martedì 8 febbraio 2011

Nutrirsi di Luce




E qui già immagino i commenti: "Ma la luce non è commestibile..."

Forse...chissà...mah!

Fatto sta che d'estate, quando andiamo al mare, e finalmente concediamo alla nostra pelle un contatto diretto e prolungato coi raggi del sole, stiamo tutti molto meglio: diventiamo più energici...più solari.

Qualche post addietro parlavamo del prana, della 'forza vitale': ebbene credo che per noi la prima fonte di vita, energia e benessere sia proprio il sole.

Esponiamoci al sole il più spesso possibile per ricaricare le nostre batterie.

Non solo.

Facciamolo entrare anche in casa nostra.

Basta con queste stanze buie.

Apriamo le imposte e giochiamo con la luce e coi colori.

Io (che sono ingordo di luce, lo ammetto) ho escogitato un semplice 'artifizio' per averne di più: ho posizionato alcuni prismi di cristallo in punti strategici della stanza in cui trascorro la maggior parte del tempo libero.
Si tratta di una stanza con una finestra che si affaccia a Sud, quindi esposta tutto il giorno alla luce solare: sia d'estate che d'inverno.

Bene! Ho posizionato i prismi (che naturalmente sposto ogni tanto) in modo tale da fargli catturare i raggi del sole e rifletterli sulle pareti, sugli oggetti e sul soffitto, creando dei meravigliosi giochi di luci e arcobaleni: una vera e propria festa per gli occhi e...nutrimento per l'anima.

Ci sarebbe ancora molto da dire sulla Luce: luce e alimentazione, luce come conoscenza...chissà, forse in un altro post.

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