giovedì 28 gennaio 2010

L'ULTIMO GIORNO DI CARNEVALE: IL MARTEDI' GRASSO




Ho accennato a come le pricipali festività (come il Natale, il Carnevale e la Pasqua) siano strettamete collegate alle stagioni.

Le stagioni, si sa, sono dovute alla rotazione del nostro pianeta attorno al Sole. La Terra, nel suo viaggio nello spazio, segue un'orbita ellittica attorno al Sole. A volte gli è più vicina, altre volte più lontana. Inoltre, il nostro pianeta, oscilla, inclinando i poli ora in un senso ora nell'altro. Queste oscillazioni, unite alla rotazione attorno al Sole, causano i fenomeni detti Primavera, Estate, Autunno e Inverno.

Il giorno e la notte, invece, sono dovuti alla rotazione della Terra su se stessa. Man mano che la Terra gira su se stessa ed attorno al Sole, la "faccia" del pianeta rivolta verso il Sole è illuminata a giorno, mentre all'opposto si genera un "cono d'ombra", quello che noi chiamiamo "notte".

Il Solstizio invernale (il 22 Dicembre) è il punto (e il momento) di massima lontananza dal Sole. Dal 22 al 25 vi è un periodo di stasi. La terra (che pareva allontanarsi sempre più dal Sole), inverte rotta e torna ad avvicinarsi al suo astro.

Questo è il giorno di "apparente" rinascita del Sole, festeggiato da tutte le antiche civiltà il 25 Dicembre. Dal 25 Dicembre fino al 2 Febbraio inizia il periodo definito del "Carnevale". Il 2 Febbraio segna il clou di questo periodo di quaranta giorni.

Dal 2 (e per i sette giorni consecutivi) le popolazioni del Nord Europa abolivano tutte le regole: non esistevano più le classi sociali e la sessualità si scatenava, senza più freni. Era addirittura vietato dormire (ci si doveva nascondere per farsi un sonnellino).

Era, questo, un periodo affascinante e pericoloso, in cui si festeggiava il "tempo immobile" e si cercava (con balli, canti, grandi abbuffate, sesso ed altro) di "attizzare" il fuoco divorante della Natura, che sembrava come morta. Durante questa festa uomo e universo si fondevano.

Il Carnevale iniziava e si concludeva con la Morte (si bruciava il Martedì Grasso). Questo veniva simboleggiato da un fantoccio che rappresentava il "Sovrano della Follia" e veniva bruciato assieme alle maschere ed ai costumi.

Il Carnevale riuniva simbolicamente la morte (infatti vi era uno scheletro che conduceva le danze), l'amore, il viaggio della vita, il mutare di tutte le cose, la follia (rappresentata dal caos, dall'assenza di regole).

La festa terminava alla mezzanotte del Martedì Grasso, dopodiché regnava un silenzio mortale, ad indicare che la Quaresima era iniziata (e sarebbe durata quaranta giorni, fino alla Pasqua).

L'unico che continuava a vagare era lo scheletro o un vecchio con la lanterna (a seconda delle regioni), il quale girava per verificare che nessuno fosse rimasto all'aperto e la quaresima potesse fare il suo ingresso.


- Fonte: "Il manuale delle rune" di Jean-Paul Ronecker. -

FINE

Nessun commento:

Posta un commento