mercoledì 7 marzo 2012

Ma quanto è antico lo Yoga?



Per uno come me, che si interessa di Yoga da ben 37 (trentasette) anni, cioè dall'età di vent'anni, dispiace sempre molto constatare quanta ignoranza regni riguardo a questa Antica Scienza realizzativa.

Soprattutto dispiace ancor di più quando gli "ignoranti" in questione sono delle persone che "credono" di star praticando yoga.


Soprattutto in America, dove si bevono di tutto (non solo Coca Cola, quella bevanda più adatta a sgrassare i motori dei TIR che a dissetare) sembra stia scoppiando la yogamania.

E basta che un "guru" (con RIGOROSAMENTE un nome indiano) approdi nel Nuovo Mondo, ecco che migliaia di pesci abboccano alla sua rete.

E, di fronte a notizie come "Copyright sullo Yoga" o "yoga di massa" praticato per mostrare chi è più bravo ad assumere una Asana, per non parlare di quell'assurda aspirazione di "portare lo Yoga alle Olimpiadi", dopo essermi fatto un mare di risate (intervallate da pianti di commiserazione) vien da chiedermi: MA POSSIBILE CHE NESSUNO DI QUEGLI ALLOCCHI SI SIA UN PO' DEGNATO DI LEGGERE LIBRI COME LA BHAGAVAD GITA O GLI YOGA SUTRA DI PATANJALI, PER NON PARLARE DI QUALCHE UPANISHAD O PURANA?

E la domanda sorge spontanea: PERCHE' PRATICANO YOGA QUESTE PERSONE?
O meglio: MA VERAMENTE PENSANO DI PRATICARE YOGA?

Eppure molti di loro sono "colti", e le librerie americane scoppiano letteralmente di simili testi (approdati prima da loro che da noi in Italia, perché tradotti per prima in lingua inglese), eppure sembrano ignorare l'antichità e la nobiltà dello Yoga, riducendolo a mero contorsionismo, snobismo o newagerismo.

Soprattutto sembrano ignorare il "fine" dello Yoga.

Ma...quanto è antico lo Yoga?
E qual'è il suo fine?

Nel Quarto Capitolo della Bhagavad gita (versi 1, 2 e 3) l'Avatara Krishna rivela al suo Discepolo Arjuna l'Antichità dello Yoga.

Verso 1) "Sri Bhagavan disse: A suo tempo questo Yoga imperituro lo dichiarai a Vivasvan; Vivasvan lo trasmise a Manu e Manu lo passò a Ikshvaku".

Commento di Raphael (nell'edizione dell'Ashram Vidya) a questo sutra: - Vivasvan è il sole o l'Eroe solare; Manu è suo figlio e il primo Re divino della Dinastia Solare. Ikshvaku è il figlio di Manu. Lo Yoga è un ramo della tradizione e questa è di origine NON UMANA -.

Verso 2) "E così, per successione, lo conobbero i regali saggi; poi questo Yoga, con l'andar del tempo, è caduto nell'oblio sulla Terra, o Paramtapa".

Verso 3) "Oggi questo antico Yoga ti sto, appunto, svelando perché tu mi sei devoto e amico. Esso contiene, in verità, il SEGRETO SUPREMO".

Commento al terzo sutra: - Nel tempo ci sono stati sempre dei profeti: Rama, Krishna, Buddha, Shamkaracarya, tutti i grandi Rishi (Grandi Saggi illuminati) e altri (per parlare solo di quelli dell'Oriente) che hanno "trasmesso" l'insegnamento Tradizionale. Nel tempo e nello spazio sono sempre sorti Maestri, maggiori o minori, per dare "l'acqua di vita" ai bisognosi....-.

Ora vien da chiedersi: - Ma cosa pensano che sia questa "acqua di vita" i suddetti aspiranti alle olimpiadi? Vincere una medaglia perché hanno saputo portare meglio di altri la pianta del piede dietro la nuca nella posizione di Natarajasana? Ma veramente credono che lo Yoga sia tutto li? -

E soprattutto: "Ma davvero credono di star praticando Yoga?" -

Un mio consiglio (da insegnante di Yoga): continuino pure a fare del contorsionismo se vogliono, ma PER FAVORE: NON CHIAMATELO YOGA!!!

Nessun commento:

Posta un commento