giovedì 18 novembre 2010

L'importanza del rilassamento


Sminuire l’importanza del rilassamento è quanto di più dannoso un essere umano possa fare a se stesso. Sapete perché?

Perché continuamente, durante la giornata, siamo soggetti a numerosi stimoli sensoriali che “elettrizzano” il Cervello e il Sistema Nervoso Neurovegetativo.


Quando questi stimoli superano il "livello di guardia" ecco che siamo a rischio esaurimento nervoso.


Il Sistema Nervoso è in stretto rapporto con le Ghiandole endocrine, tra cui le Surrenali; queste sono una coppia di Ghiandole situate sopra i Reni.


Le ghiandole surrenali svolgono diverse funzioni vitali di estrema importanza per la nostra salute psico-fisica. Esse secernono diversi ormoni riversandoli direttamente nel sangue: l’adrenalina, la noradrenalina, il cortisone e l’idrocortisone.


Forse vi stareche chiedendo: "Cosa centra tutto questo col rilassamento?"


Bene, il punto è questo.


Ogni ghiandola endocrina possiede un certo potenziale di produzione di ormoni, ormoni che non possono essere prodotti indefinitamente.


Gli ormoni, come si sa, sono delle sostanze chimiche che trasmettendo messaggi (attraverso il sangue) nelle diverse parti del corpo umano, mettono in moto tutta una serie di reazioni chimiche e vitali.


Quindi, ogni ghiandola endocrina è una piccola “fabbrica chimica” che coopera con le altre ghiandole e con l’intera struttura umana al fine di reagire ai continui stimoli esterni e mantenere in uno stato di equilibrio dinamico l'essere umano con l’ambiente circostante.


Fa troppo freddo? Ecco che entra in funzione una ghiandola endocrina che, producendo un certo ormone, regola la temperatura del corpo.


Ogni ghiandola ha un minimo e un massimo di produzione a cui può essere sottoposta; se il massimo non viene superato tutto va a meraviglia e noi siamo sani, forti, saldi e rispondiamo prontamente agli stimoli della vita. Ma se viene superato il limite massimo, la piccola fabbrica (la ghiandola endocrina) va in crisi, e con essa tutto il “sistema corpo” psico-fisico.

L’ADRENALINA


L’Adrenalina è un potentissimo ormone (Ormone significa “mettere in movimento”) secreto dalle ghiandole surrenali; questo, riversandosi direttamente nel sangue, aiuta il nostro organismo ad affrontare situazioni di stress.


Quante volte abbiamo sentito parlare delle “scariche” di adrenalina? Cos’è, e a cosa serve? Detto semplicemente l’adrenalina è un ormone, cioè una sostanza chimica prodotta dalle ghiandole surrenali che ha il compito di procurare un surplus di forza e vivacità sia fisica che mentale.

Ma, attenzione!


Le ghiandole endocrine, in questo caso le surrenali, non possono produrre indefinitamente adrenalina, se si supera la sua capacità massima di produzione sapete cosa può succedere? Esaurimento nervoso, sensibilità eccessiva al freddo, perdita di appetito, perdita del gusto della vita, instabilità mentale, indecisione, tendenza a preoccuparsi anche per cose da poco, inclinazione al lamento e al pianto e molto altro ancora.

SCARICHE DI ADRENALINA


Ma quali sono gli stimoli che causano le scariche di adrenalina? Tutte le situazioni di stress fisico, mentale ed emotivo: sovraffaticamento fisico, eccessivo studio o pensiero, emozioni violente come paura, ansia, rabbia, eccessivi stimoli sensoriali.


Tutti questi fattori causano un disordine nervoso che mandano in tilt il nostro equilibrio interno e ci tolgono la capacità di interagire correttamente ed armoniosamente con l’ambiente circostante.


Quando si vive in un simile stato di disordine tutto ciò che percepiamo sembra superare la nostra capacità di sopportazione: allora la temperatura esterna, i suoni, gli eventi che ci circondano, tanto per citare solo alcuni effetti, ci sembrano “troppo” rispetto alle nostre capacità di reazione e sopportazione.


Quando vi sono delle disfunzioni delle ghiandole endocrine si vive la vita come un “peso” insopportabile.


Un esempio di superlavoro delle ghiandole endocrine lo possiamo ricavare da questa metafora: se procuriamo del lavoro eccessivo ad un operaio, facendogli svolgere il compito di dieci persone per ventiquattro ore di fila per diversi giorni, sapete cosa accadrebbe a quell’operaio? Si esaurirebbe, crollerebbe sotto il peso della fatica. Risultato: perderemmo una preziosa collaborazione.


Pensate che sto esagerando?


Provate ad analizzare una giornata tipo di un giovane di oggi: studi a non finire, concorsi, masters, suoni eccessivi, stress da disoccupazione, problematiche sociali e familiari, e molto altro ancora, non fanno che tenere il giovane sempre teso (cioè con l’adrenalina sempre a mille).


Perché poi ci si meraviglia se il poverino crolla, sotto il peso di tanti stimoli?


Perché quindi, sottovalutare le pratiche di rilassamento, grazie alle quali la nostra “fabbrica biochimica” viene messa a riposo?


Io consiglierei vivamente il lettore di non sottovalutare queste informazioni, ma approfondirle facendo delle ricerche attive, perché le problematiche su citate sono sempre più attuali e diffuse (vedi crisi di panico e di ansia) facendo una gran strage di giovani e meno giovani, e cercare dei Centri dove si insegnano pratiche di rilassamento.

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