come l'impulso alla manifestazione. Kama significa (RG. veda, X, 129) "la personificazione di quella sensazione che conduce e spinge alla creazione".
E' il primo movimento che spinge l'Uno a creare, dopo la sua manifestazione dal Principio puramente astratto (Dottrina Segreta).
Kama è quindi essenzialmente brama di una esistenza sensibile, esistenza di sensazioni vive, di vita agitata e passionale (una necessità evolutiva, quindi, altrimenti tutto resterebbe inerte, statico; ma è solo una fase di passaggio)...
...Finché non si è raggiunta la realizzazione del Brahman occorre la presenza di Trishna (la sete di vivere esperienze esterne a se stessi).
Questa "sete", col tempo, arricchisce l'essere di esperienza e conoscenza (pur tra mille travagli e conflitti interiori, perché Kama è sempre associato a Manas, la Mente inferiore) e si trasforma in "aspirazione" del "frammento" che cerca l'intero a cui da sempre appartiene...
...Il Kama, Desiderio, è anche il riflesso inferiore dell'amore divino...il desiderio è l'aspetto dell'amore rivolto all'esterno, amore delle cose apparteneti ai tre mondi, mentre il "vero amore" è amore di vita, o del divino, ed appartiene al sé superiore o Sé rivolto all'interno...


Il desiderio, io credo, è quindi "la voce dell'essere"; il desiderio è la sua "linea guida nei piani inferiori" che lo porta a sperimentare l'esistenza secondo i propri gusti e le proprie necessità evolutive, anche a rischio di sbagliare.
Il desiderio non va' abbandonato forzatamente. Al contrario, va' capito e soddisfatto (quando possibile e naturalmente nel rispetto degli altri). Il desiderio, quando cessa, lo fa spontaneamente.
Uccidere i desideri equivale a fermare la propria evoluzione, il proprio cammino. E se, come dice Raimon Panikkar: "non esiste un cammino, il cammino è creato dal nostro camminare..." allora come facciamo a sapere dove mettere i nostri passi (prima che la saggezza e la volontà facciano il loro ingresso) se non "seguendo" i nostri desideri?
L'uomo esperto nel "sentire" la propria "voce interiore" impara a comprendere i propri desideri (non quelli degli altri). Soddisfacendo i propri desideri, col tempo, vede trasformare questi desideri in "aspirazioni", la più elevata delle quali credo sia l'aspirazione all'unità e al bene comune.
Un'ultima cosa: il desiderio sa' aspettare, non vive di "impellenze", al contrario dei bisogni e dei capricci.




I BISOGNI ARTIFICIALI



L'uomo, così com'è oggi, è innaturale. Di conseguenza i suoi bisogni sono cresciuti a dismisura creandogli molti problemi (anziché risolverli).
Credo che il bisogno sia una "necessità" evolutiva che serve a spingere l'uomo sul "cammino" e si manifesta con un forte stimolo cieco a compiere un'azione.
Potremmo dire che è anche un "meccanismo di risposta" interno che scatta automaticamente quando i nostri recettori avvertono la necessità di salvaguardare il "benessere" della persona.
Così se ho freddo mi copro, se ho fame mangio, se sento un "vuoto" di conoscenza leggo, mi informo, parlo con gli altri per riempire quel vuoto e portare "luce" dove prima c'era il buio.
L'uomo, in generale, ha bisogno di lavorare per procurarsi quanto gli serve per vivere. Ha bisogno di avere contatti con altri uomini e con gli altri regni della natura...ha bisogno (soprattutto l'uomo moderno) di comprendere chi è e cosa sta facendo della sua vita.
Cosa sta succedendo invece in quest'epoca?
Dal mio punto di vista (che potrebbe anche essere inesatto, per carità) l'uomo, vuoi per proteggersi dalle soverchianti forze della natura, vuoi per inconsapevolezza, per ignoranza (il peggiore dei mali, quello che ci fa essere alla mercé di esseri più furbi che sfruttano a loro vantaggio la nostra ignoranza) si è creato attorno delle infrastrutture che lo isolano sempre più sia dalla natura che da un contatto semplice e gioioso con gli altri esseri viventi.
L'uomo di oggi non vede se stesso come appartenente ad uno dei regni della natura e chiamato a proteggerla, ma...come al "dominatore" e lo "sfruttatore" di "madre natura".
Io non vedo (salvo rari casi) un vivere rispettoso degli altri regni di natura. Così come non vedo rispetto tra uomo e uomo. Il modo di essere dell'uomo moderno è talmente alterato e impregnato di cieco egoismo che sfiora (mi si scusi il termine) la mostruosità. Egli sfrutta la Terra ad oltranza e l'avvelena, sfrutta altre razze momentaneamente più deboli, ha creato armi betteriologiche e nucleari. L'uomo crea i virus in laboratorio e li sparge per il mondo perché poi deve vendere il vaccino (e fare quattrini).
L'uomo occidentale ha creato il "capitalismo e la politica" e quello orientale lo segue a ruota.
E sono pochi quelli che si fermano a riflettere su cosa stanno facendo. I nostri bisogni sono diventati talmente artificiali e contorti che per mantenere la pace nel mondo andiamo a fare la guerra. Per non far cadere il PIL continuiamo a produrre inquinare e avvelenare, non solo il pianeta ma anche noi stessi e i nostri figli. Potremmo bere acqua di sorgente direttamente in casa nostra e invece veniamo costretti a bere acqua imbottigliata con chissà quali sostanze dentro. Per i "bisogni" contorti di qualche costruttore le mafie bruciano migliaia di ettari di bosco...è inutile continuare, la lista potrebbe risultare infinita.


