domenica 31 maggio 2009

PICCOLI PASSI VERSO L'ESPANSIONE DELLA COSCIENZA

Io credo che il "cammino" umano sia un "crescere in consapevolezza". Ogni volta che scopriamo qualcosa di nuovo (dentro e fuori di noi) noi cresciamo in consapevolezza.

Immaginiamo di avere un cerchio intorno a noi. E mettiamo che quel cerchio è la nostra personale "sfera di consapevolezza". Ogni volta che la nostra coscienza si espande, si espande anche il cerchio. Da qui l'importanza di aprirsi, di leggere, di viaggiare, ascoltare gli altri, meditare.
Vi è percjò anche un ascoltare se stessi, la propria voce interiore (che non è il chiacchiericcio della mente).
Io credo che un mondo migliore è possibile solo a partire da uomini e donne più consapevoli...autoconsapevoli. Da qui l'importanza di un "lavoro" di Scuola.
Va bene l'impegno sociale e politico, ma il "vero" lavoro è in noi stessi. Prima di voler cambiare il mondo cominciamo col cambiare noi stessi. Sono i singoli individui che fanno la società. Preoccupiamoci soprattutto di capire e autodisciplinare noi stessi, anziché guardare sempre "fuori" e puntare il dito sui difetti degli altri.
Il vero "nemico" da combattere non sta fuori, ma dentro di noi. Il nemico sono tutti quegli "spazi" di inconsapevolezza che non ci permettono una "chiara" visione della realtà.
Il nemico non è l'avversario politico o religioso. Il vicino di casa che la pensa diversamente da noi, che ha un altro stile di vita. L'unico e solo nemico è l'ignoranza della nostra "vera natura".
Ogni passo per liberarsi dall'ignoranza è un passo verso la Luce, la Pace, il Ben-Essere. Verso un mondo migliore.
Sforziamoci di conquistare anche noi, ogni giorno, centimetri preziosi verso la "padronanza" di noi stessi e senz'altro avremo dato un prezioso contributo alla "vita" che ci circonda.


LA RIFLESSIONE


" In un Paese dove si rincorre con eccessiva enfasi la ricchezza, il potere, il successo, la fama e la bellezza, come conseguenza si vedrà nascere la competizione, la lotta per la supremazia e l'egoismo.

E, mentre pochi arriveranno al successo, i molti che resteranno indietro si sentiranno frustrati, esclusi, infelici e pieni di odio e rancore (perché esclusi dall'Olimpo).

La cosa peggiore è che tutti, vincitori e vinti, avranno perso il Piacere di apprezzare le Piccole Gioie della Vita. "

venerdì 29 maggio 2009

LO YOGA NON E' UNA GINNASTICA


Mi sembra doveroso dire qualcosa a proposito della "nefasta" moda di praticare Yoga nei centri fitnees, nelle palestre, nelle spa, nei centri benessere e quant'altro.


Ho usato il termine "nefasta", a proposito della tendenza di questi ultimi anni di associare lo Yoga al "benessere", perché è quanto di più riduttivo e deleterio vi possa essere per una disciplina Antica e Nobile quale è, appunto, lo Yoga.


E' indubbio che lo Yoga faccia bene (sia al fisico che alla mente), ma ridurlo ad una panacea per i problemi psicosomatici toglie allo Yoga la sua "vera anima": lo Yoga è una Via antichissima che porta alla Realizzazione della propria Natura Autentica ed alla ritrovata Unità (in verità mai perduta) prima in noi stessi e poi col mondo che ci circonda (ovvero con il Divino in cui ci muoviamo e viviamo).


Lo Yoga è indissociabile dalla Meditazione, dalla ricerca della Verita e dell'Unita, e quindi dal Samadhi. Volerne prendere una parte (e ignorarne tutto il resto) è come volere il Regno di Dio senza Dio: tendenza, questa, largamente usata in questo "strano" periodo storico.


Lo Yoga non è per chi si cura solo ed esclusivamente del lato estetico delle cose. Ma neanche per chi vuole rifuggire dalla realtà (rifugiandosi in paradisi immaginari).


Piuttosto, questa meravigliosa e lucente Via, è per quegli uomini e donne che si sentono stanchi di vivere negli angusti spazi dei concetti limitanti. Questa Via è per uomini e donne che, pur riconoscendo l'importanza della salute e della bellezza, non ne fanno lo scopo ultimo della vita (perché tanto prima o poi il fisico, la salute e la bellezza sfioriranno).


Lo Yoga è per chi ha sete di Verità e sete di Divino, qui e ora.


Lo Yoga è per chi vuole "essere" se stesso (cosa che può essere ottenuta liberandosi dal giogo delle identificazioni).


Molti vogliono praticare Yoga ma non parlare di Divino (perché così si entra nel "campo" religioso). Ma, sebbene lo Yoga non è una religione come noi la intendiamo (cioé un affidarsi passivamente ad un Dio antropomorfizzato e ai suoi "santi"), tuttavia è profondamente religioso.


Chi pratica Yoga lo fa perché ha intuito che tutto è nato dal Divino; che in Lui si muove ed è. Ha fiducia che, tramite lo Yoga, arriverà a percepirLo in ogni gesto, ogni respiro e ogni cosa. Non con l'immaginazione ma realmente. Si può vedere il Divino osservando il cielo, una pianta, un muro e...sebbene si veda solo un cielo, una pianta o un muro, chi ha gli occhi "aperti" sul Divino vede queste cose come Sue parti. E' impossibile spiegarlo a parole.


Yoga è realizzare che noi stessi siamo divini e non vi è null'altro che la Verità. Anche tutte le "creazioni" della mente (che in se stesse sono pura illusione ed immaginazione) sono "reali" se le si riconosce come illusione ed immaginazione.


Quindi, per favore, diamo a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio.

mercoledì 27 maggio 2009

VISITARE MUSEI STANDOSENE SEDUTI IN CASA PROPRIA

"Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto" recita una famosa massima Islamica.
Credo che questa massima sia più che mai azzeccata a proposito dei Musei. Visto che non tutti possono permettersi di viaggiare spesso (e si sa, quando si viaggia l'ultima cosa che vien voglia di fare è proprio quella di visitare un museo), perché non approfittare della "rete"?


