L'ENERGIA.
Tutto è energia. Ormai molti fisici lo sanno benissimo (leggere, per esempio, il sempre valido "Il Tao della fisica" scritto dal fisico F.Capra).
Leggete queste poche righe tratte dalla Prefazione del libro: "Cinque anni fa ebbi una magnifica esperienza...in un pomeriggio di fine estate, seduto in riva all'oceano, osservavo il moto delle onde e sentivo il ritmo del mio respiro, quando all'improvviso ebbi la consapevolezza che tutto intorno a me prendeva parte a una gigantesca Danza Cosmica. Essendo un fisico, sapevo bene che la sabbia, le rocce, l'acqua e l'aria che mi circondavano erano composte da molecole a da atomi in vibrazione, e che questi a loro volta erano costituiti da particelle che interagivano tra loro creando e distruggendo altre particelle...Sedendo su quella spiaggia, le mie esperienze precedenti presero vita; vidi scendere dallo spazio esterno cascate di energia, nelle quali si creavano e si distruggevano particelle con ritmi pulsanti; vidi gli atomi degli elementi e quelli del mio corpo partecipare a questa danza cosmica di energia; percepii il suo ritmo e ne sentii la musica; e in quel momento seppi che quella era La Danza di Shiva, il Dio dei Danzatori adorato dagli Indù".
Shiva Nataraja
Naturalmente non occorre specificare che non è indispensabile essere degli scienziati per "percepire" che tutto è composto da diverse "forme" di energia. Ma occorre volerlo capire. Studiare. Osservare. Praticare.
Vi sono "vie sperimentali" che portano a questo, e su questo sono basate: lo Yoga, il Tai chi, lo Shiatsu, l'Agopuntura.
Nessuno si meraviglia se gli diciamo che la sua abitazione è "percorsa" da una rete energetica che permette di usare il televisore, la lavatrice, il computer e altri "elettrodomestici", ma se gli diciamo che anche il suo corpo è "percorso" da "canali" che hanno più o meno la stessa funzione, allora scatta lo scetticismo. Quasi come si trattasse di una "fede". Ma non è una fede il fatto che il sistema nervoso e quello muscolare siano "mossi" da stimoli elettrici.
Perché non approfondire l'argomento allora, studiando dei testi seri, scientifici?
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