Strano come possa essere successo che abbiano realizzato un lavoro simile , soprattutto nella "conservatrice" Inghilterra.
Eh sì! Perché Il Prigioniero (interpretato da Patrick Mc Ghooan) è una aperta denuncia contro una società conservatrice, rigida, schematizzata, che non permette a nessuno di "uscirne fuori", neanche all'intelligente, scaltro, coraggioso agente segreto protagonista di questi episodi.
E colui che sta nella "stanza dei bottoni" escogiterà ogni tipo di trucco per tenerlo segregato.
Però anche l'aspirante alla libertà farà altrettanto.
Bella battaglia!
Vi sono perciò sorprese a non finire. E c'è sempre chi frega e chi cerca di non farsi fregare.
Ma Il Prigioniero può essere letto anche come una metafora sulla condizione "interiore" di ognuno di noi: segregati in una struttura sociale stereotipata, edulcorata e "soporifera" (l'Isola) che ci impedisce di "volare" verso la libertà, la "nostra" libertà, qualunque essa sia.
Insomma! Una serie di episodi da vedere e rivedere. Tra l'altro ben fatti e molto divertenti.
Buona visione.
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