Perciò io credo che dovremmo fermarci a riflettere seriamente su cosa stiamo facendo. Ridurre al minimo i bisogni e coltivare di più i desideri (di cui parlerò in un altro post).
Dovremmo osservare spietatamente la vanità che è in noi e cercare di estirparla dal nostro comportamento, perché la maggior parte dei bisogni attuali servono proprio a nutrire la vanità: abiti firmati, l'ultimo modello di telefonino, auto di lusso, barche da 18 metri possedute non da veri amanti del mare, ma solo per essere tenute ormeggiate tutto l'anno nei porticcioli turistici (solo per mostrare la propria importanza, o per sentirsi tali)...bisogno di essere considerati, apprezzati dagli altri.
Vanità: ciò che è vano, inutile.
Ecco di cosa stiamo vivendo: di cose inutili, che "non riempiono pancia" (detto nel mio dialetto suona meglio); cose cioé che non soddisfano veramente, non saziano, perché il vero ben-essere è tutt'altra cosa.

martedì 28 luglio 2009

IL BISOGNO



Noi siamo ciò che pensiamo di essere.
Questa sembra un frase da poco, invece può spiegarci molto della nostra vita e del nostro modo di essere e di affrontare l'esistenza.
Così, se noi pensiamo di essere il figlio di un miliardario, avremo bisogni da "figlio" di un miliardario. Non riusciremo a vivere senza uno yacht, un aereo personale, un attico a Manahttan e un corollario di belle modelle che ci accompagnano in giro per il mondo. Salvo poi sentirci tremendamente soli (in certi momenti di lucidità) e, strano a dirsi, inappagati.
Mistero dell'identificazione inconsapevole.
Sotto la "scorza" della personalità esteriore (comunque indispensabile come "braccio" dell'Essere) noi siamo ben altro. Il nostro regno interiore è completamente "emotivo". Noi siamo e nuotiamo in un oceano di emozioni.
Ma "bisogna" imparare a conoscere l'acqua in cui viviamo e...imparare a regolare il "flusso" di emozioni che si riversa dall'esterno nel nostro "bacino" personale. Casomai scegliere noi di quali emozioni "nutrirci".
Lasciarci andare ad ogni sorta di esperienza (quando non è scelta da noi, ma solo perché lo fanno tutti quelli che appartengono al nostro ceto sociale) può inquinare talmente tanto il nostro oceano emotivo da non riuscire più a distinguere cosa ci piace "veramente" e cosa no.
Da qui l'importanza di dedicarci a momenti di "ascolto" della nostra profondità. Momenti preziosi di silenzio e raccogliemento durante i quali le acque tumultuose delle emozioni di "massa" si placano, lasciando spazio ad un dolce sentire ciò che di più intimo siamo.
Stabilito quel contatto con la propria interiorità, non ci sarà più tanto bisogno di molte parole per capire quali sono i nostri veri bisogni.

lunedì 27 luglio 2009

DESIDERIO: LA VOCE DELL'ESSERE



Sono cosciente di correre il rischio di ficcarmi in un ginepraio dal quale potrei anche non uscirne più...ma ci provo lo stesso.
Vorrei parlare del bisogno, del desiderio, dell'aspirazione e della volontà.
Bella sfida ehhh? Soprattutto se la si vuole condensare in pochi post.
Da dove partiamo? Vediamo...ah, ecco! Se non ricordo male la nonna o il padre di Gurdjieff gli consigliarono, quand'era ragazzo, di seguire il proprio naso quando non sapeva dove andare. Penso si riferissero al "fiuto", l'istinto. Non so' quanto ciò possa valere per noi esseri "civilizzati". Penso che abbiamo perso moltissimo in questo senso e ci ritroveremmo piuttosto confusi. Daltronde noi stiamo sviluppando sempre più la nostra "parte" mentale quindi, io credo che per noi è più importante "capire".

Capire, comprendere, sia in senso astratto che concreto (che sono due cose differenti).

Ecco che capire il "valore" del desiderio (e come questo sia la "voce" dell'essere) diventa fondamentale non solo per vivere una esistenza piena ed appagante, ma addirittura per "essere". Infatti se non impariamo a "sentire" i nostri più profondi desideri rimaniamo alla mercé di fattori "esterni" che ci sballottolano di quà e di là, come una barca in balìa dei flutti.
Ma non si può parlare di bisogno, desiderio, ecc., senza prima aver messo subito in chiaro una cosa: noi siamo un essere-coscienza in involuzione-evoluzione. Cioé una "scintilla divina" ricoperta di un "leggero" velo di materia (all'inizio piena di potenziale ma vuota di contenuti) che da ere ed ere "viaggia" (prima discendendo in basso nella materia e poi in alto verso i regni superiori) alla ricerca dell'autoconsapevolezza, della completezza e infine del "servizio" per amore.
Da dove è nata questa scintilla? Dal "seno" del Divino e...per "Desiderio" del Divino (quando parliamo di Divino non associamolo a nulla di antropomorfico; la radice di divino è Div=Brillante, quindi possiamo considerarlo il Padre-Madre-Figlio o la Sorgente di Luce da cui siamo stati emanati).
Chi scrive non conosce certo il "piano" divino e...forse dovrebbe tacere. Ma qualcosa lo spinge a parlare (naturalmente sulla base di ciò che ha ascoltato, letto e compreso).
E quindi vi rimanda alla prossima puntata...

sabato 25 luglio 2009

PAT METHENY: UNA MUSICA PER L'ESTATE

Un gruppo veramente "frizzante": Pat Metheny, Lyle Mays (autori dei brani), Steve Rodby, Paul Wertico, David Blamires,Mark Ledford, Luis Conte, Sammy Merendino e Dave Samuels.
Trovo questa musica molto "estiva". Da gustare in riva al mare, con un cocktail ghiacciato tra le mani, onde spumeggianti all'orizzonte e qualche amico "giusto" che non ti rompe le palle.
Si, lo so che questa musica ha già un po' di anni sulle spalle, ma...dio, quanto è ancora "giovane".


venerdì 24 luglio 2009

VACCINI: SE LI CONOSCI LI EVITI


Ormai il "caso" Febbre Suina imperversa sempre più. E' esplosa la psicosi del'influenza (tra l'altro molto meno dannosa di qualunque altra influenza).

Ed ecco che i centralini di medici, ospedali e farmacie sono intasati dalle chiamate di persone "terrorizzate" da quasta possibile nuova epidemia.

Hai voglia a dire alla gente: "Non preoccupatevi. Questa è tutta una manovra per farvi comprare il vaccino e...iniettarvi nel sangue sostanze (come il mercurio) che vi faranno rincitrullire completamente, perché danneggiano gravemente il sistema neurovegetativo..."

