venerdì 23 settembre 2011

I Fiori di Kama - Ognuno di noi ha la capacità di andare oltre i propri limiti...ma occorre desiderarlo intensamente!




Capita spesso, a ognuno di noi, di lamentarsi dei limiti sperimentati nella vita di tutti i giorni: limiti fisici, intellettivi, di relazione, lavorativi...economici. E di solito diamo la colpa agli altri o alla vita in generale.

Ma se andiamo a fondo nell'osservare tutte le dinamiche dietro ogni singolo caso, vediamo che quasi sempre siamo noi stessi a "mettere dei paletti" alle nostre possibilità di crescita, di espansione...di fare nuove esperienze.

Vuoi per pigrizia fisica o mentale, vuoi per abitudini ormai consolidate (a cui non vogliamo proprio rinunciare perché ci fanno comodo), vuoi per debolezza di volontà, vuoi perché ci siamo adeguati ad un modo di vedere collettivo restrittivo, fatto sta che non ci riesce proprio di andare oltre i nostri limiti. Almeno non spontaneamente.

Succede così che portiamo avanti lo stesso lavoro per quarant'anni, fino a divenire spenti, logori e demotivati.

Oppure succede che portiamo avanti per decenni una relazione di coppia che continua a reggersi solo su consuetudini, sulla morale e sugli interessi personali (mia moglie mi fa comodo tenerla perché sa dove sono conservati i miei calzini).

Con questa attitudine "passiva", in pratica, si continua a vivere in un "circuito chiuso" da cui non scaturirà mai nulla di nuovo (pardon: nasceranno i nipotini).

Eppure l'uomo ha la capacità, se lo vuole, di andare oltre i propri limiti, di "viaggiare" veramente, nella vita: basta che impari ad ascoltare i propri desideri profondi. Quelli che tornano e ritornano.

Il desiderio è il "carburante" che dovrebbe muovere la "macchina" umana, non il bisogno.

I bisogni dovrebbero essere ridotti al minimo indispensabile: il bisogno di mangiare, di dormire, di ripararsi dal freddo...

E in proporzione dovremmo imparare a far crescere il desiderio: il desiderio di stare con qualcuno che ci piace, il desiderio di viaggiare, di una bella camicia, di approfondire un certo argomento che ci sta a cuore, di visitare un museo...

Non c'è fine al desiderio.

I bisogni rendono schiavi, dipendenti.

Il desiderio - man mano che viene soddisfatto - ci sazia, ci fa espandere e ci porta, alla fine, a fondere tutti i desideri in un unico desiderio: il desiderio di verità, di realtà, di Conoscenza, di bellezza, di armonia, di essere... per poi divenire il Desiderio stesso.

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