C'era da aspettarselo, io ci avrei scommesso, dopotutto ci sono ancora da smaltire non so quanti milioni di dosi di vaccino, vuoi che i diretti interessati mollino la presa? Manco per sogno! Il business deve andare avanti!
Così stanno ricominciando a bombardarci di notizie su presunti casi di morti sospette a causa del virus H1N1.
I giornalisti poi, poverini, devono pur lavorare. Perciò qualunque cosa faccia notizia subito te la sbattono in prima pagina. E l'effetto panico, si sà, fa moooolto notizia.
Scommetto che se cominciasse a far notizia il numero di persone che nel mondo muore scivolando su una buccia di banana sicuramente il numero dei decessi supererebbe di gran lunga quelli che vengono attribuiti a questo "mostruoso" virus.
Su sei miliardi e mezzo di persone si possono trovare cifre considerevoli su qualunque aspetto hai deciso di mettere in evidenza: vuoi sapere quante persone mettono i calzini alla roverscia al mattino, perché ancora mezzo addormentati? Sicuramente migliaia. Vuoi sapere quanta gente muore per una diagnosi o per un'operazione sbagliata? O quanta gente muore per l'uso di farmaci? Sicuramente molti più di quanti ne muoiono per un qualunque virus. Ma quell'informazione danneggia la categoria sanità-medico-farmacista-industria farmaceutica, quella del virus, invece, la rafforza.
E il concertino continua...
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