martedì 13 luglio 2010

Vicende italiane: Ufficiale della polizia viene sospeso perché ha indagato sull'inquinamento dei bacini acquiferi della Basilicata



Si chiama Giuseppe Di Bello ed è tenente della polizia provinciale di Potenza.


Quest'uomo, a cui va tutta la mia ammirazione "Ha scoperto che finti agricoltori intascavano milioni di euro di fondi europei; che nei terreni dell'ex Liquichimica di Tito, alle porte di Potenza, c'erano tonnellate di veleni...".


Queste e altre cosucce del genere sono le battaglie di quest'uomo (come riportato in questo articolo della Gazzetta del Mezzogiorno del 10 luglio http://partitodelsud.blogspot.com/2010/07/io-investigatore-scomodo-sospeso-per.html ).


L'ultima sua inchiesta, che gli è costata il posto di lavoro è stata sull'inquinamento delle acque degli invasi lucani.


E allora l'ex assessore all'Ambiente di Potenza, Vincenzo Santochirico, cosa fa per ringraziare questo onesto ufficiale? Lo denincia per aver rivelato segreti di ufficio.


Ecco cosa succede in Italia: un ufficiale della Polizia fa analizzare le acque delle dighe (acque che arriveranno nelle case dei lucani e dei pugliesi) scopre che sono altamente inquinate e nocive all'ambiente e alla salute pubblica. L'uomo denuncia la cosa e...anziché essere ringraziato viene sospeso.


Ora Giuseppe è senza lavoro e i porci che inquinano le acque (e quelli che li coprono) sono sempre più ricchi. Bella l'Ialia vero? Beh...l'Italia è bella, molti italiani lo sono senz'altro un po' di meno.

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