domenica 1 marzo 2009

FARMACI A CONFRONTO (2)



Msg. n. 25
Inviato da sagitta55 alle ore 12:53 del giorno 05/02/2009

L CORPO MANDA SEGNALI

Il nostro corpo, con la sua saggezza, ci manda dei segnali molto chiari (i sintomi), basta saperli ascoltare ed interpretare.
Il corpo può reagire in vari modi per liberarsi dal disturbo: la diarrea, il mal di pancia, la febbre, il vomito, l’inappetenza; questi ed altri messaggi appartengono al linguaggio del corpo. Linguaggio che l’uomo moderno sembra avere dimenticato come interpretare. Di conseguenza scambiamo queste reazioni naturali del corpo per malattie.

Mettiamo la febbre: con essa il corpo sta reagendo proprio ad una malattia; perciò si dovrebbe piuttosto fare in modo di non ostacolarla. Invece facciamo di tutto per farla subito "scendere", anziché favorire il suo libero decorso. In caso di febbre sarebbe di enorme aiuto praticare un digiuno, come raccomandava persino il padre della medicina moderna, Ippocrate, nel suo trattato: “Il regime nelle malattie acute”.

La febbre non è una malattia, ma una naturale reazione del corpo per combattere una infezione o l’aggressione da parte di agenti nocivi.

Così come le allergie, che sono dovute ad uno stato di intossicazione del corpo. Si dà poca importanza all’intossicazione come condizione che favorisce l’indebolimento dell’organismo e la comparsa di una disfunzione che chiamiamo “malattia”. Non bisogna pensare che gli intossicati siano solo gli alcolizzati, i drogati, o i minatori e gli operai delle fabbriche metallurgiche: siamo tutti più o meno intossicati.

LA SAGGEZZA DEL CORPO

Il corpo ha la sua saggezza e se non lo ostacolassimo, nel tentativo di ristabilire la sua naturale condizione di salute quando si sente intossicato o alterato, esso recupererebbe facilmente la condizione ideale. Dovremmo quindi imparare ad ascoltare i sintomi e comprenderne le cause, e non ricorrere subito ai medicinali senza rimuovere la causa.

I medicinali dovrebbero essere l’ultima risorsa a cui ricorrere, usandoli il minimo indispensabile, perché sono veleno per l’organismo.


Continua. 2

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