Da un po' di anni è possibile visitare moltissimi musei gratis e standosene seduti comodamente in casa (casomai sorseggiando una bibita fresca). Certo, non è la stessa cosa dell'avere lì, davanti agli occhi, "dal vivo" un capolavoro del Veronese esposto al Museo del Louvre, ma meglio che niente. Inoltre vi è il vantaggio di potersi fermare quanto si vuole ad osservare ogni minimo particolare e, cosa che non sempre è possibile in un museo, si può consultare una scheda riguardante l'opera prescelta.
Particolare delle "Nozze di Cana"
di P. Veronese - Parigi, Museo del Louvre.


Perché non approfittare? Ogni tanto concediamoci una "visita" al museo.

Questo è un portale ricco di indirizzi di musei OnLine: http://www.rassegna.unibo.it/musit.html

martedì 26 maggio 2009

LE VICENDE DI BERLUSCONI E LA CACCIA ALLA VOLPE


Io non ho mai partecipato ad una Caccia alla volpe, al massimo a qualche "caccia al tesoro". Né conosco bene le regole di uno degli "sport" più amati (nei bei tempi andati) dall'aristocrazia britannica.


In linea di massima so che vi sono dei gentiluomini a cavallo, una torma di cani da caccia inferociti ed eccitati ed una povera (ma scaltra e furba) volpe che tenta di salvare la pelle. Vince chi cattura la volpe.


Le vicende della nostra "povera" volpe (mi si scusi il paragone col nostro Presidente del Consiglio dei Ministri) probabilmente sono iniziate con l'inchiesta "Mani pulite". Da allora la "volpe" ne ha superati di momenti brutti, uscendone sempre indenne (e lasciando i poveri segugi con un palmo di naso).


Ora (con la vicenda Berlusconi-Noemi) vi è l'ennesimo tentativo di chiudere in un angolo la nostra "furba" volpe. Il clamore è assordante. Tra latrati di "cani" eccitati e squilli di trombe la volpe se la sta vedendo veramente brutta.
Riuscirà "l'aristocrazia" italiana a catturare la volpe? Chi vivrà, vedrà.

domenica 24 maggio 2009

MEDITAZIONE - LIBERARSI DALLE IDENTIFICAZIONI E FISSAZIONI MENTALI PER ENTRARE IN UN UNIVERSO PIENO DI INFINITE SFUMATURE

La Mente, si sa, non coglie la Realtà per quella che è. La mente è strutturata per analizzare, decodificare, catalogare, giudicare, esaminare e, in ultima analisi, per interpretare il mondo in cui viviamo.
La mente non è fatta per cogliere le infinite sfumature sonore, visive, olfattive, gustative e tattili. Questa è piuttosto una funzione dell'Emotivo (o, se vogliamo, dell'Essere).
Ad esempio, per la mente esistono poche tipologie di suoni o di voci, cioé quelle che è stata "educata" a cogliere. Tutte le altre, per lei, semplicemente non esistono, non le coglie.
La mente non coglie le sfumature.
Meditazione è essere attenti, vigili, presenti alle infinite sfumature sensoriali (e a "colui" che le coglie, naturalmente). Attraverso la Meditazione è possibile accedere ad uno "spazio" percettivo di più ampio respiro, più vicino alla realtà.
Un buon modo per essere "sempre in meditazione" può essere quello di "deviare" l'attenzione, dai nostri pensieri ripetitivi e le nostre fissazioni, sui suoni che ci circondano (o su altre sfumature sensoriali, se volete).
Naturalmente, nel compiere questo "lavoro" è bene stare attenti a non cadere continuamente nelle suddette funzioni mentali.
Se avete sotto mano Wall-e, il film capolavoro di animazione della Disney-Pixar, vedetevi la parte dedicata ai Contenuti Speciali, quasi tutti dedicati al magnifico lavoro sonoro svolto da Ben Hurtt. Poi rivedetevi il film e...notate quante sfumature sonore si susseguono una dopo l'altra. Hanno praticamente creato in studio migliaia di suoni diversi. Migliaia di suoni di forte "impatto emotivo".
Una volta terminata la visione (o l'audizione?) del film siate attenti sulle infinite sfumature sonore che vi circondano o che voi stessi generate e...
Buon ascolto.


sabato 23 maggio 2009

TAI CHI - LAVORARE IN SCIOLTEZZA E PRECISIONE


Il mio amore per il Tai chi chuan è coinciso con l'inizio del mio percorso di Ricerca Interiore. Questa è stata una grande fortuna per me perché, studiando discipline come lo Yoga e il Tai chi unitamente alle "tecniche" di osservazione ed allo studio di me stesso, ho potuto cogliere lati nascosti di me e lavorarci su.


Con gli anni ho potuto osservare come ognuno di noi ha due fondamentali modi di "approcciare" la vita.

Da un lato vi sono i "maniaci" della precisione, quelli che non ammettono neanche il più piccolo errore. Spietati con se stessi e con gli altri. Capaci di arrivare all'esaurimento e all'esasperazione per compiere senza la minima sbavatura una qualunque azione. E se non vi riescono (in modo preciso com'era nelle loro intenzioni) si sentono dai falliti e non si danno pace.

Dall'altro lato vi sono quelli che di "sbavature" ne creano fin troppe in ogni loro opera (questo è il caso mio, sul quale sto lavorando). Questo è un tipo di approccio alla vita molto superficiale, di chi ha poca pazienza e non ama coltivare il "lato tecnico" di un lavoro. In questo caso si tratta di persone più immediate, che operano di getto e...come viene viene.

Il tipo puntiglioso e preciso è caratterizzato da una eccessiva "rigidità". E' poco elastico, sia fisicamente che psicologicamente. Ha già le sue convinzioni su cosa fare e come farlo, ed è quasi impossibile schiodarlo dalle sue certezze. In pratica è il tipo che "si spezza ma non si piega".
Il tipo approssimativo, al contrario, è quasi "informe", si piega fin troppo e troppo spesso. Non ha una sua visione delle cose, di conseguenza si lascia influenzare eccessivamente dai "punti di vista" altrui. Questi non riesce a stare concentrato su un compito per più di cinque minuti. Di conseguenza fa cose che difficilmente possono risultare precise.
Arriviamo al Tai chi. Questa Disciplina, si sa, è un'eccellente "via" per giungere ad una sorta di mediazione tra i due estremi suddetti.
Il tipo eccessivamente rigido può, grazie alla costante pratica della Forma, apprendere in scioltezza. Imparando a lasciar correre (ogni tanto) eventuali errori, può scongiurare il rischio di stress ed esaurimenti nervosi. Si può scoprire più aperto e disponibile a nuove idee e a modi diversi di approcciare la vita, arrivando a sentirsi più leggero.
Il tipo contrario invece (quello che lascia sempre andare), grazie ad una applicazione costante e meticolosa (fin nei particolari) della Forma del Tai chi, può costruirsi una "struttura interiore" che lo sorregga. Da "informe" può divenire "con forma". Questo tipo di persona vedrà crescere la propria pazienza e la capacità di rimanere concentrata più a lungo su un qualunque compito. Ciò che prima gli risultava impossibile pian piano diventa alla sua portata.
I progressi nel Tai chi (come in tutte le discipline formative) sono lenti, ma i risultati arrivano e compensano ampiamente gli sforzi. E, cosa forse ancora più importante, diventano un "nostro patrimonio", sempre applicabile e ripetibile.

venerdì 22 maggio 2009

MI SCAPPA UN POST - STRETTE DI MANO


Il corpo, si sa, non mente.

