mercoledì 23 dicembre 2009

LA FORTEZZA DEL NULLA (TERZA ED ULTIMA PARTE)



Stimolato da un lungo periodo vissuto all’insegna di un’attenzione costante a tutti i particolari (anche se in modo anomalo) decisi di far ritorno dal maestro camminando all’indietro, col volto rivolto verso l’amico che avevo lasciato in quel villaggio sperduto, perché non volevo lasciarmelo “alle spalle”.

Attraversai in quel modo foreste, montagne e fiumi: sempre camminando all’indietro.
Dopo molti giorni di cammino arrivai alla dimora del vecchio, il quale non la finiva più di ridere nel vedere in quale strano modo avevo fatto ritorno da lui.

Dopo alcuni giorni trascorsi a raccontargli ogni sorta di episodio buffo e divertente, una sera il mio ospite mi fece sedere di fronte a lui, a lume di candela, e iniziò la spiegazione del Mantra.

- Il Mantra – mi disse – è un potente mezzo che aiuta a liberare la mente da tutte le illusioni nella quale si è identificata. Allo stesso tempo ci serve a “stabilizzarci” su un Principio, oppure ad evocarlo. Ora ascoltami attentamente.

IO

- Cosa può essere definito Io? – mi chiese. Io rimasi zitto. – Possiamo definire Io un nucleo, un atomo, uno spazio auto consapevole e auto determinato. L’Io è un centro che non dipende da nulla per esistere: è, e basta. Ora, se osservi le persone noterai che essi, quando dicono io, intendono “io Tizio e Caio”, “Io uomo”, “io donna”, “io ricco”, “io povero”, “io felice”, “io infelice” e via dicendo. Cioè aggiungono sempre un altro elemento all’io. Essi ignorano completamente l’io “nudo e crudo”, cioè non identificato con qualcosa di “esterno” a se stesso. La maggior parte della gente ignora l’essenza più intima di se stessa, che è uno “spazio coscienziale”, e scambia per “io” un aggregato di elementi fisici, di emozioni e pensieri. Ma questi sono mutevoli, soggetti a trasformarsi in qualcos’altro e, infine, a dissolversi. In questo caso cosa resta dell’io al momento della morte? Un corpo che si disgrega? Un nome che scomparirà sepolto dalla polvere del tempo? Cosa?




SONO

Sono è un suono. Sono è sinonimo di suono. L’Essere è un verbo, una vibrazione sonora; è l’espressione sonora nata dall’azione della Volontà Suprema (il Padre) sulla Madre-Materia (che prima dell’inizio era concentrata in un unico Punto). Questo primo movimento di espansione, causato dalla Volontà Suprema sul Punto-Materia, genera l’Essere-Suono e di conseguenza lo spazio (perché è dal suono che nasce lo spazio) in continua espansione. L’uomo tacque pensieroso. Poi riprese esitante: - Sono certo che non capisci a fondo di cosa ti sto parlando. Purtroppo questa comprensione è frutto di una lunga ricerca, di un percorso individuale…e non può essere regalata o insufflata. Sta a te desiderare e cercare di comprendere. Però non lasciarti “scivolare” addosso queste parole e riflettici seriamente; cerca, studia, osserva, riflettici su...cerca di capire
Io ti posso dire che la Coscienza e la Materia-Natura non sono la stessa cosa. La Coscienza è un prodotto, è “figlia” della Volontà del Padre unita a Madre Natura.

Allo stesso modo quando nasce, la giovane coscienza individuale, per molto molto tempo, pur “essendo” non è ancora auto consapevole, ma è uno spazio vuoto di Conoscenza. Essa dovrà fare una serie infinita di esperienze, identificarsi continuamente con una moltitudine di forme (quelle forme che appartengono a Madre Natura), gioire e soffrire infinite volte per colpa dell’attaccamento alle forme in costante trasformazione, prima di arrivare a chiedersi: “Io chi sono veramente?”
Inizierà allora a cercare. Se è fortunata incontrerà un Maestro o una Scuola di Ricerca Interiore che le offriranno i “mezzi” per auto realizzarsi. E solo alla fine di quel percorso potrà dire: “Io Sono”.

E

Anche la e è importante. In una lingua ogni parola, sillaba, consonante o vocale ha la sua importanza, anche i punti e le virgole. Qui la e sta a indicare una “congiunzione” da uno stato precedente ad uno susseguente. La e fa da tramite tra l’Io Sono e il Poiché.

