giovedì 11 giugno 2009

PICCOLI RISVEGLI - LA GUERRA DELL'INFORMAZIONE



Quanto è importante la parola scritta. Quanto è importante la comunicazione, l'informazione.
Lo sanno bene tutti quelli che occupano una posizione di comando. Lo hanno sempre saputo re, imperatori, dittatori, politici, diplomatici e quanti detengono il potere economico.
Per loro non è importante quello che fanno, ma quello che riescono a far credere. Sì, perché la gente non sa riflettere, discriminare, andare a cercare la verità sotto i tappeti e gli angoli nascosti. Perché i più non vogliono "sapere". In un certo senso, la gente, si sente rassicurata dalle affermazioni di chi detiene il potere: "Se l'ha detto lui...". Così dorme tranquilla.
Ogni re che si rispetti ha sempre avuto degli "storiografi" al suo seguito per... far sapere al mondo solo quello che voleva fargli credere, cioé una verità alterata o inventata di sana pianta.
Noi non vediamo le cose per quello che sono, ma per quello che ci hanno "educato" a vedere. Lo ripeterò sino alla noia.


Per liberarsi da questa "schiavitù" occorre imparare a non fidarsi di quello che ci dicono gli altri, soprattutto quando quegli "altri" hanno degli interesi personali in gioco.
Oggi come oggi televisioni, testate giornalistiche, siti internet e tutto ciò che ruota intorno al mondo della "informazione" è di vitale importanza per chiunque voglia influenzare le masse. I mass media rappresentano un'arma strategica di immenso rilievo per chi governa una nazione. Per questo si tenta di imbavagliare in tutti i modi i "liberi" pensatori e scrittori. Aprire una testata giornalistica e diventato pressocché impossibile per chi non è iscritto all'Ordine dei Giornalisti. In più vi sono tutta una serie di "regole " da rispettare. In pratica è sempre più difficile esprimere la propria opinione sulla carta stampata.
"Per fortuna c'è internet" direte voi. Si! Ma fino a quando? Stanno facendo di tutto per "imbavagliare" la bocca anche di chi scrive sulla rete. Perché la "loro" intenzione è quella di rimanere da "soli" a parlare.
Con nessuna concorrenza di singoli "pensatori" in campo potranno definitivamente dedicarsi a farsi guerra tra di loro: quelli di destra, di centro e di sinistra. Sostenitori della dittatura o della democrazia. Salvo poi spartirsi la "torta" facendo finta di fare "opposizione", mentre un popolo di zombie si muove inconsapevolmente al "loro" servizio.


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