Chi studia fisiognomica lo sa bene. Attraverso le corretta "lettura" della postura e del volto di una persona possiamo sapere se è timido, eccitato, arrabbiato e molto altro.
Ma spesso siamo talmente bravi a "mascherare" le nostre vere emozioni e stati psicologici da riuscire ad ingannare anche il più attento osservatore, finché...
...finché non giunge il momento della stretta di mano. E lì "casca l'asino", come si suol dire. Allora è possibile capire il "reale" stato d'animo del nostro interlocutore. Sì, perché il contatto fisico è ancora più rivelatore di quello visivo.
Ecco quindi che attraverso la stretta di mano è possibile "leggere" uno stato di chiusura (mano a coppa), di disinteresse (mano molle), di finto interesse (stretta forte), di paura del contatto fisico (mano a ragno - cioé con le dita contratte), di reale apertura (mano aperta e sincera) e molto altro.
Occhio alle strette di mano.

martedì 19 maggio 2009

IMPRESA IMPREGILO: CHI E' MAI COSTEI?


Ricevo una mail interessante e la riporto pari pari come l'ho ricevuta. Forse può aiutarci a capire meglio la nostra "bella Italia".

In Gomorra, Saviano ci aveva avvertito che le case degli Abruzzesi erano piene di sabbia. Davvero toccante rileggere ora, dopo la tragedia in Abruzzo, le parole di Saviano nel libro "Gomorra".
Aprite a pagina 236 e leggete: - Io so e ho le prove. So come è stata costruita mezz'Italia. E più di mezza. Conosco le mani, le dita, i progetti. E la sabbia. La sabbia che ha tirato su palazzi e grattacieli. Quartieri, parchi, ville.
A Castelvolturno nessuno dimentica le file infinite dei camion che depredavano il Volturno della sua sabbia. Camion in fila, che attraversavano le terre costeggiate da contadini che mai avevano visto questi mammut di ferro e gomma. Erano riusciti a rimanere, a resistere senza emigrare e sotto i loro occhi gli portavano via tutto.
Ora quella sabbia è nelle pareti dei condomini abruzzesi , nei palazzi di Varese, Asiago, Genova. Indovinate da chi è stato costruito il nuovo ospedale dell'Aquila venuto giù come fosse di cartapesta? Impregilo! Si, sempre lei. La stessa che ha causato l'emergenza rifiuti a Napoli. La stessa che è riuscita a incrementare esponenazialmente le spese per i lavori della TAV con i quali ha causato danni ambientali enormi. La stessa che lavora sulla Salerno-Reggio Calabria e proprio in questi giorni ha chiesto e ottenuto un prolungamento della consegna dei lavori di altri tre anni, ottenendo ovviamente altri fondi. La stessa che ha vinto l'appalto per la costruzione del Ponte di Messina. La stessa che dovrà costruire sul nostro territorio le centrali nucleari. La stessa i cui vertici sono stati indagati a tutto spiano. E' l'Impregilo che ha costruito l' ospedale San Salvatore dell'Aquila caduto come se fosse di cartapesta.
Chi diavolo è questa società dall'enorme potere che sta devastando la nostra terra? Anche questa volta nessuno parlerà di lei? Anche questa volta la passerà liscia?


PS: Se per qualcuno la prima fonte non fosse sufficiente segnalo che basta andare sul sito dell'Impregilo e ricercare " Ospedale " per leggere: In questo settore IMPREGILO ha realizzato sia in Italia che all´estero importanti e moderni complessi ospedalieri che vengono di seguito dettagliati. In Italia o Ospedale di Lecco: 137.000 m2, 500.000 m3, 950 posti letto, 21 camere operatorie. o Istituto Oncologico Europeo di Milano, struttura specialistica all´avanguardia per la diagnosi e cura dei tumori: 29.000 m2, 90.000 m3, 210 posti letto, 7 camere operatorie. o Ospedale di Modena: 230.000 m2, 445.000 m3, 800 posti letto, 12 camere operatorie. o Ospedale di Careggi, specialistico per la diagnosi e cura delle infezioni da HIV. o Ospedale di Poggibonsi: 12.000 m2, 175.000 m3, 200 posti letto. o Ospedale di Viareggio: 80.000 m2, 600 posti letto. o Ospedale Destra Secchia: 28.000 m2, 450 posti letto. Inoltre, ospedali a L´Aquila , Cerignola e Menaggio. Oppure ricercare direttamente " San Salvatore " per leggere: Tra le acquisizioni effettuate giova ricordare: Autopista Oriente Poniente (Cile), RSU Campania, Rio Chillon (Perù), Ospedale St. David´s (Inghilterra), Chattahoochee tunnel e Laboratorio Fermi (Stati Uniti), Strada Ebocha-Ndoni (Nigeria), Ospedale San Salvatore (L´Aquila ) e ristrutturazione Hyatt Hotel (Milano).

sabato 16 maggio 2009

CONOSCERE SE STESSI: Convertire il "Piccolo dittatore" che è in ognuno di noi in un essere più liberale


