domenica 18 novembre 2012

Una scena indimenticabile





Sono passati diversi anni, ormai, da quando ho assistito ad una scena di quelle che lasciano il segno.
Più di una scena si tratta di un episodio.

Ricordo che ero di ritorno da un mio viaggio al Nord percorrendo l'autostrada e, come faccio spesso quando viaggio, mi sono concesso una divagazione.

Sono quindi uscito dal percorso "lineare" per andare ad esplorare una cittadina del Centro Italia, e poiché quando ho raggiunto la città era ora di pranzo, ho cercato un buon ristorantino in centro.

Ed è appunto in quel ristorante che è successa una delle cose più incredibili a cui mi sia capitato di assistere.

Seduti ad un tavolo vicino al mio avevano appena iniziato a pranzare due uomini: uno era un giovane sulla quarantina, l'altro superava sicuramente i sessant'anni.

Entrambi erano ben vestiti, si vedeva chiaramente che erano uomini d'affari. Soprattutto quello più anziano. Questo, infatti, aveva l'aria di essere molto ricco e borioso, di quella specie di ricchi che pensano di poter comprare tutto coi soldi.

L'altro aveva l'aria di essere un professionista, ma non riuscivo a cogliere in cosa. Però aveva l'aspetto di una persona "integra", non saprei come altro definire ciò che mi trasmetteva.

Per via della vicinanza, pur nel trambusto del locale, cominciai a cogliere parte dei loro discorsi.

Per non stare a farla lunga dirò solo che il vecchio stava cercando di corrompere il giovane che ricopriva un ruolo di prestigio in una azienda concorrente.

Giovane: - Posso chiederle perché mi ha invitato a pranzo? Ha detto che ha un lavoro da offrirmi. -

Uomo anziano: - Sicuro! E poiché sono una persona di poche parole ti dico subito che ho intenzione di farti fare carriera. -

Giovane: - Ma io ho già un lavoro, anche piuttosto prestigioso, lei dovrebbe saperlo. -

Anziano: - Certo che lo so. So anche quanto guadagni se è per questo.

Giovane: - Ma...

Anziano: - Ma so anche che hai l'età giusta per fare carriera...di diventare "veramente" ricco. E forse se non approfitti ora non  ti sarà concessa una seconda occasione dalla vita. Tu sai chi sono io, vero?

Giovane: - Sì...-

Anziano: - E saprai anche che ho molte aziende nei settori più diversificati. -

Giovane: - Sì, lo so. -

Anziano: - Allora: quello che voglio da te è avere delle informazioni, diciamo...."segrete" sui piani di produzione dell'impresa per la quale lavori. Questo è quanto, né più né meno. -

Giovane: - Ma io lavoro in quell'azienda da quindici anni, e sono sempre stato trattato come un figlio dal titolare. Poi la mia etica personale, la dignità...il senso di lealtà....-

L'anziano, interrompendolo bruscamente: Etica, dignità, lealtà.....ma in quale mondo vivi ragazzo? Di questi tempi ciò che conta sono i soldi, avere una posizione stabile, sicura. Tutto il resto sono cose per "filosofi"...-

Giovane: - Lei pensa di poter comprare tutto coi soldi? -

Anziano (un po' indispettito): - Non c'è nulla che non possa permettermi: donne, case, abiti....viaggi. Posso comprare tutto, anche il cuore delle persone. -

Il dialogo che sto descrivendo si svolse durante tutto il pranzo, tanto che si era arrivati al dolce.

Io osservavo attentamente, sempre più incuriosito ma senza farmi notare, le espressioni delle due figure.
Dopo quest'ultima frase vidi il volto del giovane farsi dubbioso. Sembrava stesse cercando una soluzione a quella situazione chiaramente "indigesta" per lui.

A un tratto il giovane chiamò la cameriera e si fece portare un contenitore da cucina.

Dopo che la giovane - visibilmente stupita - ebbe lasciato il contenitore davanti al giovane, questi si mise le dita in gola e vomitò tutto il pranzo nel recipiente.

La scena non sfuggì a nessuno dei presenti, tanto che ci fu un momento di scompiglio generale, con mormorii e rumori di sedie che si muovevano.

In tutta questa agitazione generale, il giovane, con aria assolutamente calma, si asciugò la bocca sotto gli occhi attoniti dell'anziano "riccone" e disse: - Tutto quello che lei mi ha offerto è in questo contenitore. La prego di non contattarmi più in futuro. -

Nella sala si fece un silenzio assoluto, ma nessuno aveva avuto modo di capire cosa stesse succedendo.

Detto questo il giovane si alzò ed uscì dal locale, seguito dallo sguardo attonito dell'uomo e di tutti i presenti, nonché dei miei.

Ecco, questa è una delle scene più esilaranti che abbia mai visto in vita mia. Ma la cosa più importante è che quella scena fu regalata solo a me, perché io fui l'unico spettatore di tutto l'episodio completo.

Io non so, né posso saperlo, quali sviluppi possa aver avuto quell'episodio, so solo che ho visto in quel giovane un raro esempio di fermezza d'animo e di dignità.









1 commento:

  1. Direi che gli sviluppi sono del tutto ininfluenti. E,davvero... magari fosse dato di vedere più cose di questa qualità! Ciao Giuseppe!

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