Niente da fare, nessuno che ti prenda sul serio o quasi, per fortuna qualcuno "sveglio" è rimasto (E TU, MIO STIMATISSIMO LETTORE, A QUALE CATEGORIA APPARTIENI?).

Oggi non mi va' di fare un post "professionale", cioé con tanto di dati scientifici. Chi vuole può fare delle ricerche su Internet (alla voce vaccini, Tamiflu, o danni da mercurio per esempio) e ne leggerà delle belle. E saprà cose che neanche si immagina).

Intanto aggiungo un video molto interessante e consiglio di leggere i post sull'influenza suina e sui vaccini su Franz's Blog (come questo: http://www.francescoamato.com/blog/2009/07/24/nuova-influenza-impunita-garantita-alle-case-farmaceutiche-per-i-danni-del-vaccino/.

Vi prego, approfondite questi argomenti e parlatene in giro, la cosa è veramente molto importante per il vostro bene e quello dei vostri cari.



giovedì 23 luglio 2009

LA RACCOLTA DELLE CILIEGE E IL CAMBIO DI PROSPETTIVA NELLA VITA


Forse vi starete chiedendo: "Cosa centra la raccolta delle ciliege col cambio di prospettiva nella vita?"
Provo a spiegarlo.

Molti anni fa (era di maggio) me ne stavo tranquillamente appollaiato sul ramo di un albero di ciliege raccogliendo quei deliziosi frutti e ponendoli in un cestino (ma non tutti, perché ogni tanto qualcuno finiva in bocca).
Dopo essere passato di ramo in ramo, non vedendo più ciliege da raccogliere me ne scendo soddisfatto. Ma una volta giù mi rendo conto che molti frutti rossi erano "sfuggiti" alla mia cattura. Com'era potuto succedere? Eppure ero stato attentissimo. Avevo guardato a destra e sinistra, in alto e in basso, eppure...
...eppure qualche frutto (e non pochi) era ancora lì, e sembrava che mi guardasse ridendosela di me.
La spiegazione è semplice (una volta che lo si è compreso, ma bisogna farci l'esperienza): la ciliegia è un frutto così piccolo che (soprattutto quando è isolato) è facile che si nasconda dietro una foglia così bene, ma così bene che se non guardi davvero da tutte le angolature possibili e immaginabili quasi sicuramente ti sfuggirà.
La stessa cosa succede continuamente nella vita. Noi vediamo gli oggetti, i luoghi e le persone sempre dalla stessa prospettiva. Al massimo abbiamo due, tre, cento punti di fuga ma...siamo sicuri di aver veramente guardato da ogni possibile prospettiva?
In fondo in fondo, le idee che noi abbiamo (del mondo e di noi stessi) sono una conseguenza di ciò che siamo riusciti a "cogliere". Se qualcosa è sfuggito ai nostri sensi quel "qualcosa", per noi, è come se non esistesse affatto (con una conseguente limitazione coscienziale).
Provate a fare un piccolo ma interessante esperimento: amplificate un vostro senso. Per esempio: armatevi di lente d'ingrandimento e guardate tutti gli oggetti a voi "familiari" attraverso la lente.
Ma attenzione, dev'essere un esperimento serio, cioé protratto per un po' di tempo e con la voglia di "vedere" veramente qualcosa che fino ad allora sfuggiva ai vostri sensi.
Prendiamo un fiore, oppure una coccinella o un piccolo insetto sul fiore. Avviciniamoci con la lente e...rimaniamo a lungo a contemplare.
Oppure contempliamo le scritte sul libro che abbiamo sul comodino. Di tutto.
Sicuramente scopriremo un "altro mondo". Infinite sfumature e profondità che nemmeno immaginavamo esistessero.
Tutto questo è collegato al "valore dell'esperienza e all'espansione della coscienza".
Ma ne parleremo un'altra volta.


mercoledì 22 luglio 2009

OM: IL SUONO CREATORE

Ancora un "gioco" di immagini, parole e...suono.

Il canto del Mantra Om di sottofondo è stato "preso a prestito" da http://www.francescoamato.com/blog/ (Franz's blog) ed è una sovrapposizione di registrazioni dello stesso autore del blog: Francesco Amato (al quale porgo uno speciale ringraziamento).


UNA LETTERA ALLA SIGNORINA D'ADDARIO

Finito il caso Noemi Letizia ecco che se ne apre un'altro: quella della escort barese Patrizia D'Addario. Ma non lo vogliono proprio lasciare in pace questo ragazzo!
Politici e giornalisti, anziché pensare a fare politica ed occuparsi di faccende serie, si mettono a fare i moralisti. Non mi sembra questo il modo di fare la politica italiana.
Comunque, per mettere a tacere la cosa, io consiglierei ai ministri Bondi e Tremonti di scrivere una bella lettera alla D'Addario (quella che seguirà).
Solo che in questo caso non sò quante lettere dovranno scrivere.


lunedì 20 luglio 2009

ELIO E LE STORIE TESE: LORO SI' CHE CAPISCONO LE DONNE

Ahhh le donne! Questo universo sconosciuto.

UN OMAGGIO A GURDJIEFF

Non è facile parlare di Gurdjieff, né capire la sua vita e il suo operato.
Non è stato né un maestro e neanche un discepolo, ma un adepto: un sincero Ricercatore di Verità...Verità che ha cercato (a volte rischiando anche la vita) in Medio Oriente e in Asia.
Sin da giovane ha viaggiato alla ricerca del "Sapere perduto" e...qualcosa ha trovato...