Tutti sappiamo che i dittatori sono persone che controllano le masse, asservendole al proprio volere e alla propria visione della vita. Quasi mai, però, riusciamo a cogliere in flagrante il "piccolo dittatore" che si annida in ognuno di noi.
Secondo Freedom House (una Organizzazione no-profit che opera per la Democrazia e la libertà nel mondo) al 2006 vi erano ben 45 Paesi nel mondo sotto regime dittatoriale. Ciò vuol dire che all'alba del terzo millennio molti popoli sono ancora ben lontani dalla libertà e dalla democrazia.
Buona parte degli abitanti di questo pianeta è ancora costretta a sottostare a tutta una serie di "coercizioni" che gli impediscono di vivere una vita degna di questo nome. Per loro, la libertà di pensiero e di espressione è ancora una chimera irrangiungibile, anzi, molte di queste persone neanche immaginano lontanamente cosa sia un "modo libero di sperimentare la vita". Molti uomini e donne, nati sotto regimi dittatoriali, sono stati "educati" a vestire in un certo modo, a "studiare" (sotto forma di cantilene e slogan) quello che il regime ha deciso per loro, e via dicendo. Fino ad essere più simili a marionette che a esseri umani. Ormai completamente incapaci di avere una "visione" personale del mondo che li circonda.
Ma non pensiamo che anche noi, avendone l'opportunità, non ci comporteremmo come i capi di questi regimi. E' solo questione di opportunità mancanti. Se le avessimo diverremmo forse peggio di Hitler o Stalin.
Non ci credete?
Osservatevi bene durante la giornata. Se siete genitori rendetevi conto di quante volte "imponete" il vostro personale punto di vista ai vostri figli. Li influenzate su come vestire, comportarsi e pensare, fino alla scelta dei "giusti amici" da frequentare.

Se avete un partner, provate ad osservare come cercate di modellare la sua visione della vita e sul fatto che "sottilmente" pensate che sia una vostra proprietà, che vi appartenga.
Lasciar liberi gli altri di crescere, di sperimentare e di esprimersi come meglio gli aggrada vuol dire rispettare la loro individualità. Io lo chiamo amore.
Voler imporre le proprie opinioni a chicchessia io lo chiamo "ledere la libertà altrui". Per me è mancanza di rispetto e di vera unità con gli altri.

venerdì 15 maggio 2009

IL VALORE DELLA "PRESENZA"

Cè qualcosa che sempre ci accompagna, dal primo all'ultimo respiro (e anche oltre); questo "qualcosa" di solito passa inosservato, non è "oggetto" di studio. In un certo senso lo diamo per scontato e non ci rendiamo conto che è un vero e proprio "valore" che può (e deve) essere messo a frutto.
Stiamo parlando della "Presenza". Cioé quell'essere "testimoni", più o meno consapevoli, di noi stessi e del mondo che ci circonda. La Presenza, quel "quid", quell'incognita che funziona (o almeno dovrebbe funzionare) come un'antenna ricetrasmittente "da e verso" il mondo esterno.
La Presenza è quello "spazio di consapevolezza" presente in tutti noi (che in realtà è il nostro vero fulcro, il nostro vero Sé) che si "nutre" di sensazioni, emozioni, esperienze, conoscenze.
Ma (strano a dirsi) noi nemmeno ce ne avvediamo. Presi come siamo dalle mille problematiche della vita, sempre affaccendati in attività "superficiali", ci dimentichiamo del "valore" più grande: la Presenza. Quella stessa Presenza che studiata, coltivata, conosciuta, ci potrebbe condurre a vivere meglio, più serenamente e in modo più disteso, le sfide che la vita continuamente ci pone.
Ma noi pensiamo già di conoscerci (e di conoscere il mondo). Quella parte "superficiale" della Presenza (cioé la Mente, che serve da tramite tra il nostro vero Io e il mondo), in tutti noi cade nel trabocchetto di pensare di aver capito; pensa di avere la "giusta visione" di come stanno le cose. E non si avvede che il suo è solo un "punto" di osservazione strettamente personale, soggettivo, che non vede le cose come sono realmente.
Noi vediamo (ed interpretiamo) la vita e noi stessi attraverso i "dati" che abbiamo su di essa. Se sappiamo "quattro cose" su di una persona, quando la incontriamo non la vediamo in modo aperto, ricettivo, senza giudicare, ma la vediamo "filtrata" attraverso l'opinione che ci siamo formati su di lei.
Così facendo noi vediamo il vecchio, non il nuovo. E questo fino a quando continueremo a scambiare le opinioni, basate sulle poche informazioni che abbiamo, per la Realtà Oggettiva.
Chi sa quattro cose sugli alberi ha senz'altro una visione meno oggettiva di un botanico. Ma anche il botanico non può affermare di conoscere fin nell'intimo un albero vero, reale, quando se lo trova di fronte.
Da qui l'importanza di non dare eccessivo peso alle "conoscenze" acquisite, semz'altro utili per muoversi ed agire nel mondo, ma non già rappresentative di una Realtà in continua trasformazione e ben più "profonda e misteriosa" di quanto possiamo immaginare.
Essere sempre aperti e disponibili permette alla "Presenza" di essere sempre vigile e in crescita, una crescita in consapevolezza.

Ecco, ho parlato della Presenza brevemente, a modo mio.
Chi vuole può approfondire (questo ed altri affascinanti e insospettati "segreti" di noi stessi e dell'esistenza) attraverso la lettura di "L'Ultimo Segreto", del Maestro Andrea Di Terlizzi (esperto in Scienze Interiori e Filosofia Olistica), ed. Adea. Un libro veramente "prezioso" scritto in modo dolce e scorrevole, adatto a tutti ed in grado di offrire, a quanti vi si schiuderanno, la possibilità di accedere ad uno "spazio coscienziale" più aperto e disteso, e di guardare alla vita con "nuovi occhi".


Buona lettura.

giovedì 14 maggio 2009

IL SALENTO POTREBBE ESSERE (IN UN FUTURO CHE PER QUANTO LONTANO PRIMA O POI ARRIVA) "ELETTO" SEDE DI UNA CENTRALE NUCLEARE. CI RISIAMO


QUESTA E' UNA IPOTESI MICA TANTO FUTURIBILE (LEGGETE L'ARTICOLO: http://www.libero-news.it/adnkronos/view/118499 ).


Infatti sembra che il "pericolo", a cui il Salento è scampato negli anni sessanta, si ripropone di nuovo. Bella cosa, anziché liberarlo dalle Centrali al carbone adesso c'è il rischio che gliene appioppino anche una nucleare.


RIFIUTI PERICOLOSI DI UNA CENTRALE ENEL VENGONO SMISTATI DALLA PUGLIA IN CALABRIA

LA NOTIZIA POTETE LEGGERLA QUI:


e riguarda non una, ma ben centomila tonnellate di residui fangosi pericolosi.


Sì, è vero, sono state arrestate dieci persone, ma possibile che i responsabili della Centrale Enel di Brindisi non ne sapessero nulla? Centomila tonnellate non si trasportano in una valigetta.

Quello dei rifiuti tossici è ormai un tema scottante verso cui stare sempre in guardia. Perché allora non prenderlo "di petto" per tentare di risolverlo? Questione economica.