POICHE’ IO SONO

In questa frase Poiché esprime una “presa di coscienza”, la constatazione di uno stato raggiunto (io sono) ed allo stesso tempo indica la “conseguenza” che la realizzazione precedente porta con sé. In pratica è il primo vero movimento autoconsapevole ed autodeterminato dell’Io Sono nell’ambiente circostante. E’ la prima vera affermazione di Potere dell’Io: “Io sono Io, so di essere, e allora posso scegliere”.

IO HO IL POTERE DI SENTIRE

Ed ecco cosa l’Essere realizza per prima: la capacità innata di provare, sentire sensazioni, emozioni e desideri, perché l’Essere è Emotività allo stato puro. I desideri sono un “potere” perché sono proprio loro a fungere da bussola all’Essere nell’Oceano del Divenire delle forme. Una coscienza ancora giovane, inesperta, come fa a scegliere tra le infinite offerte della vita? Sceglie quello che le piace, verso cui “sente” una traenza, un’affinità. E quella traenza si manifesta come desiderio o repulsione, dipende dal tipo e dalla polarità. Però è bene sapere che esistono desideri autentici, profondi, ed altri introdotti in noi dall’esterno. Occorre imparare a discernere. Per questo i desideri e le emozioni da soli non bastano per l’evoluzione della giovane coscienza. Occorre uno “strumento” in grado di discernere, discriminare, vagliare, comparare, ragionare e sintetizzare le esperienze vissute.

DI PENSARE ATTIVAMENTE

Questo strumento è la Mente...la Mente può condurci alla schiavitù, ma anche alla liberazione dall’ignoranza e dai condizionamenti inconsapevoli, però va conosciuta e usata in modo appropriato. La mente ha diverse parti e funzioni (funzioni che ha anche l’emotivo e gli altri Centri energetici dell’essere umano). Una delle funzioni della Mente è assolutamente meccanica, cieca, inconsapevole, ripetitiva. La funzione meccanica della mente ripete semplicemente quello che ha assorbito dall’esterno (la stessa cosa fa la parte meccanica dell’emotivo, eccetera). Sta qui il vero inghippo (anche se ha la sua necessità evolutiva) dell’essere umano.

L’essere umano comune non usa le funzioni superiori della mente e degli altri Centri Energetici, non li conosce neppure. Egli vive usando solo le funzioni inferiori, quelle meccaniche, automatiche appunto. Perciò l’uomo fa, ama, pensa e sente emozioni solo meccanicamente, solo come ha avuto modo di imparare dai genitori, dagli insegnanti, dai parenti, amici, concittadini, compatrioti e via dicendo secondo il luogo e il tempo in cui è nato; perciò egli vive solo per imitazione, come gli animali. Per questo l’uomo non è libero: perché pesca sempre le sue scelte nel vecchio mazzo di carte.

L’uomo ignora che i pensieri che sente nella testa non sono il proprio pensiero, ma concetti che gli sono stati inculcati da bambino. Quando l’uomo pensa crede di scegliere a cosa pensare, in realtà il cervello sta solo operando automaticamente una serie di “associazioni” di pensiero (stimolate da impulsi esterni o interni) assolutamente meccaniche e condizionate dai fattori che ti ho esposto. Per questo definisco passivo il pensiero comune.
Il “pensiero attivo” è comunque possibile all’uomo, ma senza “Io Sono” niente pensiero attivo. Senza comprensione di questi meccanismi automatici e dei condizionamenti, delle identificazioni di famiglia, di razza, di tempo e luogo in cui si è nati e cresciuti, niente pensiero attivo. In tal caso l’uomo è solo una marionetta mossa da fili invisibili; un automa le cui azioni e pensieri sono prevedibili e…manovrabili da chi è più furbo.
E bada bene
– disse il maestro – pensare attivamente non vuol dire passare all’opposizione, diventare degli anticonformisti. Il Pazzo che tu hai conosciuto non è un anticonformista, ma un individuo che gioca con la vita senza cadere vittima di identificazioni con l’una o l’altra fazione. Conservatori e progressisti, bianchi e neri, santi e peccatori sono due facce della stessa medaglia. Occorre uscire completamente fuori dal “gioco” (almeno ogni tanto) se si vuole individualizzarsi e imparare a pensare con la propria testa, non con quella del “gruppo” a cui si appartiene. “Io sono, e poiché io sono, io sono libero di avere il mio pensiero”. Il mio e basta. Questo non vuol dire chiudersi agli altri, ma solo non esserne dipendenti. Un pensiero attivo naturalmente si confronterà con quello degli altri, ma di tutti gli altri, non solo di quello dei “gruppi” che stanno contro il suo gruppo. Intendi? – Feci un cenno affermativo col capo. Il vecchio riprese. -

DI VOLERE

Nello studio della Legge del Tre e del Sette avrai notato che esistono onde ascendenti e discendenti. Durante l’onda ascendente si è più portati verso l’introspezione, verso un lavoro interno di riflessione e programmazione. Questo lavoro interno è collegato al volere, al desiderare. L’essere, anche se non conosce il fine ultimo della vita, ha comunque una direttiva da seguire: questa direttiva si manifesta come desiderio. Il suo particolare desiderio. Così, di desiderio in desiderio, l’essere segue una scìa, un profumo, una canto, una traenza che lo porteranno sempre più nel cuore della Verità…e di se stesso.

