lunedì 10 gennaio 2011

La fredda morsa della Burocrazia



Tenetevi attenti e concentrati, perché l'argomento che stiamo solo per "sfiorare" è di primaria importanza, stiamo infatti per tentare di abbozzare uno schizzo di questo fantasma, inafferrabile eppure onnipresente, onnipotente e spietato, chiamato Burocrazia.

E se pensate che l'argomento non vi riguarda state facendo un errore grossolano, infatti la burocrazia entra fino in casa vostra e, come un miasmo letale vi droga, vi assoggetta a vi fa sua.

Ma partiamo da un ipotetico inizio.

Innanzitutto cosa significa questa parola, burocrazia? Burocrazia è un misto di francese e greco: bureau (ufficio) + kratos (potere).

In pratica la Burocrazia è il potere che viene conferito da chi sta in cima alla piramide, che può essere un re, un dittatore, un presidente, un magnate dell'economia mondiale...a tutto l'apparato che forma appunto la "piramide del potere".

Questa piramide ha una caratteristica molto particolare: è IMPERSONALE, ed è un vero e proprio fantasma, senza volto e senza nome (o dai mille volti e mille nomi), eppure ha il potere di mandarvi sul lastrico, di sfrattarvi da casa vostra, di obbligarvi a fare lavori che non vorreste fare, di farvi pagare tasse che non dovreste pagare, di mandarvi alla guerra...di farvi sentire sempre spiati ed osservati e di rubarvi l'anima.

Tornando all'impersonalità della burocrazia, se ad esempio voi state morendo di fame ed avete urgente bisogno di un sussidio da parte dello Stato sarete bell'e sepolto prima di arrivare a dialogare con chi ha il "potere" di fare qualcosa per voi. Inizierete infatti una lunga trafila e un pellegrinaggio infinito, a pancia vuota tra l'altro, che vi costringerà ad andare ad elemosinare di ufficio in ufficio e parlando sempre con qualcuno che vi dirà: - Mi spiace, non è di mia competenza. Provi in quell'altro ufficio. -

Il fantasma burocratico, figlio di quell'altro fantasma "impersonale" chiamato Stato (per Gramsci: Stato = Società politica + Società civile, come a dire tutti e nessuno), come dicevo è freddo, spietato...senza cuore, è tutto cervello e calcolo.

E se pensiamo a quanto sia capillarmente diffusa la burocrazia c'è veramente da mettersi le mani nei capelli.
Anche chi non soffre di claustrofobia si sentirebbe mancare il fiato se prendesse coscienza di quanto è tenuto stretto nelle morse d'acciaio e fredde dell'apparato burocratico dei Ministeri, Regioni, Provincie, Comuni, Sindacati, Magistratura, Polizia, ASL, e...sicuramente ne sto dimenticando qualcuno...ma non dimentichiamo che tutti gli impiegati dell'aministrazione pubblica, volendo o nolendo, fanno parte dell'apparato burocratico. E sto parlando anche di maestrine, professori, segretarie, bidelli...per questo dicevo di non vedere la burocrazia come qualcosa di lontano da noi.

La burocrazia è anche la bolletta della luce, del gas e del telefono e se hai un problema stai bell'e fresco prima di risolverlo. Oggi non si parla quasi più con un operatore umano, ma solo con una voce registrata, fredda, impersonale, perché la burocrazia non può che creare cose della sua specie, fredde e impersonali, appunto.

Dov'è il cuore nella burocrazia? E' in vacanza? No! Non c'è proprio, non c'è mai stato, né vi può essere un cuore in questa piramide fantasmagorica fatta solo di numeri che sommati tra di loro danno come risultato zero.

Ma torniamo a far parlare Gramsci (mi raccomando, amici di sinistra, non pensate che sono uno di voi solo perché cito Gramsci, io non mi colloco da nessuna parte, ma non sono neanche un anarchico rivoluzionario): "Stato è tutto il complesso di attività pratiche e teoriche con cui la classe dirigente giustifica e mantiene il suo dominio. Non solo. Ma riesce a ottenere il consenso dei governati".

"La burocrazia è la cristallizzazione del personale dirigente che esercita il potere coercitivo e che a un certo punto diventa casta..."

"Le funzioni della burocrazia stanno nella sua generale funzione di strutturazione e fissazione dei rapporti tra i dirigenti e i diretti".

"Il personale burocratico dello Stato è nominato dall'alto, dai dirigenti politici dello Stato, ai quali risponde delle proprie attività, ed è selezionato sulla base della competenza tecnica...Mentre le classi dirigenti richiedono ai burocrati fedeltà allo Stato (spirito di Stato), cioé alla propria politica, le classi subordinate possono esigere da questi soltanto l'efficienza tecnica nell'esercizio delle loro funzioni".