E intanto 100.000 tonnellate di rifiuti vengono prodotte e spedite tranquillamente in una cava della Calabria, e la colpa viene scaricata su alcuni dipendenti e qualche impresario disonesto. Mah!

mercoledì 13 maggio 2009

YIN E YANG: CONOSCERLI AIUTA A GESTIRE LE NOSTRE ENERGIE


Yin e Yang. Ne parlerò così, a ruota libera. Chi vuole approfondire in modo "accademico" può consultare siti o testi più specifici.

Darò innanzitutto un consiglio: Non lasciamoci "ostacolare" dai termini. Yin e Yang stanno ad indicare (secondo l'antico linguaggio cinese) le "due energie primordiali" dalle quali ha avuto origine l'Universo (come dice Lao Tze nel Tao te ching: "Dall'Uno nasce il due...".
Dalla loro interazione hanno avuto origine tutte le cose create, dalle più grandi alle più piccole. Dal loro incontro e fusione nasce il Movimento, il Mutamento e qualsiasi "trasformazione" della vita (al riguardo può essere molto utile la lettura dell'I ching, l'Antico libro sapienziale cinese).

Potremmo definire lo Yin come il "femminino cosmico" e lo Yang come la sua controparte maschile (ma attenti a non dargli un valore antropomorfico).

E' Yin il buio, il freddo, il vuoto, la ricettività, la morbidezza, il basso, lo spazio, la notte, la debolezza, il riposo...

E' Yang la luce, il caldo, il pieno, la penetrazione, la durezza, l'alto, il movimento, il giorno, la forza, l'attività...

Queste coppie di valori non sono assolute, ma relative. Una nube, per esempio, è Yin in rapporto al Sole, ma è Yang rispetto alla Terra (perché sta più in basso del Sole ma più in alto della Terra).

Lo Yin e lo Yang non possono essere percepiti direttamente, ma solo osservando i loro "effetti". Così non possiamo constatare l'originale Yang come calore, ma lo possiamo scorgere in un fuoco acceso da un contadino. Ma poiché questi valori sono relativi, il fuoco di una catasta di legno, pur essendo Yang, diventa Yin se paragonato a quello prodotto da un vulcano in eruzione.

Ma torniamo a considerare lo Yin e lo Yang come "energia", perché può esserci utile per gestire al meglio le nostre forze. Proviamo a vedere tutto in termini energetici. In base alle qualità dello Yin possiamo dedurre che è una energia più "debole" rispetto allo Yang. Di conseguenza, quando siamo nella fase Yin noi consumiamo meno energia. Poiché lo Yin è ricettività e morbidezza, l'essere "aperti" e rilassati ci permette un "risparmio energetico". E' molto importante comprendere questo punto perché dalla sua giusta comprensione (e messa in pratica) dipende una migliore qualità della nostra vita.



Come ci mostra il simbolo del Tai chi, al massimo dello Yang si genera lo Yin, e viceversa. Questo vuol dire che se noi ci sforziamo molto e a lungo alla fine arriverà lo sfinimento (cioé la fase Yin). Come dice Lao tze: "...A grandi passi non si va lontano...". Ma, allo stesso tempo, è bene non risparmiarsi standosene sempre senza far nulla.

Come fare allora?

E' bene sapere che esistono delle onde energetiche (quelle che vengono anche definite bioritmi) che agiscono su tutta la Natura (compresa la nostra). Imparare a conoscerle, sentirle e gestirle è uno degli scopi di un praticante di Tai chi chuan (ma dovrebbe esserlo anche di ogni uomo e donna). Stiamo parlando proprio dell'alternarsi di Yin/Yang. Vi sono grandi onde (come i cicli cosmici), onde più piccole (che possono essere l'alternarsi delle stagioni) e via dicendo, fino alle onde energetiche umane. Inoltre, all'interno delle grandi onde ve ne sono di più piccole, fino all'infinito.

Durante la nostra giornata noi possiamo essere in una grande "onda Yang", all'interno della quale vi possono essere tanti momenti Yin.

Onde energetiche: imparare a "sentirle", riconoscerle e gestirle, è quello che nell'Antico linguaggio di alcune Scuole veniva definito come il "Cavalcare la Tigre" (per tigre si intende l'Energia Materiale in costante fluttuazione).

Voler agire a tutti i costi quando, per esempio, ci troviamo in una "fase" ricettiva, è andare contro le Leggi della Natura, non ne uscirà fuori nulla di buono.
Imparare a "cavalcare l'onda" è di fondamentale importanza per tutti noi, uomini e donne di questi tempi.
Sballottati come siamo dalle "onde" dei continui alti e bassi della vita, e dal succedersi di repentini cambiamenti, sapersi mantenere a "galla" può significare la sopravvivenza.






Occhio alle onde.



martedì 12 maggio 2009

Exercitium: Coltivare se stessi



Credo che la sostanziale differenza tra l'uomo comune e un uomo (o una donna) che si possa definire "in cammino" risieda soprattutto nel fatto che il primo non è consapevole della propria disarmonia (sia in se stesso che con l'ambiente circostante), mentre il secondo ne è divenuto (anche se in parte) consapevole.
Questa "presa di coscienza" del secondo tipo di uomo può fungere da stimolo alla Ricerca, sia delle Leggi che regolano l'esistenza umana, sia dei "metodi" che portano a ristabilire un "naturale" modo di vivere, una armonia in se stessi e col mondo circostante.
L'uomo non nasce perfettto, ma ha bisogno di "coltivare se stesso" per divenire tale. Inutile dire che qui si parla non di una perfezione "statica, immobile", quanto piuttosto della difficile arte dell'equilibrio dinamico tra differenti campi di forze.

L'uomo, trovandosi tra il Cielo e la Terra, è portato ad essere attratto ora dall'uno ora dall'altra, perdendo costantemente il "centro". E' interessante notare come alle persone particolarmente sbilanciate "in alto" manchi un senso di praticità, di stabilità, di saldezza. Queste sembrano quasi "galleggiare" prive di fondamenta, distaccate dalla realtà e prive di un senso dell'io. Le seconde, al contrario, sono troppo materialiste, troppo precise, puntigliose, rigide, eccessivamente strutturate e centrate in se stesse. Le prime appaiono come "sensa spina dorsale". Le seconde eccessivamente rigide. Le prime troppo aperte, le seconde eccessivamente chiuse.


