venerdì 25 giugno 2010

Tatto...con-tatto








Forse ci può essere utile, per comprendere meglio l'enorme valore dei sensi, fermarsi a considerare la loro assoluta mancanza: niente orecchie, niente pelle, niente occhi, mani, gambe...niente di niente,solo una forma amorfa e insensibile.

Vi pare assurdo?

Eppure vi sono dei testi (leggere Il Sistema Solare, di Arthur E. Powell, per esempio) che ci informano che milioni di anni fa l'uomo non era che una massa informe sprovvista completamente di sensi.

L'evoluzione umana è stata (ed è tutt'ora) lunga e travagliata.

Quella forma originaria non è stata l'unica, ne sono seguite tante diverse, fino ad arrivare a quella che conosciamo oggi.

Il Creatore non ha fatto l'uomo bell'e buono così come lo vediamo attualmente, ci dobbiamo togliere questa assurdità dalla mente.

La forma doveva servire da "involucro" per accogliere un principio (la mente) atto a farlo divenire cosciente dell'ambiente e di se stesso.
Ma andiamo con ordine.
Se nell'universo è stato il suono a manifestarsi per primo è logico pensare che sia stato l'udito il primo senso ad essersi sviluppato. Con l'udito si prende coscienza di qualcosa che esiste fuori di noi.

Una volta divenuti coscienti di ciò, per una legge di unità, si vuole "toccare" ciò che sta fuori, per assaporarne la qualità, sentirne la consistenza.

Ecco nascere il senso del tatto, cioé la risposta della forma agli stimoli esterni.
Lì dove l'udito ci informa della profondità e della direzione dalla quale provengono i suoni, il tatto ci informa sulla consistenza, sulla qualità della materia che compone la forma toccata, eccetera. A voi sperimentare.
Non dimentichiamo, al riguardo, che è tutta la pelle a formare il senso del tatto. Attraverso la pelle noi entriamo in "contatto" con l'ambiente circostante, sentiamo la pressione atmosferica, la temperatura...tocchiamo le infinite forme che ci circondano.

Come è bene non dimenticare che ogni sensazione produce impressioni le quali, a loro volta, ci danno delle emozioni.

Inoltre attraverso il contatto sensoriale impariamo a discriminare.

Ma per quell'abbozzo di uomo che aveva solo l'udito e il tatto la facoltà di discriminare era ancora lontana. Per ottenerla avrebbe dovuto aspettare l'arrivo dei Manasaputra, i Signori della Mente o della Fiamma.


Da loro avrebbe ricevuto la facoltà della vista e avrebbe visto nascere in sé la mente, momento storico importantissimo che segnò una svolta decisiva ed un'accelerazione evolutiva di vasta portata.

Ma di questo forse parlerò un'altra volta.

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