venerdì 14 gennaio 2011

Ricomincia il concertino dell'Influenza suina



C'era da aspettarselo, io ci avrei scommesso, dopotutto ci sono ancora da smaltire non so quanti milioni di dosi di vaccino, vuoi che i diretti interessati mollino la presa? Manco per sogno! Il business deve andare avanti!

Così stanno ricominciando a bombardarci di notizie su presunti casi di morti sospette a causa del virus H1N1.

I giornalisti poi, poverini, devono pur lavorare. Perciò qualunque cosa faccia notizia subito te la sbattono in prima pagina. E l'effetto panico, si sà, fa moooolto notizia.

Scommetto che se cominciasse a far notizia il numero di persone che nel mondo muore scivolando su una buccia di banana sicuramente il numero dei decessi supererebbe di gran lunga quelli che vengono attribuiti a questo "mostruoso" virus.

Su sei miliardi e mezzo di persone si possono trovare cifre considerevoli su qualunque aspetto hai deciso di mettere in evidenza: vuoi sapere quante persone mettono i calzini alla roverscia al mattino, perché ancora mezzo addormentati? Sicuramente migliaia. Vuoi sapere quanta gente muore per una diagnosi o per un'operazione sbagliata? O quanta gente muore per l'uso di farmaci? Sicuramente molti più di quanti ne muoiono per un qualunque virus. Ma quell'informazione danneggia la categoria sanità-medico-farmacista-industria farmaceutica, quella del virus, invece, la rafforza.

E il concertino continua...

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