Nella maggior parte delle persone, in definitiva, manca un "centro" stabile che impedisca di "cadere" costantemente in uno dei due campi di forza. Questo "centro", in Giappone, è chiamato Hara (leggete al riguardo: "Hara. Il centro vitale dell'uomo secondo le Zen, ed. Mediterranee, K. Von Durckheim") ed è situato nel nostro "naturale" centro di equilibrio: il ventre. Il suo equivalente cinese è il Dantien (le pratiche centrate sul Dantien sono di fondamentale importanza nel Tai chi chuan).
Da qui l'importanza dellExercitium, della Pratica. Di quell'addestramento, cioé, che ci consente di situarci in una "sfera energetica e di consapevolezza" che, pur agendo nel mondo non ne è costantemente preda.
Naturalmente "la pratica" non riguarda solo il tempo che dedichiamo alla disciplina scelta, ma deve entrare a far parte di ogni momento della giornata, di ogni azione, in un continuo "coltivare se stessi". Per fare ciò è indispensabile dedicarsi contemporaneamente "all'arte della Presenza".

sabato 9 maggio 2009

MI SCAPPA UN POST - FITNEES CASALINGO: CONSIGLI GINNICI

Se non avete un Centro Fitnees a portata di mano o vi manca la possibilità economica di pagarvi la palestra, non disperate, eccovi due semplici alternative alla portata di tutti (che non solo fanno bene alla salute, ma fanno anche risparmiare un po' di quattrini).
Prima alternativa: FARE PULIZIE IN CASA.
Questa è veramente alla portata di tutti.
Se siete single e pagate la donna delle pulizie, licenziatela (mi dispiace per la donna in questione, vuol dire che troverà lavoro da qualche altra parte).
Se siete sposati chiedete al vostro/a partner di sostituirlo/a nelle faccende domestiche. Se invece vivete ancora coi vostri genitori, pretendete dalla mamma di fare voi quello che fino ad oggi è stato compito suo.


In pratica: Prendete uno straccio di stoffa e spolverate bene tutti gli oggetti (anche quelli che stanno sull'ultimo scaffale della libreria). Poi lavate i vetri delle finestre e del balcone. Quando avete finito prendete la scopa e spazzate bene per terra (anche negli angoli più lontani e irraggiungibili). Infine, usando il buon vecchio rastrello, straccio e secchio, lavate ben bene il pavimento. Anche in questa fase è indispensabile pulire con cura tutti gli angoli (anche quelli "odiosi" dietro la libreria o sotto il letto). Per ripulire gli angoli irraggiungibili col rastrello prendete con le vostre delicate manine lo straccio bagnato e fate ogni sorta di piegamento, stiramento e genuflessione che il caso richiede.
Benefici: Scioglie tutti i muscoli, allungandoli e rinforzandoli. Anche i legamenti vengono sciolti da questa salutare "ginnastica". Inoltre sgonfia la pancia, combatte la stitichezza e riduce gli eccessi di grasso nel corpo. In molti casi vi si possono riscontrare anche benefici mentali, in quanto l'eccessivo carico di pensieri si riduce notevolmente durante l'impegno meticoloso di questa attività. Migliora anche la vista, il senso dell'equilibrio e la percezione dello spazio.
Controindicazioni: Questi "esercizi" sono sconsigliati per tutti coloro che pensano di essere "al di sopra di certe faccende", in quanto riducono notevolmente il "senso di importanza". Se ne sconsiglia anche l'uso ai pigri cronici che non vogliono, ma proprio non vogliono, guarire dal loro male.
Tutti gli altri possono provare. Io pratico regolarmente questa ginnastica da una dozzina d'anni (cioé da quando vivo da solo) e posso garantire che funziona davvero.
Seconda alternativa: FARE L'AMORE IN CASA NEI MODI PIU' IMPENSABILI.
Questa seconda serie di esercizi è sicuramente più gradevole della precedente, è alla portata di tutti (o quasi) e apporta un notevole aumento di energia fisica (mentre, al contrario, riduce il consumo di energia elettrica in casa, come vedremo in seguito).
Se siete single non disperate, fatevi un'amante e andatela spesso a trovare a casa (soprattutto mentre sta sbrigando le faccende domestiche). Se invece siete sposati il "problema partner" non si pone. Seguite questi semplici "step" e vedrete succedere cose meravigliose.

In pratica: Quando la vostra partner sta in lavanderia, dopo che ha messo in funzione la lavatrice, adagiatela dolcemente sull'ellettrodomestico vibrante e ondulante e "prendetela" lì, sul posto (a voi scegliere la posizione). Dopodiché lasciatevi cullare dal dolce moto. Questo primo "esercizio" è molto rilassante. Funziona come una ginnastica passiva. Quando, invece, vi siete riscaldati, spegnete la lavatrice e fate in modo che sia la vostra energia propulsiva a "sbattere" non solo la donna, ma anche l'elettrodomestico (primo risparmio energetico). Altro esercizio (da eseguire subito dopo pranzo): se la vostra partner abitualmente usa la lavastoviglie per lavare i piatti, chiedetele di rinunciare e di farlo manualmente (altro risparmio energetico). Durante l'operazione di lavaggio abbordatela dolcemente da dietro e palpatevela come vi pare. Lei sicuramente riceverà un "forte imput" e laverà i piatti come non lo ha mai fatto in vita sua (addirittura è probabile che vi chiederà spesso, in futuro, di rifare quel giochino) e la lavastoviglie diverrà solo un "reperto archeologico". Inutile dire che lo stesso esercizio può benissimo adattarsi ad altre faccende domestiche (come fare il pane, la pasta, sparecchiare, e cose di questo genere). Al fine di rinforzare la muscolatura di entrambi i partners credo non sia il caso di citare le ben famose posizioni in piedi (con lei, per esempio, che avvolge una gamba attorno ai fianchi di lui). Un'altra pratica molto gradevole è quella di farlo (sempre rigorosamente in posti inusuali della casa) al buio completo o a lume di candela (ancora risparmio energetico). Le varianti sono tante. A voi sbizzarrire la fantasia.
Benefici: Molti benefici sono simili a quelli della serie precedente. Va fatto però notare che queste altre pratiche rinforzano maggiormente la muscolatura, le ossa e i tendini. Fanno crescere il calore interno, il fuoco gastrico, con conseguente aumento dell'appetito e di tutte le funzioni vitali. Anche la fantasia è grandemente stimolata. Aumenta la sensibilità (maggiormente con le pratiche al buio). Migliora anche la vista (non solo con le pratiche al buio) e aumenta considerevolmente la "gioia di vivere".
Controindicazioni: L'uso di questi esercizi è fortemente sconsigliato a tutti i moralisti, perbenisti e clericisti. Anche quelli che "prima lo fanno e poi si pentono" possono ricevere delle serie ripercussioni da questi esercizi.
Anche su queste pratiche posso garantire l'assoluta efficacia (anche se come lo faccio io sono fatti miei. E' una questione privata se permettete).
Buon fitnees e...buena vida!

venerdì 8 maggio 2009

BUSTO DI NEFERTITI: VERO O FALSO?