...e ha fatto quello che ha potuto per trasmetterlo al mondo (perché un uomo può fare solo quello che è in suo potere).
Ma ciò che ha fatto, secondo me, non è poco. Considerando l'epoca in cui è nato (suppergiù nel 1875, in Cappadocia, al confine tra Russia e Turchia). Considerando che è passato per due grandi guerre mondiali e...considerando che l'uomo, in quel periodo (ma non solo in quel periodo) era "distratto" da altre faccende.
Per capire qualcosa di G. I. Gurdjieff non basta leggere tutti i suoi scritti o tutto ciò che è stato scritto su di lui. Ma occorrerebbe farsi noi stessi Ricercatori di Verità e...avere la "fortuna" di trovare una vera Scuola di Ricerca e dei veri Maestri. Allora, forse...
Tra le tante definizioni possibili, per riassumere brevemente ciò che quest'uomo del Caucaso ha cercato, e poi tentato di comunicare, ve n'è una che prendo a prestito da: L'Inconoscibile Gurdjieff, di Margaret Anderson.
La definizione è questa: - L'uomo è nato schiavo della Natura, con la sua parte sovrannaturale "passiva" e a lui nascosta. Perciò, l'uomo, non potrà trovare dentro di sé, pur con il massimo grado di intelligenza naturale, che una mente, dei sentimenti e dei sensi (aggiungo io:limitati). Solo con l'aiuto, l'istruzione e la "rivelazione" aggiunte alla fede, il fuoco del desiderio e l'intenzione senza deviazioni, egli potrà riuscire a rinascere .
Per quanto riguarda la "rinascita" c'è una scienza esatta, la più grande del mondo...-


domenica 19 luglio 2009

IL FILM: L'ALBERO DELLA VITA (THE FOUNTAIN)

Un ricercatore medico.
La sua donna malata terminale all'ultimo stadio.
Un amore struggente, totale.
Un parallelo storico con le vicende di un Conquistador spagnolo (e della sua Regina) alla ricerca dell'Albero della vita.
La corsa disperata contro il tempo per scoprire il "segreto dell'immortalità".
Un film suggestivo, carico di pathos.
A mio avviso un vero capolavoro.


IL RISPETTO


Guardavo una di quelle gnocche mozzafiato su Franz's blog. Guardavo...beh...si sà cosa guarda un uomo, qual'è la sua idea fissa: la gnocca!
Poi, invece, qualcosa è scattato dentro di me. Con lo zoom ho ingrandito l'immagine e, pian piano, sono scivolato...sugli occhi.
Guardando attentamente ho visto degli occhi luminosi, profondi, ma anche un po tristi, riservati.
Mentre osservavo quegli occhi suonavo alla chitarra un motivo dolce e rilassante.
Suonavo ed osservavo quegli occhi.
Ad un tratto mi sono chiesto: Ma sappiamo veramente amare gli altri? Guarda questa ragazza. Forse di lei, agli altri, non importa proprio un bel niente, ma interessa solo la f...tutto il resto passa in secondo piano.
Chissà quante volte questa giovane donna è stata violentata. Non intendo vilentata solo fisicamente, ma...nella sua persona...nella sua interiorità.
Sappiamo veramente, non dico amare, ma almeno rispettare gli altri?
Sappiamo stare con una persona e guardarla negli occhi senza pretese? Ascoltare veramente qualcuno quando parla. Entrare nel suo mondo in punta di piedi, con rispetto, senza andarlo ad inquinare, violentare?
Sappiamo veramente vivere il piacere di stare in semplicità con qualcuno, uomo o donna che sia?



venerdì 17 luglio 2009

YOGA - IL SALUTO AL SOLE: PREGHIERA E RINGRAZIAMENTO


Ecco una personale interpretazione (diversa da quella delle "masse" dedite allo Yoga) del Surya Namaskara...


...e lasciamo completamente da parte il lato ginnico di questa meravigliosa sequenza di asana, per dare uno sguardo veloce ad un aspetto forse un po' troppo trascurato: quello della preghiera.


Una preghiera che non è richiesta di aiuto, di benefìci...di mercificazione, ma un afflato, un "desiderio" forte e profondo, vissuto con tutto se stesso, di intima comunione col "Sole spirituale" (di cui il Sole materiale non è che un pallido riflesso).


Il Saluto al Sole, quindi, non come pratica terapeutica, ma come un gesto di riconoscenza e come richiesta di una ancor più intima comunione...un fondersi in...


Riconoscenza e comunione vissute in modo più o meno consapevole e...vissute con tutto il proprio corpo. Allora ogni gesto, anche minimo, del Surya namaskara (ma non solo, poiché tutto lo Yoga tende a questo) assume un valore diverso: le mani giunte del Namasté, l'inchino di Utthanasana, un aprire il proprio cuore (con l'apertura del torace in Urdhva Mukha Shavanasana), un fare un "passo" verso il Divino (quando dopo Adho Mukha Shavanasana si porta un piede a terra alzando le mani al cielo), non sono affatto atti ginnici, ma "gesti" consapevoli espressi da un "essere" riconoscente dell'immenso dono ricevuto.


Il mistero dell'intima comunione di Spirito-Coscienza-Materia è sempre presente nella mente di uno yogi (o di un aspirante tale).


Praticare il Surya namaskara è un "rinnovare" questa consapevolezza ed una libera ed adogmatica espressione di riconoscenza verso il Divino.

LA RIFLESSIONE - SULLA MORTE INNATURALE


DAL WEN-TZU.


Lao-tzu disse:

Esistono tre tipi di morte innaturale.

Se bevi e mangi smodatamente e tratti i corpo distrattamente e grossolanamente, allora la malattia ti ucciderà.

Se sei smisuratamente avido e ambizioso, allora sarai ucciso dalle preoccupazioni.

Se permetti che piccoli gruppi vìolino i diritti delle masse e che il debole sia oppresso dal forte, allora ti uccideranno le armi.

giovedì 16 luglio 2009

L'ULTIMO SEGRETO

Quanti credono che solo l'impegno nel sociale sia la soluzione ai problemi del mondo? E quanti, invece, dal mondo rifuggono per esularsi in paradisi "artificiali"?
Molti pensano di dover operare un cambiamento negli altri per migliorare le condizioni di vita.
Qualcuno pensa che solo nei testi antichi sono rivelate delle grandi verità.
Molti altri non credono neanche più in una vita degna di tale nome.
Solo pochi hanno compreso che un mondo migliore inizia dal cambiamento di noi stessi, del singolo individuo, e che ci sia qualcuno che conosce "come fare" ad ottenere questo cambiamento.
Vi sono "segreti" nascosti in noi stessi che, una volta scoperti, possono regalarci il "profumo" di un mondo dimenticato, ma sempre presente dietro lo "scenario" di un presente caotico e disarmonico. Segreti collegati alla conoscenza e al potere di vivere una vita degna di tale nome.
Osservate, leggete ed ascoltate con attenzione il video che seguirà, e poi riflettete...una persona che ha saputo esprimere tanta bellezza e conoscenza in 2 minuti e 40 secondi non merita di essere letta attentamente?


mercoledì 15 luglio 2009

I DESIDERI DEL RAGIONIER TIZIO E QUELLI DI PINCO PALLINO



Il ragionier Tizio e lo sfaccendato Pinco Pallino erano nati nello stesso paese, e si conoscevano sin da bambini.

