mercoledì 29 aprile 2009
MA LA STRUTTURA DELL'UNIVERSO NON POTREBBE ESSERE SPIRALIFORME?
martedì 28 aprile 2009
AI CONFINI CON LA FANTASCIENZA - ESPERIMENTI MILITARI SUGLI UOMINI: COSA C'E' DI VERO?
A PROPOSITO DI STILE: IL MIO BLOG
MA LA BELLEZZA E' SOLO UN FATTORE ESTETICO?
QUAL'E' QUELLA COSA DA CUI TUTTI DIPENDIAMO MA NESSUNO LA VEDE?
FEBBRE SUINA: ANCHE QUI VALE LA LEGGE DELLA DOMANDA E DELL'OFFERTA?
lunedì 27 aprile 2009
L'ANGOLO DELLA POESIA
DALLA SAGGEZZA DEL TAOISMO UNA LEZIONE DI "BUON GOVERNO"
I LIBRI CHE HO LETTO: IL POTERE DI CAMBIARE LE COSE
Che sarà mai? Vi starete chiedendo.
Proverò a dirlo con parole mie (ma bisogna leggere il libro per capirlo veramente): le ottave sono le predisposizioni energetiche che continuamente viviamo durante la giornata (e sono collegate al concetto di ciclicità dei fenomeni).
Per esempio: vi sono momenti della giornata in cui siamo più predisposti verso l'azione e altri, invece, in cui lo siamo verso l'introspezione. Sono un po' come le fasi del respiro: espiro, inspiro. Quindi vi sono momenti in cui siamo più propensi a dare, a portare fuori, ad esprimerci, ecc.: questa è un'ottava discendente.
In altri momenti vogliamo prendere, portare dentro: questa è invece l'ottava ascendente.
La lettura appartiene a questo secondo caso. Perciò, se durante la fase discendente ci incaponiamo a voler studiare oppure a stare fermi (onda ascendente), probabilmente non faremo altro che essere continuamente distratti.
E' come quel famoso detto: "C'è un tempo per prendere e un'altro per dare. C'è un tempo per riposare e un'altro per agire".
Questo e molti altri segreti come la Legge del tre, la Legge del sette (o delle ottave), l'alternanza degli opposti, l'esperienza, ecc., vengono spiegati dettagliatamente in questo prezioso piccolo manuale.
A me è servito tantissimo.
Il Potere di cambiare le cose
O. O. e H. H. - Edizioni Adea
domenica 26 aprile 2009
CACCIA: SPECIE ANIMALI CHE L'UE PROTEGGE SONO A RISCHIO IN ITALIA
sabato 25 aprile 2009
I DANNI PSICOLOGICI DEGLI SPOT DURANTE I FILM
TAI CHI CHUAN - LA CANZONE DELLE TREDICI POSIZIONI
giovedì 23 aprile 2009
YOGA - LE PARTI DI NOI CHE NON ESERCITIAMO SI ATROFIZZANO
martedì 21 aprile 2009
IL LATO COMICO DELLA VITA - A SIGNO' NUN LO VEDE CHE NUN CE STA?
lunedì 20 aprile 2009
SE FOSSIMO SVEGLI E CONSAPEVOLI NON PARLEREMMO NEANCHE DI TESTAMENTO BIOLOGICO
domenica 19 aprile 2009
UNA VITA DAVANTI
sabato 11 aprile 2009
DA UNA NAVE NON PUOI FUGGIRE
venerdì 10 aprile 2009
10 E LODE A CLAUDIO ABBADO
domenica 5 aprile 2009
RACCONTO BREVE - AL CONFESSIONALE
- Padre ho molto peccato. -
- Dimmi figliolo, qual'è la tua colpa? -
I FIORI DI KAMA - PASSIO CHRISTI: L'OMBRA DELLA VERITA'
sabato 4 aprile 2009
I FIORI DI KAMA - POESIA: ANELANDO AL FUOCO DELLA PASSIONE
venerdì 3 aprile 2009
I FIORI DI KAMA - POESIA: SOLITUDINE
mercoledì 1 aprile 2009
ZEN - LA SPADA DELL'INTELLIGENZA DISCRIMINATIVA
Mentre mi appassiono a leggervi articoli e vedere filmati, scopro una bella poesia Zen (o Chan?). L'autore sembra essere un monaco e poeta vissuto tra il 729-843 d.C. Si chiamava Chia Tao.
Il suo filo gelido non è mai stato provato.
Ora che te l'ho mostrata, ti prego, dimmi:
Vi è forse qualcuno che patisca ingiustizie?
Per me, che pratico quotidianamente sedendo immobile, in silenzio, attento, presente, da circa dieci anni (guarda che combinazione), questa poesia giunge (nel suo splendore) come un lampo accecante.
Forse, solo un serio praticante di meditazione, yoga o arti marziali può capirne la bellezza.
Rendere forte e tagliente la capacità di discernimento, e portarla nell’azione.,nel gesto, nella parola.
Per difendere non solo se stessi, ma soprattutto il mondo dalle ingiustizie.
Amore.
E penso ad un tale uomo, e alla mano che brandisce una simile spada affilata. Pericolosa.
Quanto dovrà essere veloce, attento, preciso, ben calibrato ogni suo colpo sferrato?
Il rischio è grande. Si può sbagliare nel maneggiare una spada, o la parola. Si può ferire qualcuno, o se stessi.
Freddezza.
Resta la responsabilità dell’azione. Ma occorre agire. Perché il dubbio, o l’inazione, possono far più danni.
Dopotutto il risultato finale non è nelle nostre mani.
Allora non si può che agire, e parafrasando Chia Tao ripetere:
Il suo filo gelido non è mai stato provato.
Ora che te l’ho mostrata, ti prego, dimmi:
Vi è forse qualcuno che patisca ingiustizie?