La cacciata dal Paradiso Terrestre
Prendo spunto da un chiaro, lucido e illuminante articolo sul testamento biologico. L'autore è lo scrittore Andrea Camilleri. L'articolo l'ho letto sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 aprile 2009.
Premetto che condivido pienamente tutti i punti esposti da Camilleri.
Questi due, in particolare, esprimono chiaramente in quale condizione difficile e pericolosa si trovi il popolo italiano:
1) Pericolosità nell'avere al governo un uomo come Silvio Berlusconi, un uomo che "spaccia" il tornaconto personale come bene comune...che sempre più va configurando un costante tentativo di demolizione della Costituzione, delle funzioni della Magistratura e del Capo delle Stato, e con la non tanto nascosta volontà di imbavagliare la libertà di informazione e la libertà personale di tutti noi". (Queste sono parole dell'autore dell'articolo. Più chiaro di così..).
2) La denuncia dell'autore verso il Vaticano di volerci ridurre allo "stato animale". (In effetti è questo che sottintende la posizione di chi sostiene che basta la continuazione delle funzioni biologiche per far si che un uomo o una donna siano considerati vivi).
Io aggiungo: Non allo stato animale, ma a quello vegetale ci vogliono ridurre. E la facoltà di sentire emozioni, di pensare, di volere, di agire, muoversi e scegliere in piena autonomia dove le mettiamo? Sono proprio queste "facoltà" che fanno la differenza tra un uomo e una pianta, o no?
E poi, caro nuovo Pontefice, non è stato forse il suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II a dichiarare (non volendo prolungare la sua agonia): - Lasciatemi tornare alla Casa del Padre. -
E basta con 'sta storia del testamento biologico. Ma quale testamento. Già solo parlare di testamento ci fa capire quanto ci siamo allontanati dalla Verità e dalla naturalezza, quella di nascere e di morire seguendo i ritmi naturali, e non intubati e pieni di sonde.
Il punto è che chi detiene il cosiddetto "potere" vuole sindacare su tutto (sempre per i suoi tornaconti, s'intende). Di questo passo arriveranno a contare (e farci pagare) pure tutte le volte che andiamo a pisciare.
Alla faccia della libertà.
A questo punto sono più liberi gli animali.
Qui mi sa che, qualcuno fa di tutto per privarci del "Paradiso Terrestre" (ciò che sarebbe questo pianeta se la smettessimo di snaturarlo), e qualche altro si sta adoperando ben bene per privarci anche del diritto di "trasmigrare" serenamente verso altri Paradisi.
Ma mi dite, per cortesia, dove diavolo dobbiamo andare a vivere, per forza all'inferno?
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