Solo che il ragionier Tizio si era presto conformato alla "tradizione", mentre Pinco Pallino, non si sa per quale scherzo del fato, sin da giovane aveva rotto gli "argini" ed era diventato un "outsider" e, come tutti gli outsider, all'inizio si comportava in modo strano e incomprensibile. Poi, pian piano, aveva imparato ad essere "esteriormente" simile agli altri...ma solo esteriormente.

Il ragionier Tizio, da buon conformista, aveva solo desideri da ragioniere. La sua massima aspirazione consisteva nel far parte della "buona società": frequentare il Circolo Tennis, avere la casa al mare, i figli all'università e...ogni tanto "osare" una vacanza in un posto esotico, del tipo Sharm El Sheik (sempre rigorosamente in villaggi turistici, s'intende).

Pinco Pallino, invece, non aveva limiti nei suoi desideri e non si sa come, pur essendo uno squattrinato, riusciva spesso a realizzare i desideri più folli.

Lui, Pinco Pallino, aveva imparato a "volare alto", proprio come un'aquila. E proprio come un'aquila non aveva limiti di spostamento. Poteva percorrere distanze inimmaginabili da qualunque "ragioniere" di questa terra, ma non amava vantarsene ne raccontarle in giro (tanto meno al ragioniere) e, se per caso quest'ultimo apriva il discorso, Pico Pallino lo chiudeva con due battute (come poteva il ragioniere comprendere il suo "modo" di viaggiare?).

Certo, anche un'aquila ha i suoi limiti, perciò anche il nostro Pinco Pallino non è che riuscisse a fare proprio tutto ciò che desiderava ma, quando proprio non poteva, volava con la fantasia...oppure leggeva, guardava film...ascoltava i racconti degli altri perché, aveva capito, anche quello è un modo di "viaggiare".
Ma non è che stesse sempre a pensare ai viaggi, anzi, proprio perché riusciva a togliersi molti sfizi, Pinco Pallino, sempre come un'aquila, molto spesso se ne stava tranquillamente nel suo piccolo rifugio...senza alcun desiderio.

Semplicemente si godeva l'esistenza guardando dall'alto della sua montagna le meraviglie del creato.

martedì 14 luglio 2009

domenica 12 luglio 2009

UN POPOLO DI PROSTITUTE? NO, GRAZIE!


Prendo spunto da un articolo letto sulla prima pagina di Libero che pubblicizza un manuale di seduzione per diventare delle perfette mignotte (naturalmente non nomino il titolo).


Non ho letto il libro ma, se non sbaglio, il tema portante è questo: "Ogni donna è seduta sulla propria fortuna ma non ne è consapevole"; intendendo con questo incoraggiare quante non sanno di poter vendere il proprio corpo al miglior offerente.
Come no?

Quello della mignotta è il mestiere più antico del mondo e credo che ogni donna sappia che se vuole può esercitarlo. Se non lo fa, evidentemente ritiene di non voler "mercificare" se stessa.
Con questo non voglio fare il moralista. Ognuno è libero di fare ciò che vuole col proprio corpo, anche prostituirsi. Ma incoraggiare anche gli altri a farlo è un'altra cosa.
E questo, secondo me, la dice lunga sui tempi che stiamo vivendo. Tempi di forti interessi personali. Non si fa quasi più nulla senza un tornaconto personale. Allora: perché darla gratis? Meglio farsi pagare.
E il piacere di sedurre perché noi stessi siamo stati sedotti da qualcuno? (scusate il gioco di parole). Volevo dire: credo che se una donna decide di diventare seducente nei confronti di un uomo (o di un'altra donna) è perché anche lei ne è attratta.
E il piacere di fare l'amore profondamente eccitati, anche questo dove lo mettiamo?...E il sentire che la tua partner sta facendo l'amore con te perché è profondamente coinvolta dalla tua presenza, dal tuo profumo...dal tuo corpo o dalla tua voce, non è il massimo che un uomo possa desiderare in un rapporto sessuale?
Che gusto c'è per un uomo nell'avere il corpo di un'altra donna solo perché l'ha pagato? Certo, meglio che niente, ma....speriamo che non diventi una "regola" generale.

sabato 11 luglio 2009

ESTATE: TEMPO DI MANGIAR MEGLIO


E' estate. La spiaggia ci aspetta e...dobbiamo mostrare il nostro corpo nudo (o quasi).

Avere qualche chilo di troppo, cuscinetti ai fianchi, cellulite e cose di questo genere può infastidirci non poco. L'occasione, allora, può essere quella giusta per prendere coscienza di come, quanto e...cosa mangiamo.

Se ci vogliamo bene eliminiamo le bibite gassate, i cibi grassi e gli alcolici. Facciamo moto (ad esempio lunghe passeggiate).

Mangiamo più frutta e verdure crude.

Dei danni causati dalle bibite gassate se ne parla da tanto tempo.

Così come da quello da cibi grassi (soprattutto se male accoppiati, come carne e formaggio consumati assieme).

Qualche anno fa', l'esperimento di Morgan Spurlock (USA), dimostrò chiaramente che mangiare tre volte al giorno da McDonalds, non fa' proprio bene, anzi...

Spurlock, prima dell'esperimento durato trenta giorni, era sano e magro, pesava 84 Kg. per un'altezza di 1,88 mt.
Dopo la "dieta McDonalds" il trentatreenne americano pesava 11 Kg in più. Aveva incrementato la sua massa corporea ben del 13%. E non solo...

La cosa peggiore è che sperimentò improvvisi cambi di umore, disfunzioni sessuali e...danni irreversibili al fegato.

