sabato 16 maggio 2009

CONOSCERE SE STESSI: Convertire il "Piccolo dittatore" che è in ognuno di noi in un essere più liberale


Tutti sappiamo che i dittatori sono persone che controllano le masse, asservendole al proprio volere e alla propria visione della vita. Quasi mai, però, riusciamo a cogliere in flagrante il "piccolo dittatore" che si annida in ognuno di noi.
Secondo Freedom House (una Organizzazione no-profit che opera per la Democrazia e la libertà nel mondo) al 2006 vi erano ben 45 Paesi nel mondo sotto regime dittatoriale. Ciò vuol dire che all'alba del terzo millennio molti popoli sono ancora ben lontani dalla libertà e dalla democrazia.
Buona parte degli abitanti di questo pianeta è ancora costretta a sottostare a tutta una serie di "coercizioni" che gli impediscono di vivere una vita degna di questo nome. Per loro, la libertà di pensiero e di espressione è ancora una chimera irrangiungibile, anzi, molte di queste persone neanche immaginano lontanamente cosa sia un "modo libero di sperimentare la vita". Molti uomini e donne, nati sotto regimi dittatoriali, sono stati "educati" a vestire in un certo modo, a "studiare" (sotto forma di cantilene e slogan) quello che il regime ha deciso per loro, e via dicendo. Fino ad essere più simili a marionette che a esseri umani. Ormai completamente incapaci di avere una "visione" personale del mondo che li circonda.
Ma non pensiamo che anche noi, avendone l'opportunità, non ci comporteremmo come i capi di questi regimi. E' solo questione di opportunità mancanti. Se le avessimo diverremmo forse peggio di Hitler o Stalin.
Non ci credete?
Osservatevi bene durante la giornata. Se siete genitori rendetevi conto di quante volte "imponete" il vostro personale punto di vista ai vostri figli. Li influenzate su come vestire, comportarsi e pensare, fino alla scelta dei "giusti amici" da frequentare.

Se avete un partner, provate ad osservare come cercate di modellare la sua visione della vita e sul fatto che "sottilmente" pensate che sia una vostra proprietà, che vi appartenga.
Lasciar liberi gli altri di crescere, di sperimentare e di esprimersi come meglio gli aggrada vuol dire rispettare la loro individualità. Io lo chiamo amore.
Voler imporre le proprie opinioni a chicchessia io lo chiamo "ledere la libertà altrui". Per me è mancanza di rispetto e di vera unità con gli altri.

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