lunedì 29 giugno 2009

IL MISTERO DELLA PREDISPOSIZIONE


Vi è mai capitato di sentire una persona affermare: "No, io non amo quel genere di film (oppure di musica, di persone, di libri, eccetera eccetera)"?


Vi siete mai chiesti cosa vi spinge a vedere un tipo di film anziché un'altro? Mettiamo che entrate in una sala cinematografica dove stanno proiettando un film horror. Sicuramente avrete visto la locandina, letto la trama e...scelto. Si! E' proprio il genere di film che vi va di vedere questa sera. Perché? Ma perché in quel momento siete pre-disposti a farvi "catturare" da una storia che vi faccia accapponare la pelle, rabbrividire di terrore, sentire il sangue gelarsi nelle vene e bloccare il fiato nei polmoni. Insomma volete sperimentare quel genere di forti sensazioni ed emozioni.


La predisposizione è qualcosa che si è gia scelto in anticipo e che di solito avviene inconsciamente o, almeno, non con piena coscienza dei "sottili" meccanismi psicologici ed emotivi che ne sono alla base (ma può anche essere istintiva, viscerale). Si tratta infatti di una sorta di "appetenza" più o meno chiara e definita di qualcosa di esterno a noi. Può essere appetenza di sesso, di pettegolezzi, di cultura, di notizie piccanti, di comicità e risate, di violenza, e via discorrendo. Dipende molto dalla nostra personalità. Dal nostro grado evolutivo. Comunque, quasi sempre, da ciò che già abbiamo dentro. Il simile attira il simile. Cioé cerchiamo e siamo attratti da ciò che già siamo.


Naturalmente la faccenda non è così semplice se consideriamo che "noi" non siamo uno, ma centomila (per dirla alla Pirandello). Come ben si sa nelle Scuole di Ricerca Interiore, la personalità umana è formata da centinaia o migliaia di "io". Cioé di aspetti, di lati differenti di noi stessi (spesso in contrapposizione tra loro) ognuno con i propri "appetiti" e le proprie pre-disposizioni. Ad esempio c'è l'io a cui piace abbufarsi fino a scoppiare ma che è costretto a convivere con quello che tiene alla linea e vuole entrare in una taglia 44. Pensate a quale difficile convivenza. Tenerli a bada non è facile e, spesso, si rischia una "guerra civile" interiore. Il caos interiore è la conseguenza dei "conflitti di interesse" che viviamo all'interno del nostro piccolo mondo. I tanti "parlamentari" che vivono dentro di noi (ognuno coi propri fini) ci impediscono di seguire una direzione coerente. Un giorno si e un giorno no cade il "governo" del nostro piccolo Stato. Diciamo che la direzione della nostra vita, spesso, funziona proprio come le frecce della barzelletta sui Carabinieri: "funziona, non funziona,funziona...".


Occorre perciò stabilire un "centro direttivo" se vogliamo veramente vivere una vita soddisfacente (che segua una direzione che non sia all'insegna del caos, della confusione o della schizofrenia). "Voglio stare in ozio ma voglio anche costruirmi un impero; voglio mangiare pizze e gelati fino alla nausea ma voglio anche stare in buona salute e avere un fisico asciutto; sono stanco di vivere in casa coi miei genitori, ma ho paura di affrontare il mondo...". E giù i conflitti.


Niente conflitti interiori, ma piuttosto agire con intelligenza. Ad esempio: facciamoci un elenco delle nostre pre-disposizioni (o dei nostri desideri). Individuiamo tra queste quelle che hanno delle finalità positive (per il nostro regno), quelle che tendono al beneficio generale. Potrebbero essere la voglia di star bene, di avere una visione lucida, di essere indipendenti, di vedere felici i nostri parenti e amici, di ballare, di avere buone prestazioni sessuali, di essere vincenti in ciò che facciamo, e via discorrendo. Tutte queste finalità, unite, alleate, possono creare un Centro di consapevolezza e autorità dentro di noi, che dà una direzione a quegli indisciplinati degli "io" che amano farsi i fatti propri (anche a danno della comunità).


Ma, badate bene, non si tratta di uccidere gli "io" o di segregarli a vita (come Di Caprio nella "Maschera di ferro"), altrimenti quelli poi ci rompono i maroni col loro sbattere la testa sulle sbarre del carcere. No! Occorre solo disciplinarli con polso fermo. "Va bene la pizza, ma non tutte le sere, al massimo una le settimana". Vuoi stare in linea? Allora fai ginnastica e mangia meglio (casomai più frutta e verdura). Vuoi diventare indipendente economicamente? Datti una mossa e trovati un lavoro (fa niente se non è all'altezza della tua laurea).


Osserviamo attentamente le nostre pre-disposizioni e...diamo una direttiva alla nostra esistenza.


Nessun commento:

Posta un commento