Tutto questo è diventato un documentario: Supersize me, che ha vinto anche dei premi ed ha avuto la Nomination agli Oscar del 2005 come Miglior Documentario.

Allora? E' estate....tutti da McDonalds.




giovedì 9 luglio 2009

I FIORI DI KAMA - IL MIO PRIMO VIDEO

Quello che segue è un breve video realizzato da me.
Riporta un "canto" tratto dal mio Romanzo yogico-cavalleresco: "Il sogno nel bosco" (romanzo naturalmente non ancora pubblicato). Chiedo scusa per la tecnica non proprio perfetta (sono un pivello alle prime armi), ma consideratelo un dono fatto col "cuore".


martedì 7 luglio 2009

SECONDO LA RIVISTA THE GUARDIAN L'ITALIA RISCHIA DI USCIRE DAL G8

Sembra infatti, secondo gli "specialisti" britannici, che il reddito pro capite degli italiani sia più basso di quello degli spagnoli, per questo l'Italia rischia di essere surclassata dalla Spagna.
Ma come si permettono?! Gli italiani se la passano benissimo e non hanno nulla da invidiare alla Spagna.
Questo video dimostra chiaramente la condizione economica dell'italiano medio.


PROTESTA CONTRO IL DECRETO ALFANO

Anche questo blog il 14 Luglio, contro il subdolo Decreto Alfano, resterà in silenzio in segno di protesta verso le misure restrittive che minano la democrazia e la libera informazione.
Leggete questo articolo su Franz's Blog:

lunedì 6 luglio 2009

CHI FERMERA' LA CINA?


Chi fermerà la Cina?
Nessuno.
Così come nessuno fermerà la Russia, l'America e quanti fanno il bello e il brutto tempo a loro piacimento.
Non è strano che un paese come la Cina ai G8 debba sedere allo stesso tavolo con nazioni che si dicono democratiche?

Un paese che è chiaramente una dittatura cosa ci fa in mezzo a uomini democratici?


Non è possibile fare assolutamente nulla se il governo cinese decide di uccidere 140 persone solo perché dimostravano contro di esso. Non servono a nulla i moniti del nostro o degli altri Presidenti contro gli atteggiamenti trucemente coercitivi del governo cinese.


La Cina ha dimostrato chiaramente che fa quello che vuole, perfino oscurare internet nella città di Urumki, la capitale dello Xinjiang.


Daltronde si era già capito chiaramente sin da quando, nel 1950, la Cina occupò il Tibet (lo chiamarono l'Esercito di liberazione. Liberazione da chi?), massacrando gran parte della sua popolazione.


Ma la cosa che mi risulta più strana, quando si parla delle nazioni, è il fatto che si dica: "La Cina ha fatto questo, l'America è andata sulla Luna, la Russia ha fatto quest'altro, ecc. ecc. Come se fosse l'intera popolazione che fa qualcosa. Invece, da quanto mi è dato di capire, le popolazioni non fanno proprio un bel niente, è solo una sparuta minoranza di persone a decidere le sorti di milioni o miliardi di persone...anzi no! Le popolazioni qualcosa fanno: se ne stanno zitte!

QUANDO SI DICE "DELICATEZZA NEL CONTATTO FISICO"

Da Microcosmos


Riportare la mente all'attimo presente con il Tai chi


Nella Bhagavad-gita Arjuna, discepolo di Krishna, confessa al suo Maestro quanto gli risulti difficile controllare la mente.


"La mente" dice Arjuna "è turbolenta, instabile e molto forte, dominarla mi sembra più difficile che controllare il vento". Krishna gli risponde confermando che ciò che dice è vero. Tuttavia è possibile dominare la mente, con la pratica costante e col distacco dal risultato delle azioni.


Non v'è dubbio che il primo obiettivo di un praticante di Yoga è quello di "mettere a tacere" la mente. Altrimenti non si può neanche cominciare a parlare di Yoga. La stessa cosa la afferma Patanjali quando dice: "Lo yoga è l'inibizione delle funzioni mentali. Allora il soggetto riposa nella sua "essenza". Altrimenti si conforma alle funzioni mentali".


Anche il Tai chi chuan può essere di enorme aiuto a questo riguardo. Chi ha letto qualcosa sui tre "centri": motore, emozionale ed intellettivo, e ne ha sperimentato le funzioni nella vita reale, sa bene che i tre centri funzionano secondo "velocità" differenti. Il più veloce è il centro motore, segue quello emozionale ed infine quello intellettivo.


Così, per via dell'eccesiva velocità del centro motore e del centro emozionale, la mente spesso si "dissocia" dall'attimo presente. Semplicemente non riesce a stare al passo. Comincia così ad andarsene per i fatti suoi, rivangando costantemente il passato o "sognando" e anticipando continuamente il futuro. La mente tutto fa fuorché essere nel "presente".


Stabilire una sinergia tra i tre centri è di primaria importanza per divenire "tutto intero" per avere un "cuore". La staticità delle posizioni yoga è il metodo per eccellenza per raggiungere questo fine. Ma anche praticando una Forma di Tai chi è possibile ottenere lo stesso risultato. Infatti, i movimenti esasperatamente lenti della Forma e l'attenzione costante che il praticante deve avere sulla perfezione ed eleganza di ogni più minuto movimento "obbligano" la mente ad essere attenta al momento presente, ad uniformarsi al centro motore.


E' come se il tempo rallentasse la sua corsa e si entrasse in un altro spazio: lo spazio dell'azione consapevole. Allora gesto, emozioni ed attenzione mentale diventano tutt'uno e l'uomo può finalmente percepire di esistere con tutto se stesso.


Dispiace solo per i tanti praticanti di Tai chi che non hanno mai sentito parlare di Ricerca Interiore e dei tre centri, perdendosi così l'opportunità di praticare la Forma per vivere pienamente l'istante presente e...avere un cuore.




domenica 5 luglio 2009

I FIORI DI KAMA

Dal tramonto all'alba, di Robert Rodriguez. Con Quentin Tarantino, George Clooney, Harvey Keitel e Juliette Lewis.
Senza parole.


