Mi sembra doveroso dire qualcosa a proposito della "nefasta" moda di praticare Yoga nei centri fitnees, nelle palestre, nelle spa, nei centri benessere e quant'altro.
Ho usato il termine "nefasta", a proposito della tendenza di questi ultimi anni di associare lo Yoga al "benessere", perché è quanto di più riduttivo e deleterio vi possa essere per una disciplina Antica e Nobile quale è, appunto, lo Yoga.
E' indubbio che lo Yoga faccia bene (sia al fisico che alla mente), ma ridurlo ad una panacea per i problemi psicosomatici toglie allo Yoga la sua "vera anima": lo Yoga è una Via antichissima che porta alla Realizzazione della propria Natura Autentica ed alla ritrovata Unità (in verità mai perduta) prima in noi stessi e poi col mondo che ci circonda (ovvero con il Divino in cui ci muoviamo e viviamo).
Lo Yoga è indissociabile dalla Meditazione, dalla ricerca della Verita e dell'Unita, e quindi dal Samadhi. Volerne prendere una parte (e ignorarne tutto il resto) è come volere il Regno di Dio senza Dio: tendenza, questa, largamente usata in questo "strano" periodo storico.
Lo Yoga non è per chi si cura solo ed esclusivamente del lato estetico delle cose. Ma neanche per chi vuole rifuggire dalla realtà (rifugiandosi in paradisi immaginari).
Piuttosto, questa meravigliosa e lucente Via, è per quegli uomini e donne che si sentono stanchi di vivere negli angusti spazi dei concetti limitanti. Questa Via è per uomini e donne che, pur riconoscendo l'importanza della salute e della bellezza, non ne fanno lo scopo ultimo della vita (perché tanto prima o poi il fisico, la salute e la bellezza sfioriranno).
Lo Yoga è per chi ha sete di Verità e sete di Divino, qui e ora.
Lo Yoga è per chi vuole "essere" se stesso (cosa che può essere ottenuta liberandosi dal giogo delle identificazioni).
Molti vogliono praticare Yoga ma non parlare di Divino (perché così si entra nel "campo" religioso). Ma, sebbene lo Yoga non è una religione come noi la intendiamo (cioé un affidarsi passivamente ad un Dio antropomorfizzato e ai suoi "santi"), tuttavia è profondamente religioso.
Chi pratica Yoga lo fa perché ha intuito che tutto è nato dal Divino; che in Lui si muove ed è. Ha fiducia che, tramite lo Yoga, arriverà a percepirLo in ogni gesto, ogni respiro e ogni cosa. Non con l'immaginazione ma realmente. Si può vedere il Divino osservando il cielo, una pianta, un muro e...sebbene si veda solo un cielo, una pianta o un muro, chi ha gli occhi "aperti" sul Divino vede queste cose come Sue parti. E' impossibile spiegarlo a parole.
Yoga è realizzare che noi stessi siamo divini e non vi è null'altro che la Verità. Anche tutte le "creazioni" della mente (che in se stesse sono pura illusione ed immaginazione) sono "reali" se le si riconosce come illusione ed immaginazione.
Quindi, per favore, diamo a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio.
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