lunedì 16 gennaio 2012

Ma ci pensate? Anche i luoghi e gli oggetti si muovono nel tempo e nello spazio.



Vi è mai capitato di entrare in una casa abbandonata da molti anni, ancora con i mobili, gli oggetti, i quadri lasciati esattamente com'erano quando quell'ambiente, quello spazio, era vissuto.

A me è capitato, più di una volta. Alcune di queste erano case di campagna arredate di tutto punto: tavoli da cucina, divani, letto, sedie, quadri, tende, lavamani, posate.
Tutto, c'era proprio tutto! Mancavano solo i proprietari, che sembrava fossero fuggiti di lì all'improvviso, senza aver avuto il tempo di portare nulla con loro.

Se davanti a una scena simile non ci si ferma a fare i nostalgici, e si osserva altro - la consapevolezza che in quel momento siamo situati nel bel mezzo del passato e del futuro - si può notare qualcosa di estremamente sfuggente: tutto quell'arredo, la stessa aria rarefatta degli ambienti e la casa stessa ci mostrano, coi loro cambiamenti, di star viaggiando nel tempo.

Sicuramente sto dicendo una cosa che di solito si dà per scontata, eppure pensiamo a quanti risvolti positivi vi possono essere nel soffermarsi un po' più spesso nel "sentire" il flusso della vita che scorre. Senza cadere in nostalgie o timori per il futuro.

Semplicemente sentire la magia del "fluire" dell'esistenza, respiro compreso.

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