In questi giorni circola la notizia che il busto della Regina Nefertiti, conservato nell'Altes Museum di Berlino, non sia un originale. C'è chi afferma che il famoso busto potrebbe non risalire a circa 3.500 anni fa, ma che sia opera di un artista (Gerard Marks).
A sostenere questa tesi è uno storico dell'arte svizzero, Henri Stierlin, il quale mette in dubbio l'autenticità del busto affermando che si tratti di una copia creata nel 1912. Sembra che l'archeologo Ludwig Borchardt, responsabile degli scavi a Tell el-Amarna, abbia commissionato l'opera per provare i pigmenti trovati durante gli scavi. Ma il risultato fu così entusiasmante che nessuno osò mettere in dubbio l'autenticità dell'opera quando, nel 1923, si cominciò a parlare ufficialmente del busto (spacciandolo per autentico). Mah! Tutto può essere. Il busto in questione è comunque bellissimo.
Resta il fatto che la Regina Nefertiti fosse veramente bella. Lo dimostra quest'altro busto in quarzite nera (sicuramente originale dell'epoca) custodito al Museo del Cairo.





Ma la cosa più importante (busti a parte) risiede nella "statura" umana e morale di questi due grandi esseri: la Regina Nefertiti e il Faraone Akhenaton, che lottando contro la casta dei sacerdoti misero fine (anche se solo per un breve periodo) allo strapotere e alla corruzione che dilagavano nell'Egitto di 3.500 anni fa.

Questo Faraone, da solo, mise fine al politeismo, tolse ai sacerdoti l'egemonia sulle faccende pubbliche, private e spirituali e spostò la capitale da Tebe a Tell el-Amarna (l'antica Akhetaton). Una vera rivoluzione nell'Antico Egitto.

Le vicende di Akhenaton e di Nefertiti mi sembrano veramente degne di essere approfondite (credo più di quelle del più famoso Ramses II) per il grande valore umano che le ha caratterizzate.
Qui non siamo in presenza di un uomo che miri al potere per frenare l'evoluzione coscienziale del suo popolo, quanto piuttosto di un Re che usa il "suo potere" per aiutare l'umana evoluzione.




giovedì 7 maggio 2009

I FIORI DI KAMA - MILITARI: LI CHIAMANO EROI, IO LI CHIAMO MERCENARI

Oggi vi ripropongo un post, scritto più di due anni fa (07.05.2009), attraverso il quale "prendo posizione" riguardo all'errata opinione diffusa sul chi sia l'eroe moderno.


"E' di oggi la notizia dell'ennesimo massacro di "vittime innocenti". Un piccolo villaggio (in Afghanistan) è stato bombardato dall'aviazione statunitense.





Premetto che non ho nulla contro i ragazzi che vanno a servire le rispettive "patrie" in terre lontane, fosse anche per denaro. 

Però è importante dare "pane al pane e vino al vino", come si suol dire. 

Piuttosto è quel giocare coi termini che mi da fastidio. 

Spesso ci presentano i militari come degli "eroi". Ma l'Eroe è ben altra cosa. 

I soldati (di qualunque nazione) vanno in guerra per il denaro. Infatti è risaputo che i militari che prestano servizio in Afghanistan o in Irak percepiscono stipendi altissimi.

Gli eserciti si fanno col denaro, e servono a produrre denaro. Punto e basta.

E la cosa non è nuova, va avanti così da chissà quanto tempo. Per fare un esempio, tutti i soldati dell'antica Roma erano ben remunerati durante le campagne militari, e quando tornavano a casa ricevevano appezzamenti di terreno come "bonus" di uscita. Pompeo e Crasso (che con Cesare formarono il Triumvirato) erano straricchi, molto più di Berlusconi, perciò si potevano permettere di mettere sù dei formidabili eserciti.

Oggi, in molti "paesi civili", gli eserciti sono pagati dal popolo. Ma è sempre questione di ricchezza.

Ma, tornando all'eroicità, è bene precisare che l'Eroe (termine che deriva da Eros=Amore, Passione,Desiderio) è una persona che ama la vita profondamente e combatte contro le ingiustizie per difendere i deboli e gli oppressi (non per massacrarli, al soldo di politici e multinazionali).

Di solito l'Eroe combatte contro persone o esseri più forti di lui (come nel caso degli Eroi mitologici che combattevano contro draghi e mostri).

Nella Mitologia Greca, Ercole, Teseo, Perseo, Bellerofonte e tanti altri affrontavano imprese "sovrumane" per liberare territori e popolazioni da minacce mortali. 

L'Eroe (quello vero) è un essere a metà strada tra l'umano e il divino (perché un Eroe è per metà figlio di un dio e per metà figlio di una mortale), e il suo scopo è liberare gli esseri umani da minacce, mostri e quant'altro.


Bellerofonte uccide la Chimera

A proposito del "guerriero moderno", o eroe moderno, oggi è tale chi "cerca" e difende la Verità (Verità come Realtà, non come contrario della menzogna), non tanto con le armi ma soprattutto attraverso "l'arma della comunicazione".





domenica 3 maggio 2009

PADRONI DEL VOSTRO DESTINO - IL LIBRO CHE PORTEREI IN SALVO IN UNA IPOTETICA "ARCA DI NOE'"


Di libri ne ho letti tanti nella vita, dai romanzi rosa ai gialli, dai classici agli erotici. Poi libri sullo Yoga (antichi e moderni), sul taoismo, zen, buddhismo, sufismo, induismo, cristianesimo e quant'altro.
Senz'altro ve ne sono alcuni che amo (anche degli stessi autori del libro in questione) e a cui sono particolarmente affezzionato.
Ma la particolarità di "Padroni del vostro destino", secondo me, è che qui siamo in presenza di qualcosa di unico. Questo libro è un manuale completo ed esaustivo sull'essere umano. Lo considero indispensabile per la conoscenza di se stessi, per la Ricerca Interiore.
Scorrendo le pagine di questo volume diventa sempre più evidente di avere tra le mani qualcosa di estremamente raro e prezioso. Grazie ad esso l'uomo può finalmente sapere la "via" da seguire per conoscersi. Praticamente intendo. In quanto il libro non è solo teorico, ma fornisce delle "solide" basi su cui "lavorare" per conoscere ogni più minuta sfaccettatura della propria personalità e del proprio essere (ad iniziare dall'osservazione delle funzioni della "macchina umana").