Lo schema è dunque questo: STATO (o meglio: Partiti al Governo) - BUROCRATI - POPOLO (o quel che rimane del popolo).

Ma torniamo a Gramsci: "La burocrazia moderna si presenta sia come fatto politico che come fatto tecnico".

"Il duplice carattere politico e tecnico della burocrazia discende dal fatto che la stessa distinzione tra dirigenti e diretti, che costituisce il terreno nel quale la burocrazia si forma, risponde a esigenze politiche e tecniche della vita collettiva".


"...nel formare i dirigenti è fondamentale la premessa: si vuole che ci siano sempre governati e governanti, oppure si vogliono creare le condizioni in cui la necessità dell'esistenza di questa divisione sparisca?"

"...lo Spirito di Stato, del quale la burocrazia è il depositario, non consiste in un insieme di principi etici che lo Stato pone come norma a tutti i cittadini, e neppure nell'assunzione di punti di vista e criteri di carattere universale (come il bene comune, il patriottismo, eccetera), ma nel cemento ideologico che rende omogenea e compatta la burocrazia stessa, cioé una ideologia particolare (di gruppo) che razionalizza la posizione da essa detenuta. In questo modo lo spirito statale espresso dalla burocrazia non consiste nella assunzione dei fini generali da parte di funzionari statali, ma nel proporre i propri fini di gruppo come fini generali della collettività".


Non so se è chiaro quello che ho appena scritto (se non lo è, e se siete interessati a capire, vi prego rileggete).

In pratica le ultime tre righe esprimono quello che è il pericolo della burocrazia, o mostrano il suo vero volto: "...in questo modo lo spirito statale espresso dalla burocrazia non consiste nella assunzione dei fini generali (come il bene comune) da parte dei funzionari statali, ma nel PROPORRE I PROPRI FINI DI GRUPPO COME FINI GENERALI DELLA COLLETTIVITA'".

Più chiaro di così.

Apriamo gli occhi ragazzi!

Pensiamo forse che non stia succedendo proprio questo, proprio ora, sotto il nostro naso? Non vi sentite un prurito nel di dietro? Lì, in basso?!

Non sottovalutiamo il subdolo modo di agire della burocrazia. Questo fantasma è plurimillenario, non è certo nato ieri, e ne sa una più del diavolo.
Questo figlio della sola razionalità, qualità prettamente maschile (infatti è stato partorito senza l'ausilio della sensibilità, dell'intuizione, dell'amore materno che offre senza nulla chiedere in cambio, qualità di natura femminile assenti nelle strutture piramidali del potere) ha saputo mettersi al servizio di imperatori, re, governanti, papi e magnati di ogni tempo, asservendoli a sua volta e stritolandoli nella morsa che essi stessi avevano edificato.

E' stato artefice e vittima della burocrazia il primo Imperatore cinese Ying Zheng (246 a.C. circa), quello della unificazione della Cina e della Grande Muraglia. Sotto il suo impero erano più i burocrati che i normali cittadini. Quell'uomo divise l'immenso territorio "unificato" in governatorati e distretti. Fece bruciare tutti gli antichi testi sapienziali e, coercitivamente, obbligò un enorme numero di semplici contadini a divenire soldati e spie.

Furono fini burocrati gli antichi romani, già specializzatisi in questo dal tre o quattrocento avanti Cristo, con la creazione del Senato e del Mos Majorum.
Razionali al massimo livello, quindi calcolatori ai fini degli interessi personali, riuscirono con semplici (ma ferree) regole ad assoggettare mezzo mondo: la prima regola era la legge del più forte, la seconda quella del più astuto, la terza quella di non avere nessuno scrupolo nel perseguire i propri fini con ogni mezzo, buono o cattivo.

I romani divisero i loro territori in province, comuni, eccetera. Indirono censimenti della popolazione (per poterla controllare) e tante altre cosucce miranti a controllare e schiavizzare l'essere umano. L'intrigo e il tradimento erano all'ordine del giorno, e un senatore non poteva fidarsi neanche della propria ombra.

La Russia di Stalin (forse la reincarnazione del primo imperatore cinese?) era talmente burocratizzata che si arrivò al punto che il padre spiava (e denunciava) il figlio o il marito la moglie, e non ci si poteva fidare del vicino di casa. Tutto a beneficio del Partito.

Con l'apparato burocratico chi sta in cima alla piramide controlla tutto senza farlo direttamente, basta che lui controlli quelli appena sotto di lui, saranno gli altri a fare il resto, controllando i livelli appena inferiori.

E da allora nulla è cambiato....o forse è cambiata l'apparenza, ma non la sostanza. Basta guardare come vanno le cose in tutto il mondo, compresa casa nostra.

Sveglia ragazzi!
...e questo è quanto...

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