Memorie di un Pellegrino di Santiago




Queste sono le "intime memorie di un Pellegrinaggio a Santiago di Compostela". Intime e...tali resteranno.
Infatti qualunque cosa possa dire sulla "avventura" vissuta l'anno scorso, nulla può rendere ciò che ho realmente vissuto. Mi dispiace ma è così.
Non si può "comprimere" il tempo e lo spazio in quattro parole...neanche in un milione di parole.
Un anno fa, esattamente il 2 Luglio del 2008 partivo da Saint Jean Pied de Port con l'intenzione di farmi una "bella passeggiata" fino a Santiago di Compostela e, se possibile, allungare fino a Finisterre (ben 870 km percorsi in 34 giorni di cammino, sempre rigorosamente a piedi).

Partivo con uno zaino pieno solo del necessario (anche se poi ho scoperto che tanto necessario non era), con un paio di scarpe da trekking nuove fiammanti (nuove fiammanti? Quanto mi sarebbe costato.) Con pochi soldi in tasca (come al solito) e senza la più pallida idea di cosa mi aspettava.

Volontariamente non mi ero documentato bene sul percorso: volevo viverlo come un'avventura. E tale è stata: un'avventura bella e...dura. Già dopo la prima tappa di una trentina di chilometri, a Roncisvalle, i miei piedi (anche se piedi di un buon camminatore) erano praticamente distrutti: pieni di bolle e sanguinanti. E così sono rimasti fino alla fine del Cammino. Purificazione? Forza di volontà? Semplice stupidaggine? Mah, chissà! Forse un mix di tutte e tre.
Fatto sta che proprio grazie alla mancanza di denaro, alla sofferenza fisica sopportata stoicamente (e naturalmente curata, nei limiti del possibile) ed alla disponibilità all'apertura al nuovo (anche a nuove amicizie) ho avuto l'occasione di vivere un "pellegrinaggio" molto particolare che, come dicevo, purtroppo non si può descrivere compiutamente (tanto meno in un post).
Come si può descrivere, infatti, la sensazione di attraversare a piedi il valico dei Pirenei? Come si può descrivere "l'indescrivibile" piacere di tuffarsi in un ruscello fresco dopo aver attraversato (protetto solo dal mio cappelo di paglia) 200 km. di Meseta spagnola (200 km. di campi di grano sotto un sole a 35 gradi)? Come si può comunicare la gioia di incontrare delle persone simpatiche con le quali condividere liberamente parte del Cammino (ho anche conosciuto "Pino la lavatrice", il comico di Colorado, che in realtà si chiama Michele. Con lui ho condiviso alcuni giorni di Cammino, parlando anche di Ricerca Interiore, perché era molto interessato all'argomento).
Così come non si può descrivere cosa si prova nello scoprire che la mia giacca impermeabile tanto impermeabile non era. E rendersene conto sotto un acquazzone torrenziale in piena foresta, e non avere un posto sotto cui ripararsi? E il piacere poi (durante l'acquazzone) di trovare una locanda in un piccolo borgo, asciugarsi e gustare un buon pranzo e un calice di vino rosso, casomai sbirciando la bellezza di una bella pellegrina?
O il mistico (perché c'è stato anche del mistico) abbraccio commosso con molti "perfetti sconosciuti" dopo una strana funzione al lume di candela (praticamente al buio) e con sottofondo musicale, in una piccola cappella di un monastero in Santiago di Compostela. Oppure assistere nella Cattedrale di Santiago, al "Fumeiro" (la cerimonia dell'incensiere gigantesco che viene fatto oscillare lungo la navata centrale ).
E (giusto per finire) l'immensa soddisfazione di arrivare sulle sponde dell'Oceano Atlantico, osservarlo dall'alto di un'altura sentendo in cuor tuo che ce l'hai fatta, nonostante tutto. Poi scendere dall'altura, raggiungere una spiaggetta isolata (dove guarda caso ho incontrato un giovane di Cremona già conosciuto durante il Cammino), spogliarmi completamente nudo e...tuffarmi nelle acque gelide dell'oceano. E poi trascorrere la notte in un piccolo Albergue di Finisterre dopo aver cucinato personalmente per un gruppetto di persone ed essermi andato ad ubriacare e danzare intorno al fuoco ai piedi del faro esattamente alla "fine del mondo"?









sabato 4 luglio 2009

RACCONTO BREVE: Passeggiata in un bosco di notte.


La notte era buia e profonda. Con molta cautela mi addentravo nel folto del bosco lasciandomi alle spalle i "rumori" della civiltà.
Era la prima volta che "osavo" avventurarmi da solo, completamente solo con i "fantasmi" della mia mente, in un bosco in piena notte.


Sebbene udissi ancora fievolmente la musica provenire dal Villaggio turistico (dove trascorrevo l'estate insegnando yoga e tai chi), cominciavo a sperimentare la "forza selvaggia" della natura.


Ma non era l'unica "forza" che sperimentavo. Dentro di me, nei recessi della mia mente, qualcosa di "urgente" spingeva per farmi desistere da quel "folle" gesto.


Nonostante non fosse la prima volta che mi avventuravo in un bosco o in piena campagna di notte (recentemente ero stato nella Foresta Nera; ma in quell'occasione ero in compagnia di un folto gruppo di amici) non avevo mai provato cosa vuol dire trovarsi completamente solo, al buio, in un ambiente che nel mio immaginario rappresentava quanto di più spaventoso potesse esistere.


Certo, conoscevo quel bosco. Vi passeggiavo tutte le mattine. Ma andarci di notte era tutt'altra cosa. Mi sembrava un ambiente strano, diverso.


Fermandomi alcuni minuti ai margini del bosco, aspettando che i miei occhi si abituassero all'oscurità, mi misi in ascolto di ciò che si muoveva dentro di me: un misto di paura e uno stato di allerta, si mescolavano al piacere di osare sfidare le paure ataviche che mi portavo dietro sin da bambino.


Era il momento di decidere: vivere sempre una vita da codardo o ribellarmi a qualsiasi forma di paura preconcetta? Optai per la seconda alternativa e... mi addentrai nel folto della vegetazione.


