sabato 30 gennaio 2010

UNA DIGRESSIONE CON TONINO CAROTONE

Non mi dite niente, ma questo brano mi fa morire.

Era l'anno 2000, io, all'epoca squattrinato (non è che oggi sia cambiato granché) condividevo una villa di campagna in una città di mare con altri due squattrinati come me.
Ogni giorno era un'avventura diversa e non sapevamo se il giorno dopo avremmo avuto di ché mangiare, né se saremmo riusciti a pagarci l'affitto a fine mese (parlo sul serio).
Mentre gli altri si sbattevano un po' per fare quattrini (però io contribuivo con quel che guadagnavo con i corsi di yoga, cioé quasi niente) io facevo il signorotto di campagna e passavo le giornate a meditare, praticare yoga e tai chi, suonare la chitarra e leggere sulla veranda (con tanto di paglietta in testa, nonché tanta segatura).
Però ogni tanto ci scappava una festicciola e si tirava fino all'alba.
Una notte scoprii, tra i cd di un amico (che ho perso di vista ma che ricordo sempre con simpatia) questo brano zingaresco.
Le parole della canzone calzavano a tal punto con la nostra vita che diventò la nostra canzone.
" E' un mondo difficile
è vita intensa,
felicità a momenti
e futuro incerto..."
e poi:
"Si io l'ho duro io sto sicuro
che tiene ragion..."
e ancora:
"Me cago en el amor"
Troppo forte.


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