E DI FARE

E poiché l’Essere individualizzato vuole, desidera, necessariamente impatta contro le “forze” esterne che si muovono verso altre direzioni. Le Leggi che governano l’esistenza sono veramente innumerevoli e di una potenza straordinaria. L’Essere, in tutto questo, è come un fuscello trascinato da flutti impetuosi. La tendenza comune è quella di lasciarsi trasportare dalla corrente, di fare come “fan tutti”, ma così facendo si cade proprio in quella “passiva” meccanicità di cui ti ho parlato, in una parola: Impotenza. Invece un forte Io Sono ha la sua strada da percorrere. Lui ormai Sente e Vuole, perciò ha un tremendo bisogno di saper Fare, cioè esternare, mettere in pratica ciò che sente e vuole. Il Fare è legato alle onde Discendenti. Molti sono periti tra i flutti proprio perché non sapevano cosa e come fare. Imparare a fare è un altro potere di cui l’uomo ha possibilità di venire in possesso. Ma occorre sforzarsi continuamente, volontariamente e con Conoscenza per sfuggire alla forte corrente che trascina tutto con sé. -

- Ma non si corre il rischio di divenire egoisti? – questa frase mi uscì di gola senza neanche pensarci.

- E’vero – rispose il vecchio – ma, chiediti: Si può essere altruisti senza possedere le qualità di cui ti ho parlato? Cosa sono il bene e il male? Ciò che è bene per una società può essere male per un’altra. Ciò che è bene per una persona può non esserlo per un’altra. Devi scoprire tu, da solo, cos’è bene e cosa è male. E per fare questo ti devi prima “individualizzare”, pensare con la tua testa e…vedere coi tuoi occhi. Allora, forse, potrai anche fare qualcosa per gli altri. Anche per questo il Mantra termina con:

IN NOME DELL’AMORE

E qui giungiamo al Segreto dei Segreti. L’Amore, così tanto decantato da scrittori e poeti romantici. Cos’è l’Amore? Comunemente si pensa sia un sentimento, ed è all’ordine del giorno sentire: “Io amo quella persona” o “io amo quella tal cosa”, però qui siamo ancora nel campo dell’Emotivo Inferiore. Ma cos’è veramente l’Amore? Ebbene, mio giovane amico l’Amore, quello con la A maiuscola, non è un sentimento ma è l’acqua stessa in cui nuotiamo. L’Amore-Coscienza è l’Oceano della vita nella sua interezza. Noi siamo immersi nell’amore. No! Non parlo metaforicamente, ma in termini pratici, concreti. L’Amore è la Forza che tiene insieme questo mondo, che lega lo Spirito alla Materia in quanto ne è il Figlio. Nemmeno un atomo sfugge a questa Forza. Esso è una vera e propria Forza di Coesione, di Unità. L’Amore è la Terza Forza. E’ l’Amore che tiene insieme l’Universo, che fa girare le Galassie, i Sistemi Solari e il nostro piccolo pianeta intorno alla sua stella. Se un fiore sboccia è per amore. Se cade la pioggia è per amore. I regni della natura sono completamente pervasi, impregnati di Amore, perché vivono sotto la Legge dell’Amore. Noi esseri umani, invece, siamo chiamati a conoscerlo consapevolmente, desiderarlo e…sceglierlo perché siamo superiori (intellettualmente) agli altri regni. Il Vero Amore abbraccia tutto e tutti, ma non in modo sentimentale. Occorre Conoscenza per capire questo.
Anche per questo se un Ricercatore affronta qualsiasi cosa per la Verità…si può dire che è l’Amore che lo sta spingendo.

Cos’è l’Amore-Coscienza? E come vivere in Amore? Questo è il Segreto che siamo chiamati a svelare e vivere con tutto il nostro essere. Questa è la sfida che attende ogni essere umano. Oltre non vi è null’altro.

2 commenti:

  1. Complimenti alle tue sceneggiature!E' un piacere essermi unito al tuo blog:;)

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