Pian piano il battito del mio cuore si fece più regolare, più calmo. Il silenzio si faceva sempre più fitto, permettendomi di ascoltare anche i più minuti fruscii. Il buio, al contrario, man mano lasciava posto ad una luce azzurrina che mi permetteve di distinguere le tante forme che mi circondavano. Le stelle brillavano a centinaia sul mio capo, oltre le scure chiome dei pini e degli eucalipti. Stavo cominciando a rilassarmi.


Uno stato di vigile ma calma "presenza" prese il posto dello stato mentale precedente. Cominciai a "godermi" il piacere di essere lì. Ospite di un ambiente per nulla ostile, ma carico di meraviglie da scoprire (quando guardate da una prospettiva diversa. Il fruscìo di una lucertola o di un piccolo animaletto mi sembrava la manifestazione di una magia antica. Stavo assistendo allo spettacolo meraviglioso della natura senza la presenza dell'uomo (in quanto a me, mi muovevo con tale discrezione da risultare quasi assente).


Incredibile quante "differenze" notai quella notte. L'ambiente che credevo di conoscere così bene, in quel momento mi rivelò un altra faccia. E chissà quante altre ancora ne aveva, che sfuggivano alle mie sensazioni.


Camminavo silenzioso, attento a dove posavo i piedi, godendomi la frescura della notte, il profumo dei pini e degli eucalipti, e l'odore selvaggio dei cavalli di un maneggio non molto distante quando, nella sagoma scura di un cespuglio, vidi lampeggiare una piccola luce azzurro-violetta. Per un istante mi sembrò di stare in un bosco fatato. Ebbi l'impressione che quella lucina intermittente emanasse anche un suono celestiale, ma non lo ascoltavo con le orecchie. E' difficile spiegare quella "strana" sensazione.


Mi avvicinai rispettosamente al cespuglio. Non avevo ancora capito di cosa si trattasse. Solo dopo qualche minuto realizzai che era una lucciola.


Tutto mi invitava a sedermi in quel luogo e rimanere assorto nella "presenza". Lo feci, lasciando cadere ogni residuo di diffidenza.


Quando rientrai (a malincuore) al villaggio, notai che vedevo anche le persone con occhio diverso. Niente "mostri" preistorici all'orizzonte, ma solo lucciole che non chiedono altro che esistere.

giovedì 2 luglio 2009

Pianeta Terra: Vivaio di piccoli e grandi Maghi


Da un po' di anni sto comprendendo sempre meglio come tutto, ma proprio tutto, è magia.
Una volta compreso come la magia non sia altro che la conoscenza e l'applicazione pratica delle piccole e grandi Leggi che governano l'esistenza (come la Legge di attrazione-repulsione o quella di causa-effetto), diventa poi più facile scorgere quelle stesse Leggi nell'ammiccare di un sorriso di una ragazzina o in grandi eventi planetari e cosmici, come uno Tsunami, una eclissi o l'esplosione di una stella.


Ma rimaniamo sull'essere umano. Quante volte abbiamo detto a qualcuno (particolarmente versato in una specifica "arte": "Sei un mago"? E' all'ordine del giorno sentire frasi come: "Mago della finanza...mago dei quiz...mago della comunicazione...".


Mago non è solo Harry Potter o il Mago di Arcella. Sapere come funziona qualcosa, quali effetti produce e...saperli gestire a nostro piacimento è magia. E' magia il modo con cui vestiamo, cuciniamo, comunichiamo...in pratica qualunque cosa facciamo.


Naturalmente vi sono grandi maghi (quelli con la M maiuscola) e piccoli maghi. Inoltre si può essere consapevoli di ciò che si sta facendo, così come si può essere completamente all'oscuro di quale "potere" abbiamo tra le mani. Si può essere Maghi Bianchi (cioé al "servizio" dell'evoluzione, del Bene e della Verità, nel pieno rispetto del "libero arbitrio" degli altri) come si può essere Maghi Neri (consapevolmente o meno operativi per "asservire" gli altri alla nostra volontà, per raggiungere i nostri scopi egoistici).


Dicevo dell'ammiccare di una ragazzina. Una dodicenne che sperimenta i primi sorrisi, lo sbattere di ciglia o le movenze femminili, non sta fecendo altro che "provare" l'arte della seduzione (che poi credo si basi sulla Legge di Unità e di Attrazione-Repulsione): Magia, appunto. Solo che la piccola non ne è consapevole. Almeno non di tutti gli effetti che può generare il suo atteggiamento seducente.


Anche un giornalista che scrive è un mago (consapevole o meno). Resta solo da chiedersi: "E' un mago bianco o nero?"
Guardate questa bella "aspirante maga".


mercoledì 1 luglio 2009

Cosa c'è dietro i Bond sequestrati a Chiasso?


Ben 134 miliardi di dollari, cioé 96 miliardi di euro, di titoli del Tesoro americano (per la maggior parte della Federal Reserve) passeggiavano tranquillamente nella valigetta di due giapponesi (che forse, invece, sono nord coreani).


La domanda sorge spontanea: "A cosa serviva una cifra così enorme, pari all'uno per cento del PIL americano?" Qualcuno ha ipotizzato che servivano a destabilizzare i mercati finanziari europei. Possibilissimo.


Ma vi sono anche strane coincidenze: la somma sequestrata è, guarda caso, esattamente uguale al "fondo speciale" del Tesoro americano per sostenere il "Troubled asset relif program", cioé quel fondo destinato a sostenere i titoli finanziari problematici americani (quelli che hanno causato il crollo dei mercati finanziari).

Sempre la stessa cifra (esattamente 134,5 miliardi di dollari) è uguale alla riduzione che la Banca centrale di Mosca ha intenzione di attuare sugli investimenti americani.


E poi...di cosa hanno parlato al G8 di Lecce il giapponese Kaouru Yosano (il Giappone è il secondo detentore al mondo di Buoni del Tesoro americani), il segretario del Tesoro degli States, Tima Geithner, e il ministro delle finanze della Russia, Alexei Kudrin, nel loro incontro bilaterale? Per dirla alla Mariello Prapapappo: "Mishteri".


Così come un "mistero" è come abbiano fatto ad intercettare i due presunti giapponesi, sicuramente non è stato un caso.


Pensate che scopriremo mai la verità su questi bond? "Ma fatemi il piacere" direbbe Totò.