Senza dubbio, l'epoca in cui stiamo vivendo è difficile, ma anche meravigliosa. Mai come in questo periodo storico la conoscenza è stata così tremendamente alla portata di tutti.
Abbiamo Internet, ragazzi!
E checché se ne voglia dire è una fonte immensa di informazioni. Certo, si lo so', bisogna prendere con le molle quello che si legge in "rete". E' bene consultare più fonti sullo stesso argomento e comparare i dati acquisiti. Beh! Ma che vogliamo? Tutto il piatto servito in tavola?
Va bene. Parliamo del corpo fisico, ciò che di più immediato e più prezioso abbiamo a nostra disposizione.
E partiamo dal Cuore, o meglio, da uno dei problemi del Cuore: l'Angina Pectoris.
Sono veramente tante le persone colpite da Angina o quelle a rischio (tra cui i diabetici, i forti fumatori, i sedentari, quelli sovrappeso, gli ansiosi, ecc.).
Leggo su Wikipedia (da cui sono tratte tutte le informazioni che seguono): "L'Angina Pectoris è un dolore al torace provocato dall'insufficiente ossigenazione del muscolo cardiaco, a causa di una transitoria diminuzione del flusso sanguigno (Ischemia) attraverso le arterie coronariche. L'A.P. può essere "stabile" (cioé prevedebile) e "instabile" (imprevedibile). L'A. stabile tende a migliorare con i trattamenti, se si interrompono i comportamenti a rischio suddetti; l'A. instabile, a sua volta, può essere di due tipi: l'Angina di Prinzmetal (nella quale c'è, all'Elettrocardiogramma, un sopralivellamento ST reversibile da spasmo coronarico, ma non si rilevano gli squilibri enzimatici caratteristici; la Sindrome X, che è su base ansiosa e prevale nelle donne.
Un dato interessante sull'A. di Prinzmetal è che questa si manifesta soprattutto nelle ore notturne, sino al primo mattino, quindi a riposo.
L'A. può essere diagnosticata attraverso esami di laboratorio e strumentali: Elettrocardiogramma (ECG), Holter e Coronarografia. L'ECG non è in grado, a meno che non venga praticato durante una crisi, di rilevare da solo l'esistenza di un quadro di Angina Pectoris. L'Holter è l'ECG continuo di 24 ore o l'ECG sotto sforzo, mentre la Coronarografia (l'introduzione nelle arterie di una sonda) può dare un quadro completo della situazione. Se verrà diagnosticata una stenosi, e questa verrà ritenuta meritevole di intervento, l'equipe emodinamica potrà operare sul vaso malato una angioplastica, seguita solitamente dall'impianto di uno stent (protesi metallica preposta a mantenere la pervietà del vaso sanguigno).
TRATTAMENTO:
La scelta del trattamento è stabilita in relazione al tipo di angina diagnosticato e dall'eventuale compresenza di altre malattie.
PROGNOSI:
L'Angina stabile tende a migliorare con i trattamenti (se si interrompono i comportamenti a rischio coronarico: fumo, nutrirsi smodatamente, ecc.). L'Angina di Prinzmetal generalmente risponde al trattamento farmacologico; in assenza di determinati fattori scatenanti non insorgono le complicanze.
Riguardo al metodo usato per fronteggiare l'ostruzione dei vasi principali vi sono due "scuole" di pensiero differenti: quella che propende per gli stent (i quali, spesso, tendono a richiudersi obbligando all'impianto di una altro stent, e poi un'altro e un'altro ancora; inoltre possono subire un rigetto del corpo) e quella degli interventisti (cioé i cardiochirurghi) i quali ritengono più appropriato il bypass aorto-coronarico (che presenta qualche rischio in più, rispetto agli stent, ma con effetti più durevoli e, spesso, risolutivi).
Il trattamento chirurgico non è utile nell'Angina di Prinzmetal, a meno che non si rivelino otruzioni fisse durante langiografia.
Nel consigliarvi la visione dei due filmati che seguiranno: uno dell'impianto di uno stent e l'altro del bypass, vi ricordo che io non sono un medico. Queste sono solo informazioni superficiali. Chi vuole può e deve approfondire per conto suo, salvo consultare uno specialista in caso di dubbi sul proprio stato di salute.
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