domenica 5 aprile 2009

RACCONTO BREVE - AL CONFESSIONALE




- Padre ho molto peccato. -


- Dimmi figliolo, qual'è la tua colpa? -


- Padre, mento in continuazione. Non riesco quasi più a dire la verità, tanto che a volte mi tocca stare zitto per non mentire. -


- E' grave figliolo. Tu sai che Dio è Verità e che ama la verità sopra ogni cosa. -


- Si padre. Per questo ho pensato di rivolgermi a voi, nella speranza di ricevere un consiglio pratico che mi aiuti a liberarmi di questo fardello. -




- Figliolo, sarò felicissimo di esserti d'aiuto. Dimmi: quando hai cominciato a mentire? -


- Ecco, togliendo le piccole bugie che ho raccontato da bambino e poi in gioventù, diciamo che il problema vero e proprio è iniziato col mio nuovo lavoro, quello che ho trovato subito dopo la laurea, in seguito ad un concorso. -


- Ah, bravo figliolo. E che lavoro fai? -


- Sono capo contabile all'Ufficio Economato, al Comune. -


- Aih! -


- Come ha detto scusi, padre? -


- No, niente. Dicevo...bene, bene. E qual'è il problema figliolo? -


- Ecco vede...all'inizio andava tutto a meraviglia. Sa a me è sempre piaciuta la ragioneria. Mi sono laureato alla Bocconi, a Milano. Sono Revisore contabile. Capisce, dunque, che a me in fatto di contabilità non sfugge nulla? Diciamo che l'imbroglio mi balza subito all'occhio, mi riesce facile come...che ne so, come distinguere uno svedese in mezzo a cento africani. Quindi, come le dicevo, all'inizio il mio lavoro mi piaceva moltissimo, addirittura mi appassionava. E poi con i miei colleghi ho sempre avuto un buon rapporto, di reciproca stima. -


- E poi? -


- Poi, un bel giorno, rivedendo il bilancio di un certo assessorato ho notato qualcosa che non andava. C'erano delle strane voci, ed esorbitanti uscite a mio avviso mal giustificate. -


- E quindi? -


- Quindi sono andato dall'Assessore responsabile del mio ufficio a raccontargli l'accaduto. -


- Bravo fesso, proprio nella tana del lupo. -


- Non ho capito padre. -


- Dicevo...buona mossa. E poi? -








- Lui, dopo aver dato un'occhiata distratta ai fogli che avevo in mano, mi ha consigliato di non farci tanto caso perché, a suo dire, gli impiegati di quell'assessorato non capiscono un bel nulla di contabilità. -


- E poi com'è andata? -


- Ecco, a dire il vero non l'ho bevuta, e i giorni seguenti non ho fatto altro che pensare all'accaduto. Poi, poco tempo dopo, rivedendo il bilancio dell'Ufficio Tecnico, ho scoperto una sfilza di dati e di voci che non mi quadravano affatto. Senza dire nulla mi sono messo a investigare più approfonditamente.

Poichhé la mia mansione mi permette di poter "mettere il naso" ovunque,nei fuori orario andavo nei locali dell'Ufficio Tecnico a controllare tutti gli incartamenti.


E devo confessarle, padre, che quando mi sono reso conto di cosa avevo per le mani, ho cominciato ad avvertire prima un leggero tremore alle gambe e poi, man mano che nel mio cervello si creavano le giuste associazioni (appalti truccati, miliardi, mafia, omicidi, ecc.,) ho avvertito delle forti vertigini e un profondo senso di nausea. -


- Dio mio figliolo. E poi cos'hai fatto? (Ma guarda se proprio a me doveva capitare questo imbecille.) -


- In un primo momento ho pensato di stare zitto...-


- Bravo! -


- Come ha detto scusi? -


Niente dicevo: e poi, e poi? -


- Poi, dopo un periodo di esitazione, ho pensato che avrei potuto parlane con l'Assessore. Si ricorda? Quello di prima. -


- Si, buono quello. -


- Non ho capito padre. -


- Ohh, dicevo che mi pare di conoscerlo. -


- Dunque, durante il mio secondo colloquio con l'Assessore, lui mi ha detto chiaro e tondo che non erano affari miei, e che era meglio chiudere un occhio, anzi tutti e due, se ci tenevo non solo al posto di lavoro, ma anche alla salute mia e della mia famiglia. -


- Ecco vedi, che ti dicevo io? -


- Come ha detto padre? -


- Dicevo: Ma che mondo, cose da non credere. E pensare che è un mio fedele, e non mi ha mai rivelato nulla nel segreto della confessione. E quindi? Veniamo al dunque. -


- Ecco...sa padre, io sono una persona tranquilla, non sono nato per fare l'eroe. E poi mi sono appena sposato, e coi guadagni del mio onesto lavoro ho comprato una graziosa villetta nella zona residenziale, sottoscrivendo un mutuo quindicinale, s'intende.


