martedì 26 aprile 2011

Piccoli gesti possono migliorare il rapporto tra uomo e animale



L'essere umano da tanto, troppo tempo, sfrutta senza rispetto il "regno" animale.

Di solito la maggior parte di noi mangia carne senza neanche rendersi più conto che sta mangiando un "essere" vivente. Semplicemente si compra la "fettina", la si cucina e la si mangia. Pochi si soffermano a pensare che quella "fettina" apparteneva ad un corpo vivo, con delle proprie caratteristiche, una sua storia...un suo mondo.

E sono pochi, credo, quelli che si soffermano a riflettere sul fatto che il mondo animale è un "regno", con un suo disegno evolutivo, di cui noi sappiamo poco o nulla. Addirittura mi sembra di aver capito che molti credono che quel "disegno" evolutivo sia nutrire noi uomini che, guarda caso, siamo continuamente affamati, soprattutto di carne.

Così, dopo millenni di uso e abuso sui nostri "amici" animali, forse, si è creata una spaccatura, una mancanza di comunicazione dovuta a una sorta di "diffidenza" nei nostri confronti. E vorrei vedere noi cosa avremmo fatto al posto loro...

Ma la situazione si può risanare. Da tanti piccoli segnali, da tante storie belle e spesso commoventi di "affetto" tra esseri umani e animali mi sembra di vedere ancora, in loro, una buona disposizione nei nostri confronti.

Proviamo a fare qualcosa.

Cominciamo col ridurre il consumo di carne animale, con l'essere più gentili, più ripsettosi con quelli che incontriamo casualmente.

Alcuni giorni fa ho asistito ad una scena che mi ha commosso.

Passeggiando al tramonto sul lungo Po a Torino, zona Murazzi, mi sono soffermato a contemplare tre anatre.

Per me è stata una gradevole sorpresa notare quante anatre vi siano nel Po.
Così me ne stavo  a guardare le differenze di piumaggio dei simpatici volatili e i loro gesti.
Per me, in quel momento, vi era solo quella scena dolce e naturale: l'acqua del fiume che scorreva lenta, i raggi del sole che riverberavano sull'acqua, e quelle tre anatre che, incuranti della mia presenza si dedicavano alle loro faccende.

Ad un tratto una ragazza in bici si fermò vicino allle tre "sorelle" parcheggiando la bici, e da un sacchettino tirò fuori delle briciole, offrendole alle anatre. Queste tutte contente si avvicinarono alla ragazza e iniziarono a banchettare allegramente.

Ora...io ho visto centinaia di volte dare da mangiare a polli, cavalli, colombi, anatre, cigni, scimmie, cammelli, elefanti...eppure in quel momento quel semplice gesto, voluto, premeditato mi ha commosso profondamente.

Non so se ero io nella giusta predisposizione d'animo, ma in quel gesto vi ho visto un "ponte", un collegamento rispettoso tra "due regni"...una possibilità di risanare una situazione che forse non è ancora del tutto rotta.

Vi ho visto anche quello che dovrebbe essere l'atteggiamento giusto dell'uomo nei confronti dell'amico animale: quello di protettore.

Chissà se un giorno avverrà su larga scala...

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