Se mi dovessero dire: "Stiamo costruendo un'Arca, potrai portare con te un solo libro. Quale scegli?"

Bene, non avrei nessun dubbio, sceglierei "Padroni del vostro destino".
Un grazie di cuore agli autori.




RICERCA INTERIORE - SPERIMENTARE LA DIVERSA VELOCITA' DEI CENTRI

CHI STUDIA LE FUNZIONI DELL'ESSERE UMANO SECONDO LA VISIONE DELLE SCUOLE DI RICERCA INTERIORE (LEGGERE "PADRONI DEL VOSTRO DESTINO, ED. ADEA) SA DELL'ESISTENZA DI DIFFERENTI CENTRI, E DI COME QUESTI "VIBRANO" SECONDO DIFFERENTI VELOCITA'.
Il Centro Motore, quello Emozionale e quello Intellettivo, funzionano secondo velocità differenti. Questo è un fatto certo, scientifico (cioé sperimentabile da chiunque).
Io osservo da molti anni le funzioni dei centri.
Ultimamente sto sperimentando intensamente la differenza di velocità tra il Centro Intellettivo e quello Motore (molto più veloce del precedente). In pratica la mente non riesce a stare dietro ai movimenti. Non riesce a cogliere tutti i "passaggi di un gesto".
Dicevo che lo sto sperimentando "intensamente" perché mi sono messo in testa di imparare un brano di chitarra classica spagnola (il brano è Asturias di Albeniz, guardate il video alla fine) solo "osservando" i gesti delle mani del musicista.
E' veramente un'impresa difficilissima (se non impossibile). Mi tocca bloccare spesso il video per guardare la posizione esatta delle dita. In più devo aiutarmi con l'udito e con le mie conoscenze passate (poche) di suonatore di chitarra. Sicuramente avrei fatto prima se mi fossi messo a studiare la partitura. Ma questo è un bellissimo "supersforzo" che mi sveglia tantissimo.
Mi sveglia perché, in pratica, siccome l'occhio e il cervello non riescono a stare dietro ai movimenti delle dita devo "focalizzarmi" al massimo delle mie possibilità.
E devo dire che il Supersforzo funziona. L'energia (così focalizzata) aumenta, e me la ritrovo a disposizione per le altre attività della giornata.
Perché non provate (inutile ripetere, però, che senza un lavoro di Scuola tutto questo è quasi impossibile. Ma si può iniziare acquistando il libro. Chissà che...)


IL LATO COMICO DELLA VITA - PAZZA CINA

CHI LO HA DETTO CHE LE STRANEZZE LE POSSIAMO TROVARE SOLO A LAS VEGAS O IN GIAPPONE? ANCHE LA CINA (UN MILIARDO E 400 MILIONI DI PERSONE) SI STA METTENDO AL "PASSO COI TEMPI".




































E GUARDATE QUESTO "PAZZO" PING PONG




venerdì 1 maggio 2009

La rotazione dei pianeti e del Sistema Solare

E' RISAPUTO CHE IL NOSTRO "PIANETA TERRA" RUOTA ATTORNO AD UN ASSE CENTRALE, ALLORA ANCHE IL NOSTRO CORPO RUOTA CON ESSO?!

Una domanda: "Quanti di noi si soffermano a riflettere su questo fatto evidente, scientifico?"



In effetti noi, quando siamo seduti in poltrona, siamo fermi solo apparentemente. In realtà ci stiamo muovendo, stiamo ruotando assieme al nostro pianeta, questa immensa sfera che "galleggia" nello spazio.
Il fenomeno di "apparente" immobilità è simile a quello che sperimentiamo quotidianamente quando viaggiamo in automobile. Durante uno spostamento in auto ci stiamo muovendo nello spazio, sia noi che gli oggetti contenuti nell'abitacolo. Quell'apparente immobilità che sperimentiamo è solo un'inganno sensoriale. Ma in realtà stiamo sfrecciando ad alta velocità sospinti dalla forza propulsiva del motore.


Il motore, mettendo in movimento gli ingranaggi, fa ruotare il semiasse. Il semiasse, a sua volta, tramite altri ingranaggi fa muovere le ruote. (Ho parlato di questo particolare per far notare come tutto ciò che ruota si muove attorno ad un "asse" centrale).

Anche l'immensa macchina del Sistema Solare ruota attorno ad un "asse" centrale: il Sole. Una cosa molto interessante su cui fermarsi a riflettere è che ciò che definiamo tempo non è altro che il movimento nello spazio secondo un certa direzione e velocità.
I pianeti, ruotando attorno a se stessi e attorno al Sole centrale, subiscono diversi cambiamenti. Cambiamenti climatici, morfologici, biologici, ecc. Tutti questi cambiamenti noi li definiamo "scorrere del tempo". Ne sono un esempio le diverse stagioni che si avvicendano sulla "nostra" Terra, dovute sia all'avvicinamento e allontanamento dal Sole (perché l'orbita della Terra attorno al Sole è ellittica) sia alla rotazione della Terra su se stessa e all'alternarsi dell'inclinamento dell'asse terrestre. Dobbiamo a questi immensi "giramenti di palle" attorno al "Fuoco centrale" la ciclicità delle stagioni, quindi l'arrivo della primavera, lo sbocciare di un fiore, la maggior voglia di vivere che sperimentiamo col "rifiorire" della Natura e mille altri fenomeni. Quei fenomeni "energetici" che noi chiamiamo "vita".


E torniamo alla spirale. Se riusciamo ad immaginare (casomai aiutandoci con un'immagine) il Sistema Solare in movimento, e se poi immaginiamo il Sistema Solare non solo in movimento intorno al Sole, ma contemporaneamente in movimento assieme a tutta la Via Lattea, allora diventa chiaro come la "linea energetica" invisibile tracciata da ogni singolo pianeta divenga spiraliforme. Un immenso fuso vorticante.

Non so se sono stato chiaro, non è facile spiegarlo in poche parole. Ma chiunque può approfondire e cercare i tanti "nessi" con tutti i fenomeni della nostra "quotidianità".