E, in fin dei conti, a chi vuole che interessi se l'ottanta per cento dei Fondi Pubblici se li mette in tasca qualche personaggio di cui non si può dire il nome? E quindi mi sono messo a riflettere seriamente sul problema della menzogna...-


- Ci risiamo. -


- Scusi? -


- No, dicevo...e a quali conclusioni sei arrivato? -


- Mi sono messo ad osservare intensamente e sinceramente il mio comportamento e quello degli altri, e ho notato diverse cose interessanti. Sa,mi piace, nei momenti liberi, dedicarmi a studi di psicologia...-


- E ti pareva. -


- Prego? -


- Dicevo...interessante. -


- Quindi ho notato che: primo, la menzogna è molto diffusa. -


- Ma va? -


- Come? -


- Dicevo: ne sei sicuro? -


- Certo! Anzi, direi che al giorno d'oggi tutta la nostra vita si sostiene sulla menzogna e sull'ipocrisia: sul lavoro, in famiglia, nei rapporti interpersonali...bugie dappertutto...anche con noi stessi. Ma la cosa più interessante è che nessuno ne vuole sentir parlare...come dire?...ah, ecco! Da quell'orecchio non ci vogliono proprio sentire. Praticamente è tabù, e se non vuoi diventare impopolare è meglio che non tocchi proprio questo tasto.


Ma la cosa più strana è che poi, tutti quei personaggi che di menzogna, truffe e inganni ci campano (e direi anche abbastanza bene) li vedo venire regolarmente a messa, e sono i primi a parlare di Diritti Civili e Morali...anzi, qualcuno l'ho visto addirittura servire messa...A proposito, padre, non mi sembra di avervi mai sentito affrontare il tema scottante della menzogna e dell'ipocrisia, e di quanto siano capillarmente diffuse nella società...-


- Ma guarda un po questo str...se non vuole farsi i c...suoi...-


- Stava dicendo qualcosa padre? -


- Dicevo, figliolo caro, che ci vuole pazienza. In fondo in fondo, agli occhi di Dio noi siamo come bambini. Lui vede le nostre cattive azioni come piccole marachelle...-




- Ma come marachelle? Questo è un problema con risvolti internazionali, che miete vittime a non finire. Ad esempio: ci sono i paesi capitalisti che con la loro Politica Economica affamano i due terzi dell'umanità, e poi, "mentendo" fanno finta di interessarsi alla fame nel mondo, aprono Fondazioni ed Istituti di beneficienza, ecc. Se non è ipocrisia questa?...


Per non parlare della politica del settore Agroalimentare, dove si usa ogni sorta di elemento chimico velenoso (sia per l'uomo, che per tutte le altre forme di vita) solo per trarre maggior resa e profitto dalle proprie coltivazioni. E se per caso viene istituita una Commissione di Controllo, dopo un po' cade tutto nel dimenticatoio. Oppure qualche "fidatissimo" Laboratorio Statale, al di sopra di ogni sospetto, dichiara che è tutto sotto controllo, e che il quantitativo degli elementi tossici non supera il livello di guardia. Guardi, padre, sono ben informato...Anche la Chiesa, per esempio...-


- Ma tu guarda questo figlio di...Bene figliolo, fai bene a tenerti informato. Ahh, ci fossero più persone come te. Comunque ascolta il consiglio che ti do: stattene buono, pensa ai fatti tuoi. Perché tanto che te la fa fare? Speri di riuscire, tu da solo, a cambiare il mondo? Dai, non farmi ridere. Tu leggi pure, tieniti informato, studia psicologia, ma stai attento a non mettere il naso negli affari degli altri, soprattutto quando gli "affari" sono grossi. Sai com'è, ne va della tua salute...

Comunque il tuo peccato non è grave. Vai con Dio figliolo. Ego te absolvo in nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti, Amen...Non dimenticarti di lasciare un obolo per la Fondazione di beneficienza per i Poveri dell'Africa Centrale. -

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